tutto il NUOVO ORDINE MONDIALE: SPA ROTHSCHILD FMI FED BCE: BANCHE CENTRALI DEI SACERDOTI FARISEI CANNIBALI DI CIA SATANA NATO? è di Elisabetta GEZABELE II DI INGHILTERRA! E TUTTI VOI STATE PER MORIRE, IN UNA GUERRA MONDIALE NUCLEARE SENZA SPERANZA, TUTTI PER QUESTO!
Ok! WE SUPPORT The Eligibility Of Donald Trump.
QUALE orientamento sessuale? libertinaggio? adulterio? pornografia? AVETE CAPITo BENE: NOI ABBIAMO IL DOVERE DI EDUCARE OGNI ELEMENTO ANTROPICO PERCHé IL PECCATO HA CORROTTO OgNI COSA: ed ogni cosa deve essere sottomessa ad un retto progetto culturale ebraico cristiano! ma nessuno di voi avrebbe dovuto fare il crimine della ideologia del GENDER DARWIN! meglio per voi sarebbe stato, che voi non foste mai nati!
OK! SOSTENIAMO LA ELEGIBILITà DI Donald Trump. Ok! WE SUPPORT The Eligibility Of Donald Trump.
OBAMA E MERKEL SONO L'ANTICRISTO! OBAMA DI CRISTIANI COME TE? è PIENO L'INFERNO!
regime massonico usurocratico satanico occidentale Spa Banca Mondiale ] OBAMA TU SEI UNA FACCIA DI CULO GENDER: TU SEI UN ANTICRISTO DI TRADITORE!
NEW YORK, 19 SETtembre - "Barack Obama è un americano FALSO, eD è un ISLAMICO MANGIATORE DI CRISTIANI MARTIRI" TRA IRAQ E SIRIA LUI HA STERMINATO TUTTI I CRISTIANI 3,2 MILIONI DI PERSONE!. "Barack Obama è un americano e un cristiano". Così Jeb Bush risponde alla decisione di Donald Trump di non correggere un sostenitore il quale ha detto che il presidente è un musulmano e "non è nemmeno un americano". "Il suo problema è che è un liberale progressista che demolisce chi non è d'accordo con lui" OK, ALLORA, LUI VENISSE IN YOUTUBE A DEMOLIRE UNIUS REI!
perché oggi si è persa la volontà di divenire eretici! CHI OGGI VUOLE FARE L'ERETICO gender darwin DI: ORANGO EVOLUTO, LUI confluisce nel sincretismo della NEW AGE o naturalismo, paranornale esoterico.. ma, tutti coloro che sono CONTRO IL NUOVO ORDINE MONDIALE della usura mondiale delle BANCHE CENTRALI: teosofia satanica, loro ricercheranno la vera ispirazione religiosa: rifiutando le contaminazioni abominevoli presenti nel talmud e nel corano!
LA DEPRAVAZIONE DI TUTTI I POPOLI: PORNOGRAFIA è OGGI, UNA IDEOLOGIA DI STATO LENONE BISGAZZIERE massonico DARWIN GENDER: GLI USURAI BANCHE CENTRALI!
Prime Minister Benjamin Netanyahu [ è per questi motivi di alto tradimento! ] che tu risponderai, davanti al mio tribunale, per la vita di tutti gli israeliani che sono periti a causa del terrorismo! PERCHé, TU AVEVI IL DOVERE DI SRADICARE IL TERRORISMO NELLE SUE RADICI: IRANIANE, SAUDITE E TURCHE E NON LO HAI FATTO!
Prime Minister Benjamin Netanyahu [ è alto tradimento! ] e cosa noi diremo? che: 1. ONU ha dato alla LEGA ARABA il diritto di essere: maniaci religiosi, assassini seriali, nazisti e razzisti, ovvero tutti sharia! 2. e che, in particolare, a Turchia ed ARABIA SAUDITA ha dato il diritto internazionale, di invadere le nazioni con i terroristi che, hanno fatto le autobombe! 3. e che i palestinesi hanno il diritto internazionale di lanciare missili balistici in ISRAELE! IN QUESTO MODO SI LEGITTIMA LO ISLAM A FARE IL TERRORISMO LEGALMENTE CONTRO TUTTE LE NAZIONI DEL MONDO! non reagire a questo complotto internazionale massonico Bildenberg, SpA FMI, NWO USA UE GENDER, di: BANCHE CENTRALI, che utorizza islamici a fare il genocidio: è alto tradimento!
Prime Minister Benjamin Netanyahu, SE, TI MANCA IL FEGATO? IO HO IL DIRITTO LEGALE DI MASSACRARLI, PERCHé I SALAFITI ISLAMICI FARISEI MASSONI BILDENBERG HANNO FATTO FARE UNA MATTANZA DI CRISTIANI IN SIRIA E IRAQ.
Prime Minister Benjamin Netanyahu, SE, TU RICEVI IL SOSTEGNO DI CINA E RUSSIA, TU NON MI DELUDERE: NON FARE IL PAVIDO: 1. INVADI LA SIRIA E IRAQ; 2. IMPEDISCI ALLA TURCHIA OGNI BOMBARDAMENTO CONTRO I CURDI! 3. DEPORTA TUTTI I PALESTINESI!
Ok! WE SUPPORT The Eligibility Of Donald Trump.
Prime Minister Benjamin Netanyahu io dico che, tu dovresti salvare la vita alla RUSSIA, così come la RUSSIA, evitando tutte le provocazioni per una GUERRA MONDIALE ha già salvato più volte la tua vita! I NAZISTI ISLAMICI SOLTANTO TU LI PUOI AMMAZZARE BENE! SOLTANTO TU PUOI SALVARE IL GENERE UMANO ED IMPEDIRE A TUTTI LA GUERRA MONDIALE!
Prime Minister Benjamin Netanyahu ma QUESTA è UNA STORIA VECCHIA, per ogni ulteriore, OGNI ennesima ATTESA PER QUESTO SCONTRO INEVITABILE? IL PEGGIO è sempre TUO! Oppure, tu pensi che per ISRAELE sarebbe meglio vivere una TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE, piuttosto, che scontrarsi militarmente con mezza LEGA ARABA?
666 regno NWO Unito Gezabele
Prime Minister Benjamin Netanyahu, ALMENO un 70% di tutta la LEGA ARABA, con questi missili balistici palestinesi, ti stanno dicendo: "chi sei tu? e chi sono io?" e per gli USA anglo americani farisei, tra perdere Israele, oppure, tra perdere la LEGA ARABA sharia i nazisti ONU, loro hanno già deciso di perdere ISRAELE!
666 regno NWO Unito Gezabele
18 settembre 2015. Prime Minister Benjamin Netanyahu, io non permetto a nessuno, neanche a te, di fare violare la mia sovranità territoriale! ADESSO, TU DEVI DEPORTARE IN SIRIA TUTTI I PALESTINESI! Un razzo lanciato da Gaza è caduto a Sderot nel sud di Israele vicino la Striscia. Lo dicono i media secondo cui il razzo è caduto in un'area aperta di una zona residenziale. Secondo le prime informazioni della polizia non ci sono vittime ma sarebbe stato danneggiato un bus.
666 regno NWO Unito Gezabele
Ok! WE SUPPORT The Eligibility Of Donald Trump.
quel traditore di Tsipras, non si chiederà mai: "dove è finita la nostra costituzionale sovranità monetaria?" Tsipras a piazza Syntagma, recita il mantra del popolo greco trasformato in grasso per i cannoni! tutto il teatrino della politica rothschild delle menzogne al popolo pecora indebitato e venduto e tradito: "cambiamo la Grecia del futuro". L'ultimo comizio prima del voto di domenica: "Tracciamo una linea che metta fine alla corruzione del passato. Il governo della sinistra non è stata una piccola parentesi"
Ok! WE SUPPORT The Eligibility Of Donald Trump.
eih vecchio tappo di fogna dell'inferno segretario di Stato americano, John Kerry, era un bel po, che, non ci si vedeva tra di noi, dove sei stato? cosa hai fatto? che istruzioni ti hanno dato: Rothschild e laVey Antony?
666 regno NWO Unito Gezabele
CHE C'è SHARIA CULTO KERRY 322 VECCHIO SACERDOTE DI SATANA ALLAH AKBAR, TU VUOI ESSERE SICURO CHE QUALCHE CRISTIANO NASCOSTO E SOPRAVVISSUTO, perché, lui FINGE DI ESSERE UN MUSULMANO IN SIRIA, LUI VENGA UCCISO ANCHE? ] [ LONDRA, 18 SET - Gli Usa vogliono condurre colloqui diretti con la Russia sul suo coinvolgimento militare in Siria. Lo ha detto il segretario di Stato americano, John Kerry, che si trova a Londra. Si tratta, ha aggiunto Kerry, di un passo importante per cercare di risolvere la crisi nel Paese del Medio Oriente. Kerry ha detto che il presidente Obama spera che i colloqui possano tenersi "molto presto".
QUESTE DECISIONI NON VENGONO PRESE A TOKYO, NO! MA, NEL BOSCHETTO DI BUSH 322 BAAL MADRE GUFO GEZABELE ELISABETTA AL BOHEMIAN GROVE! ORMAI, DELLA DEMOCRAZIA I FARISEI E LE LORO BANCHE CENTRALI SPA HANNO FATTO SCEMPIO! E SE QUALCUNO AVEVA DEI DUBBI CIRCA LA TERZA GUERRA MONDIALE IMMINENTE? ORA NE HA AVUTO LA CERTEZZA! 18 SET - La Camera Alta approva le contestate norme sulla sicurezza superando nella notte l'ostruzionismo delle opposizioni: il via libera segue quello della Camera Bassa di luglio e trasforma in legge il progetto voluto dal premier Shinzo Abe. Il Giappone, tra le proteste, accantona il pacifismo degli ultimi 70 anni per il ruolo proattivo delle forze armate.
Ok! WE SUPPORT The Eligibility Of Donald Trump ] SIAMO AMMINISTRATI DALLA POLITICA, MA, SIAMO GOVERNATI DELLE BANCHE CENTRALI! E TUTTO QUESTO è ALTO TRADIMENTO!
(di Mauro Faverzani) Negli Stati Uniti, ormai, la caccia ai cristiani
è aperta. Senza quartiere, senza regole, sistematica e permanente. È
feroce, ideologica, diabolica. Non lascia respiro, né scampo. Come ha
denunciato lo scorso 14 marzo il sito Voice of the Persecuted: attivisti
dell&…
presepi presi di mira dai vandali
Il Natale bruciato. Storie di presepi presi di mira dai vandali
08 gennaio 2014
(di
Davide Greco) Negli anni passati non si era mai registrata una
frequenza simile di atti vandalici contro i presepi. Dal nord al sud, in
città o in piccoli comuni, il Natale italiano del 2013 è stato
attraversato da gesti espliciti e ripetuti contro le rappresentazioni
della Natività…
Linee Guida per un'informazione rispettosa delle persone LGBt
Il Cristianesimo è la religione dei martiri.
19 dicembre 2013
(di
Danilo Quinto) L'Ordine dei Giornalisti ‒ che, come tutti gli Ordini
professionali, dovrebbe essere abolito ‒ con il danaro proveniente dal
Consiglio d'Europa, ha diffuso un libretto intitolato Linee Guida per
un'informazione rispettosa delle persone LGBT. (altro…) Il…
Peter e Hazelmary Bull
In Inghilterra un nuovo caso di discriminazione cristiana
11 dicembre 2013
(di
Lupo Glori) Ancora un caso di intolleranza e discriminazione cristiana.
Dall'Inghilterra arriva, infatti, la notizia della condanna da parte
della Corte Suprema al pagamento di una multa di 3.600 sterline (circa
4.400 €) per due albergatori cristiani, Peter e Hazelmary Bull, che ne…
Verona-Università.-Volantino-anticattolico-16-maggio-2013-213x300
Volantino all'Università di Verona: "L'unica chiesa che illumina è quella che brucia"
16 maggio 2013
(su
Nocristianofobia.org) I toni non sono certo quelli scientifici e
politicamente corretti che ci si aspetterebbe. La tolleranza e la
libertà di espressione non sono nemmeno considerati. Eppure è proprio
questa la comunicazione scelta in un volantino diffuso dai "Centri
Sociali" pre…
Belgio.-Aggressione-a-mons.-Léonard-300x165
L'intolleranza dei tolleranti. Quando dialogare può diventare impossibile
29 aprile 2013
(di
Davide Greco su Nocristianofobia del 26-04-2013) È facile parlare di
tolleranza e, forti di questo argomento, zittire la controparte. Si
tratta di un modo usato sempre più di frequente, specie quando i
cattolici osano difendere i loro valori fondamentali. L'ultimo esempio?
L'aggr…
cristianofobia
Mgr-Andre-Leonard-femen-5
Arcivescovo offeso e umiliato in pubblico dalle Femen
24 aprile 2013
(fonte: www.nocristianofobia.org)
Secondo loro è un omofobo. Quindi lo hanno sbeffeggiato durante un
convegno e lo hanno ricoperto della loro "acqua santa". È successo
martedì sera, durante un incontro a Ixelles in Belgio, dal titolo:
"Blasfemia. Offesa o liberta di esprimersi?"…
Lucifero-300x215
La bellezza di Lucifero: le nuove frontiere del satanismo
15 aprile 2013
(di Davide Greco su nocristianofobia.org
del 12-04-2013) Il satanismo ha cambiato tattica. Le sue parole adesso
sono: bellezza, libertà e politica, specie nei comunicati pubblici.
Anche in Italia. (altro…) La bellezza di Lucifero: le nuove frontiere
del satanismo was last modified…
Folla-anonima
La libertà non superficiale. Un esempio sul caso austriaco
05 aprile 2013
(su
Nocristianofobia.org) Possono delle leggi sulla non-discriminazione
discriminare comunque? È questa la domanda provocatoria posta da Gudrun
Kugler, fondatrice dell'Osservatorio sull'intolleranza e la
discriminazione di Vienna, in un suo scritto che uscirà fra poco, dal
titolo "…
Papa-Francesco
L'odio verso i cristiani. Una delle sfide per Papa Francesco
20 marzo 2013
La
Chiesa cattolica sta vivendo un'ora straordinaria della sua storia.
L'11 febbraio 2013, Papa Benedetto XVI ha annunciato la sua rinunzia al
pontificato, che ha poi attuato il 28 dello stesso mese, comunicando
l'intenzione di assumere l'inconsueto titolo di "Papa emerito" e d…
mons. crepaldi
Trieste: prove di persecuzione
30 gennaio 2013
(Vita
Nuova – Settimanale cattolico di Trieste) Conversazione del nostro
Direttore con Mons. Crepaldi sulla manifestazione Arcigay di sabato 12
gennaio davanti al Vescovado. Eccellenza, dove era sabato scorso durante
la manifestazione promossa dall'Arcigay sotto il Palazzo della C…
crepaldi-laboratorio-cattolici-politica-
Il vescovo di Trieste accusato di essere razzista e omofobo.
29 gennaio 2013
(su
Tempi) La notizia è di qualche giorno fa, ma vale comunque la pena di
essere segnalata per la sua gravità. Sul settimanale di Trieste Vita
Nuova è apparsa un'intervista del direttore Stefano Fontana
all'arcivescovo della città, monsignor Giampaolo Crepaldi. L'articolo …
Femen-Vaticano
Femen all'attacco in Piazza San Pietro
20 gennaio 2013
(di Davide Greco su www.nocristianofobia.org)
Chi sono, cosa vogliono e soprattutto chi le finanzia. Erano in
quattro, compresa la leader del gruppo Inna Shevchenko, di fianco
all'albero di Natale in piazza San Pietro. Durante l'Angelus, le Femen
hanno dato il loro consueto e chiassoso…
croce
Corte di Strasburgo: il divieto di indossare il simbolo religioso della croce viola la Convenzione dei diritti umani
17 gennaio 2013
(su
News.va) Era attesa in Gran Bretagna e dopo circa 7 anni è arrivata: si
tratta della sentenza della Corte di Strasburgo che ha dato ragione ad
una dipendente della British Airways a cui l'azienda aveva vietato di
portare una croce al collo, perchè in contrasto con la filosofia …
Zenk-New-Atheism
Il "Nuovo Ateismo" in Germania
12 gennaio 2013
(di Davide Greco su www.nocristianofobia.org)
L'articolo di Thomas Zenk del giugno del 2012, apparso sulla rivista
"Approaching Religion", si rivela essere una fonte interessante per il
dibattito sull'ateismo. Nello specifico tratta del cosiddetto "Nuovo
Ateismo" in Germania, u…
kreuz.net
Oscurato "Kreuz.net", ora è "caccia alle streghe"
03 gennaio 2013
(di
Mauro Faverzani) Chiunque oggi digitasse "Kreuz.net" su qualsiasi
motore di ricerca, non approderebbe a nulla: il sito della nota agenzia
d'informazione cattolica in lingua tedesca è stato oscurato, azzerato,
cancellato. Da domenica 2 dicembre. Dopo otto anni di infaticabile…
cristianofobia
Croce-e-mondo-300x200
I "discorsi di odio": un reato per reprimere la libertà di espressione dei cristiani
10 dicembre 2012
(di Roberto de Mattei su nocristianofobia.org
del 07-12-2012) La libertà di espressione si restringe sempre di più
per i cristiani in Europa. Anche Paesi di antica tradizione cattolica
hanno iniziato ad inserire nelle loro legislazioni un nuovo tipo di
crimine, i "discorsi ispirati dal…
no-cristianofobia
È on-line il sito nocristianofobia.org
08 dicembre 2012
È on-line dall'8 dicembre il sito tematico nocristianofobia.org,
che si propone di documentare ogni forma di aggressione al
Cristianesimo, ai suoi princìpi, ai suoi uomini e alle sue istituzioni;
di promuovere e sostenere tutte le iniziative pubbliche contro la
cristianofobia e di c…
pignoramenti
In Francia siamo ai pignoramenti di Stato…
05 dicembre 2012
(di
Mauro Faverzani) Adesso siamo ai pignoramenti di Stato: sempre più
aggressiva ed esplicita in Occidente l'offensiva condotta contro la
Chiesa. La notizia questa volta giunge dalla Francia ed è stata ripresa
lo scorso 3 dicembre dall'edizione on-line del settimanale "L'Express…
05 dicembre 2012 - 09:11
In Francia siamo ai pignoramenti di Stato…
(di
Mauro Faverzani) Adesso siamo ai pignoramenti di Stato: sempre più
aggressiva ed esplicita in Occidente l'offensiva condotta contro la
Chiesa. La notizia questa volta giunge dalla Francia ed è stata ripresa
lo scorso 3 dicembre dall'edizione on-line del settimanale "L'Express":
il Ministro per la Casa, Cécile Duflot, 37 anni, segretario generale dei
Verdi, ha deciso di dar lezioni di solidarietà alla Chiesa a sue spese
ovvero requisendo tutti gli alloggi vuoti di proprietà
dell'Arcivescovado di Parigi, per metterli a disposizione dei
senzatetto. Ha annunciato tale intenzione dalle colonne del giornale "Le
Parisien", dichiarando d'aver per questo scritto una lettera
all'Arcivescovado.
Il quale, in un comunicato congiunto
sottoscritto anche dall'organizzazione "Soccorso Cattolico", nonché
dalla Conferenza dei Religiosi e delle Religiose di Francia, ha tuttavia
ricordato come la Chiesa non abbia atteso Cécile Duflot, per vivere
concretamente la carità verso quanti si trovino in condizioni di
bisogno: già da cinque anni, infatti, d'inverno, le porte di ben 26
Parrocchie della Diocesi di Parigi si spalancano ogni sera, per offrire
vitto e alloggio a chi ne necessiti.
Purtroppo pare che
la legge possa anche consentire al ministro Duflot, volendolo, di
tentare il braccio di ferro ed attuare le proprie minacce: un'ordinanza
del 1945 ammetterebbe il pignoramento di abitazioni vuote, tanto nel
caso che i proprietari siano persone fisiche quanto nel caso che siano
enti morali: «E la Chiesa fa parte degli enti morali… in tutti i
sensi!», ha tuonato l'incontenibile Duflot su "Le Parisien". In Francia,
secondo il rapporto 2012 della Fondazione "Abbé Pierre", sarebbero
circa 133 mila i senzatetto e circa 3,6 milioni le persone con
sistemazioni precarie. Mentre secondo l'Insee, Istituto Nazionale di
Statistica e di Studi Economici, sarebbero 2,3 milioni gli alloggi
sfitti. Ma da tale computo sarebbero escluse, per l'appunto, le
proprietà ecclesiastiche. Non a caso, tuttavia, raramente tale norma di
67 anni fa è stata applicata: nel 1995 e nel 1996 Jacques Chirac, nella
fase di transizione da Sindaco di Parigi a Presidente della Repubblica,
mise le mani su circa 1.200 alloggi di proprietà di banche ed
assicurazioni. Mai nessuno, nel corso della Quinta Repubblica, in
Francia, ha osato requisire beni ecclesiastici. Inizierà il governo
Hollande? (Mauro Faverzani)
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nigeria_strage_cristiani
Nigeria: tre chiese bruciate e dieci cristiani sgozzati
03 dicembre 2012
(Tempi
del 03-12-2012) Ennesimo orrore contro i cristiani in Nigeria si è
verificato ieri. Dieci persone sono state sgozzate a colpi di machete da
presunti miliziani islamici che sono passati da casa a casa ieri sera,
nel quartiere cristiano della cittadina di Chibok, in una zona remota …
Nigeria: tre chiese bruciate e dieci cristiani sgozzati
(Tempi
del 03-12-2012) Ennesimo orrore contro i cristiani in Nigeria si è
verificato ieri. Dieci persone sono state sgozzate a colpi di machete da
presunti miliziani islamici che sono passati da casa a casa ieri sera,
nel quartiere cristiano della cittadina di Chibok, in una zona remota
dello stato di Borno nel nord del Paese, area dove è forte la presenza
della setta islamica Boko Haram. Lo ha riferito un responsabile delle
autorità locali. «Gli assalitori sono arrivati verso le 21 scandendo lo
slogan "Dio è grande", si sono recati nelle case da loro identificate in
un quartiere a maggioranza cristiana e hanno massacrato dieci persone
come agnelli sacrificali», ha raccontato la fonte.
Le
abitazioni assaltate sono poi state date alle fiamme. «Presunti membri
di Boko Haram – ha raccontato un testimone, Nuhu Clark – sono piombati
nel villaggio di notte, hanno incendiato le case e hanno massacrato chi
usciva cercando di sfuggire alle fiamme». Dieci sono i cadaveri che
Clark ha detto di aver contato, la stessa cifra confermata dalle fonti
ufficiali.
TRE CHIESE BRUCIATE. In precedenza, almeno
due poliziotti erano stati uccisi nel corso di un attacco di presunti
integralisti islamici che hanno dato alle fiamme tre chiese e alcuni
posti di frontiera con il Camerun a Gamboru Ngala, nel nord della
Nigeria. «Ho visto due corpi con le uniformi della polizia non lontano
da un commissariato che è stato bruciato, uno era sul bordo della strada
e l'altro era ancora seduto in un furgone della polizia», hanno
riferito due abitanti. Non si sa se negli edifici religiosi vi fosse
qualcuno. Poco dopo rinforzi di polizia sono arrivati da Maiduguri,
roccaforte dei Boko Haram (140 chilometri di distanza), ed è cominciato
con gli assalitori uno scontro a fuoco durato alcune ore. Stasera non ci
sono più sparatorie ma Gamboru Nala è deserta: gli abitanti restano
chiusi nelle case e molti uomini hanno abbandonato la città per paura di
rappresaglie contro i civili da parte dei militari.
NON
SOLO BOKO HARAM. Da quando gli integralisti islamici hanno lanciato,
nel 2009, un'offensiva contro il governo, sono centinaia le persone
uccise. La contrapposizione religiosa ha trovato terreno fertile in
antichi contrasti interetnici ed economici, ma si sono anche formate
bande di criminali che hanno come unico scopo la violenza, le rapine e
gli stupri.
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moneta Cirillo e Metodio
Slovacchia dice "no" a rimozione simboli religiosi da moneta Cirillo e Metodio
29 novembre 2012
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(Sir
Europa – Bratislava 27-11-2012) – Il non voler rappresentare i santi
Cirillo e Metodio con i simboli religiosi che li caratterizzano è una
mancanza di rispetto nei confronti degli abitanti della Slovacchia e dei
valori cristiani. (altro…) Slovacchia dice "no" a ri…
il crocifisso nella sede della Misericordia
Il sindaco del Pd ai volontari della Misericordia:«Via il crocifisso dall'ufficio»
15 novembre 2012
(di
Marco Gasperetti su Corriere della Sera del 15-11-2012) Il crocifisso
va tolto dalla parete a «garanzia della laicità del locale che è
pubblico e a uso civico» ordina il Comune di Rosignano Marittimo
(centrosinistra, con sindaco del Pd) con tanto di documento ufficiale
con timbri e…
15 novembre 2012 - 14:55
Il sindaco del Pd ai volontari della Misericordia:«Via il crocifisso dall'ufficio»
(di
Marco Gasperetti su Corriere della Sera del 15-11-2012) Il crocifisso
va tolto dalla parete a «garanzia della laicità del locale che è
pubblico e a uso civico» ordina il Comune di Rosignano Marittimo
(centrosinistra, con sindaco del Pd) con tanto di documento ufficiale
con timbri e firme inviato al distaccamento della Misericordia di
Castelnuovo, paesino sulle colline a pochi minuti di auto dalla
godereccia Castiglioncello (quella del Sorpasso di Dino Risi e dei
festival dedicati al cinema). Apriti cielo. L'antica e venerabilissima
Confraternita della Misericordia, una potenza cattolica del volontariato
e della protezione civile (tra le altre cose le Misericordie hanno
ambulanze, gestiscono cimiteri, organizzano trasporto pazienti) legge il
documento e inorridisce. «Il crocifisso? Non si tocca», avvertono
all'unanimità i dirigenti e immediatamente avvertono dell'affronto il
vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti e i vertici nazionali
dell'associazione.
IL SINDACO – Ma il Comune di
Rosignano, sindaco Alessandro Franchi (Pd) in testa, non arretra di un
passo. E non solo non annulla la richiesta ma toglie le deleghe a un
assessore ribelle dell'Idv che aveva concesso i locali all'associazione
senza informare la giunta. «Il sindaco per tre volte mi aveva
"consigliato" di non andare all'inaugurazione del nuovo distaccamento –
racconta l'assessore "trombato" Luca Simoncini – ma io ho "disobbedito"
agli ordini e mi sono presentato nella stanza dove era ancora appeso il
crocifisso. Due giorni dopo sono stato cacciato».
IL
VESCOVO – All'inaugurazione è arrivato anche il vescovo Giusti che ha
benedetto i locali e lanciato un sorriso di approvazione verso il Cristo
appeso alla parete. Insomma, quasi un «caso diplomatico», o forse più
prosaicamente una storia postmoderna alla Peppone e don Camillo. Anche
se dietro la storia pare si nascondano rivalità mai assopite tra la
cattolica Misericordia e la laicissima Società volontaria di soccorso
(Svs), da sempre un faro nella rossa Livorno. E che guarda caso nel
centro civico ha una stanza accanto ai rivali cattolici. «Quella stanza
era stata data in concessione alla Svs – conferma l'ex assessore – ma
siccome non veniva utilizzata abbiamo deciso di accettare la richiesta
della Misericordia. So per certo che dopo questa scelta alcuni alti
dirigenti della Svs hanno telefonato arrabbiatissimi al sindaco. Che poi
si è infuriato con me». Il sindaco Alessandro Franchi smentisce l'ex
assessore: «Non ho ricevuto alcuna telefonata e comunque non sarebbe
servita a niente – spiega -. Le deleghe all'assessore sono state tolte
perché la stanza è stata data arbitrariamente in concessione senza
informare la giunta. E questo è solo l'ultimo errore che ha commesso
Simoncini durante il suo mandato. Il suggerimento di togliere il
crocifisso è stato deciso solo per ottemperare al nostro regolamento che
vieta nei centri civici, che sono utilizzati da più soggetti e
associazioni, di apporre simboli di ogni genere. Comunque nessuno
toglierà il crocifisso in quella stanza e questo Comune, che resta
laico, continua a mantenere ottimi rapporti con i rappresentanti di
tutte le religioni».
IL CROCIFISSO RESTA - Dunque il
crocifisso resta appeso, nonostante il regolamento e la lettera del
Comune. «Noi non abbiamo nessuna intenzione di toglierlo – conferma il
responsabile della Misericordia di Castelnuovo, Andrea Filippi – perché è
un simbolo della nostra cultura, non offende nessuno e non accettiamo
diktat sulla libertà di professare il nostro credo religioso. Infine il
crocifisso è il simbolo del cristianesimo che, se non sbaglio, unisce
idealmente non solo l'Italia ma tutta la nostra Europa». Sulla vicenda
il consigliere di «Più Toscana», Gian Luca Lazzeri, ha presentato
un'interrogazione alla giunta regionale nella quale si parla di un grave
atto che riporta alla memoria odiosi sentimenti anti clericali.
===============
Christianophobia di Shortt uscito per Random House
I nuovi martiri
13 novembre 2012
(di Giulio Meotti su Il Foglio del 12-11-2012
13 novembre 2012 - 16:06
I nuovi martiri
(di
Giulio Meotti su Il Foglio del 12-11-2012) "Immaginate la furia
indescrivibile che scoppierebbe nel mondo islamico se un governo
cristiano a Khartoum fosse responsabile della morte di centinaia di
migliaia di musulmani negli ultimi trent'anni. O se terroristi cristiani
lanciassero delle bombe sulle moschee in Iraq. O se ragazze musulmane
in Indonesia venissero rapite e decapitate sulla strada per andare a
scuola, a causa della loro fede. Questi orrori sono impensabili,
ovviamente. Ma sono capitati al contrario, con i cristiani vittime
dell'aggressione islamista".
Una denuncia che non ti
aspetteresti da chi ha ricevuto "il massimo onore al quale si possa
aspirare nel campo della critica letteraria", come Thomas Stearns Eliot
aveva definito il fatto di figurare fra i collaboratori del Times
Literary Supplement, la rivista inglese in cui sono apparsi via via
autori del calibro di Henry James, Edmund White, Aldous Huxley e George
Orwell. Eppure Rupert Shortt fa parte di questa piccola cupola di
eccelsi, in quanto figura fra i managing editor della celebre rivista.
Della
"Christianophobia" parla il nuovo libro di Shortt uscito per Random
House. Si tratta di un viaggio globale dentro alla persecuzione dei
cristiani, "una fede sotto attacco". Un saggio in dieci capitoli che ci
porta fra i cristiani del Maghreb, dell'Africa subsahariana e del medio
oriente, dove sono perseguitati, muoiono o scompaiono in una lenta
emorragia. Vittime appunto della "cristianofobia".
Shortt
è andato a Jos, in Nigeria, gigantesco patchwork di religioni che ha
preso fuoco da un anno; a Karachi, nel profondo Pakistan; fra le chiese
protestanti della "moderata" Indonesia, ma anche nell'Orissa indiano e
in Cina, dove la repressione contro il cristianesimo, da feroce che era,
negli anni si è fatta più dissimulata (ogni tanto il regime decide che
la legge ateistica è ancora in vigore e qualcuno ci rimette la vita, a
cominciare dagli anziani sacerdoti, che a decine periscono e languono
nelle prigioni di stato). E poi ancora in Egitto, dove i copti subiscono
discriminazioni, minacce e aggressioni collettive e da quando è
scoppiata la "primavera araba" sono scesi in trincea; in Siria, dove
nella città di Rable, culla del cristianesimo paolino, terroristi hanno
appena distrutto il santuario del profeta Elia; in Algeria, dove i
cristiani sono costretti a subire discriminazioni continue. La
situazione più drammatica è quella dell'Iraq, dove i cristiani sono
vittime di estorsioni, rapimenti, torture e omicidi. Le chiese sono
incendiate; molti sacerdoti, persino il vescovo caldeo di Mossul,
monsignor Paulos Faraj Rahho, sono stati assassinati.
Il
medio oriente convive con la distruzione di popoli a partire dall'VIII
secolo, ha spiegato l'armeno Herman Vahramian, scomparso nel 2009. La
rassegnazione allo sterminio di massa è palpabile nella regione con un
immaginario collettivo segnato dalle fila di crani umani innalzate dal
feroce Tamerlano sul suo impero: "Col soccorso della memoria storica il
modus vivendi dei variegati popoli mediorientali di oggi è diventato
l'attesa di essere in qualche modo vittima di genocidio". Eppure il
libro di Shortt, che non grida allo "scontro di civiltà" ma spezza la
sindrome del silenzio su queste masse di assassinati ed esiliati, si
apre su uno scenario ancora tutto da decifrare: un medio oriente senza
cristiani.
"C'è il rischio altissimo che le chiese
scompaiano dalle terre bibliche", scrive Shortt. I numeri sono
impressionanti, un verdetto. I cristiani erano il 95 per cento della
popolazione mediorientale nel Settimo secolo, il venti per cento nel
1945, il sei per cento oggi e si prevede che nel 2020 si dimezzeranno
ancora. "Ci saranno ancora dei cristiani in medio oriente nel Terzo
millennio?", si chiedeva il diplomatico francese Jean-Pierre Valognes
nel libro "Vie et mort des chrétiens d'Orient", pubblicato nel 1994. No,
secondo Shortt.
Dalla Seconda guerra mondiale a oggi,
dieci milioni di cristiani hanno preso la via dell'esilio dal mondo
arabo-islamico. "La cristianità in Iraq può essere sradicata durante
questa generazione", ha detto di recente Leonard Leo, a capo della
commissione statunitense sulla libertà religiosa. Novecentomila
cristiani hanno già lasciato l'Iraq dal 2003, stando a uno studio del
Minority Rights Group International. Benjamin Sleiman, arcivescovo di
Baghdad, ha predetto "l'estinzione della cristianità dal medio oriente".
E pensare che la tradizione vuole che sia stato l'apostolo Tommaso a
portare il cristianesimo in Iraq durante uno dei suoi viaggi verso la
Persia nel I secolo.
La tanto decantata eterogeneità
mediorientale si sta riducendo alla monotonia di una sola religione,
l'islam, e a una manciata di idiomi e sparute comunità cristiane. Un
rapporto del dipartimento di stato americano conferma l'analisi di
Shortt. In Turchia da due milioni di cristiani si è passati agli attuali
85 mila, lo 0, 2 per cento della popolazione. In Libano, il paese arabo
dove i cristiani maroniti per decenni hanno avuto il comando della
nazione, si è passati dal 55 per cento della popolazione al trenta. In
Egitto la popolazione cristiana si è sempre attestata sul venti per
cento del totale: oggi è scesa sotto il dieci. Erano il diciotto per
cento in Giordania, ma oggi sono il due per cento. In Siria le comunità
cristiane rappresentavano un quarto della popolazione ma oggi sono scese
al cinque per cento, cifre che si stanno sempre più dimezzando a causa
della guerra civile in corso (il patriarca russo Kirill I ha appena
evocato niente meno che la Rivoluzione bolscevica del 1917, con le sue
sterminate "carcasse di chiese", per spiegare il futuro del patriarcato
di Antiochia).
In Iran è in corso "la fase più
oscurantista dei rapporti fra cristianesimo e Rivoluzione islamica", da
quando nel 1979 l'ayatollah Khomeini chiese la chiusura delle scuole
cattoliche e concesse a tutti i sacerdoti un mese di tempo per lasciare
il paese. Considerati "amici dello scià" e "classe sociale d'élite", i
cristiani sono stati arrestati a centinaia e gettati in carcere.
Cristiani, cioè "impuri" perché non musulmani, a proposito dei quali
Khomeini (il cui volto campeggia sul frontespizio del Ketob-e Ta'limate
Dini, il manuale di religione usato dalle minoranze), metteva in guardia
gli iraniani con suggerimenti del tipo "non toccate i loro oggetti" e
"non mangiate con loro".
Secondo l'organizzazione non
profit americana Open Doors, che ogni anno stila una preziosa World
Watch List, il secondo paese classificato come più pericoloso per i
cristiani dopo la Corea del nord è proprio l'Iran. Tanti i pastori
assassinati, di cui Shortt rende conto. Il primo fu nel 1979 Arastoo
Sayyah, un anglicano a cui fu tagliata la gola. Nel 1980 fu la volta di
Bahram Deghani-Tafti, a cui spararono. Hossein Soodman venne ucciso nel
1990, Mehdi Dibaj nel 1994, il pastore Haik Hovsepian venne ucciso e
sepolto in una fossa comune con un musulmano convertito al cristianesimo
e Mohammad Bagheri Yousefi fu trovato impiccato a un albero nel 1996.
Da allora numerosi cristiani sono stati arrestati e condannati a morte
per attività legate al proselitismo, ma mai giustiziati. Molte chiese
oggi sono state chiuse, decine di giovani iraniani, gran parte
convertiti dall'islam, sono stati imprigionati e torturati, così come
molti pastori sono finiti sotto stretta sorveglianza.
Corea
del nord e Laos sono tirannie comuniste e ateistiche in cui
l'anticristianesimo è dogma di stato. A Pyongyang, da quando si è
instaurato il regime nel 1953, sono scomparsi 300 mila cristiani e
adesso si stima che vi siano 70 mila cristiani che soffrono nei
terribili campi-prigione a causa della loro fede. L'Afghanistan è al
secondo posto essendo un paese dove non esistono ufficialmente chiese
(soltanto cappelle private dentro alle ambasciate). Segue l'Arabia
Saudita, custode della Mecca e di Medina, che vieta ufficialmente ogni
culto non islamico e di cristiani si parla ufficialmente soltanto nelle
ambasciate.
"Si tratta di un genocidio in corso che
meriterebbe un allarme globale", aveva scritto di recente sulla
copertina di Newsweek Ayaan Hirsi Ali. Negli ultimi dieci anni la guerra
di religione ha fatto duemila morti soltanto nello stato nigeriano del
Plateau, tredicimila in tutta la Nigeria. "Cifre ottimistiche", dicono
le organizzazioni umanitarie che parlano di eccidi ben peggiori.
L'obiettivo delle stragi è cambiare la geografia religiosa del
continente africano. Dal 2001 nello stato di Kano sono morte più di 10
mila persone, quasi tutte cristiane. Trecento chiese e proprietà sono
andate distrutte. Gli sfollati non si contano. Dal 2009 a ora almeno
cinquanta chiese sono state distrutte e dieci pastori sono stati uccisi
dalla Boko Haram.
In Pakistan Asia Bibi, in carcere da
due anni con una condanna a morte, è il simbolo più noto della guerra ai
cristiani, strangolati nel grande paese asiatico di retaggio britannico
sotto il tallone della legge sulla blasfemia. Molti cadono crivellati
dai proiettili dei terroristi, come l'unico ministro cristiano, Shahbaz
Bhatti ("questa è la fine del bestemmiatore", recita il volantino
rinvenuto sul suo corpo). Un assassinio, racconta Shortt, preceduto da
quello del governatore del Punjab, il musulmano liberale Salmaan Taseer,
ucciso da una delle sue guardie del corpo per essersi espresso anche
lui contro la legge sulla blasfemia.
La cronaca nera di
questa strage è lunghissima. Il 18 novembre 1998 nove cattolici vengono
sgozzati a Noushera. Nel novembre 2001 quindici fedeli uccisi nella
chiesa di San Domenico a Bahawalpur. L'immagine di quei corpi avvolti in
sudari bianchi fece il giro del mondo. Il 9 agosto 2002, tre infermiere
sono massacrate nella chiesa dell'ospedale cristiano di Islamabad. Il
25 settembre 2002, sette dipendenti di una organizzazione di carità di
Karachi sono rapiti, legati, imbavagliati e uccisi con un colpo di
pistola alla nuca. Nella notte di Natale del 2002, tre ragazze sono
maciullate all'interno della chiesa protestante di Chuyyanwali e il 5
luglio 2003 un sacerdote cattolico viene assassinato nella parrocchia di
Okara. Fra le molte persone uccise a causa di questa legge c'è un altro
Bhatti, il giudice islamico Arif Iqbal Bhatti, che avendo prosciolto
due cristiani falsamente accusati di blasfemia venne assassinato da
fanatici islamici nel 1996. I due cristiani vennero bruciati vivi
davanti all'Alta corte di Lahore dove affrontavano il processo per
blasfemia. Naimat Ahmer, insegnante, poeta e scrittore, è stato ucciso
sempre con l'accusa di blasfemia.
Nel Sudan la
cristianofobia assume forme molto diverse. Da decenni il governo
autoritario dei musulmani sunniti nel nord tormenta le minoranze
cristiane e animiste che vivono nel sud. Quella che è spesso stata
definita una "guerra civile" altro non era in realtà che il tentativo
del governo sudanese di annientare le minoranze religiose. La
persecuzione è culminata nel genocidio del Darfur, che ha avuto inizio
nel 2003. Nel Kordofan meridionale, i cristiani subiscono tuttora
bombardamenti aerei, omicidi mirati, il rapimento dei loro bambini e
altre atrocità.
Da essere il venti per cento nei
Territori palestinesi, con epicentri Betlemme e Qalkilya, oggi i
cristiani sono appena lo 0, 8 per cento del totale. Con l'avvento
dell'Autorità nazionale palestinese nel 1994 si è registrata la fuga di
tre quarti dei cristiani. "Le sempre più piccole comunità cristiane che
vivono nei territori di Cisgiordania e Gaza sono probabilmente destinate
a dileguarsi del tutto nei prossimi quindici anni a causa di crescenti
angherie e sopraffazioni da parte musulmana", ha scritto Justus Reid
Weiner, avvocato specializzato in diritti umani al Jerusalem Center for
Public Affairs.
I cristiani stanno scomparendo vittime
di matrimoni forzati, conversioni, percosse, furti di terreni, bombe
incendiarie, boicottaggio commerciale, torture, rapimenti, molestie ed
estorsioni. L'ultima vittima è stata la chiesa Battista di Betlemme, che
l'Autorità palestinese ha appena dichiarato "illegittima", dal momento
che il suo messaggio di riconciliazione che viene dagli Stati Uniti
sfida la propaganda d'odio.
In Turchia la persecuzione
anticristiana, che c'è sempre stata, ha assunto oggi il volto di una
sistematica intolleranza, con la mancanza di seminari, il divieto per
gli stranieri di diventare sacerdoti e la discriminazione spicciola che
rende difficile trovare un lavoro, una casa, ottenere un documento. Come
ha spiegato Joseph Alichoran, uno dei maggiori specialisti di storia
dei cristiani d'oriente, "la maggior parte dei cristiani di Turchia ha
subito un genocidio tra il 1896 e il 1923, e tra quelli che non sono
morti la maggioranza ha scelto l'esilio piuttosto che restare in un
paese negazionista". I cristiani turchi sono dei "sopravvissuti". Ne è
un simbolo la borgata di Idil, un tempo completamente cristiana, oggi
ridotta a una città fantasma.
L'esilio, l'alienazione e
l'estraneità di questi cristiani d'oriente, pegno della più antica
memoria cristiana del mondo, è rappresentato dal funerale dei tre
cristiani assassinati a Malatya, in Turchia, un tedesco e due turchi,
legati, incaprettati e sgozzati dagli islamisti nel 2007 soltanto perché
stampavano delle Bibbie. Il funerale si è svolto nella chiesa Battista
di Buca, nell'indifferenza totale della popolazione. I musulmani
presenti erano solo i giornalisti e i delegati del sindaco. Dopo due ore
di rito, i feretri sono stati trasportati al cimitero di Karalabas,
inumati fra canti e sermoni all'ombra di due cipressi. Al posto della
lapide un grande cuore rosso di metallo con sopra dipinte le parole
"Yamasak Mesihtir Ölmekse Kazanç", tratte da san Paolo: "Per me vivere è
Cristo, e morire un guadagno". Triste epitaffio alle ultime comunità
che parlano la lingua di Gesù.
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Cristiada: l'epopea del film fantasma
12 novembre 2012
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(di
Isacco Tacconi su Campariedemaistre del 12-11-2012) Ieri pomeriggio
(dopo il successo delle giornate di mercoledì 7 e giovedì 8 novembre),
presso i locali della Fondazione Lepanto, è stato proiettato
"Cristiada", film che racconta in poco più di due ore l'epopea dei C…
"Il segno della croce è vietato" Polemica nell'asilo in Trentino
"Il segno della croce è vietato" Polemica nell'asilo in Trentino
31 ottobre 2012
http://www.corrispondenzaromana.it/tag/cristianofobia-2/page/5/
(su La Stampa del 27-10-2012)
31 ottobre 2012 - 15:09
"Il segno della croce è vietato" Polemica nell'asilo in Trentino
(su
La Stampa del 27-10-2012) È polemica in Trentino dopo il divieto
rivolto ai bambini di una scuola dell'infanzia di fare il segno della
croce e recitare la preghiera prima del pranzo. La vicenda ha origine
dalla decisione presa dalla coordinatrice pedagogica della scuola
dell'infanzia di Frassilongo, paese di una valle del Trentino abitata
dalla minoranza linguistica mochena.
La motivazione è
di ispirazione laica, nessuna manifestazione di fede religiosa deve
trovare spazio in una scuola pubblica. Che sia il segno della croce o
qualsiasi tipo di preghiera, dice la coordinatrice. Il diktat però non è
piaciuto ai genitori che si sono rivolti ai sindaci della zona e al
parroco della valle. «Non credo che si faccia alcun male se i piccoli si
fanno un segno di croce», afferma il sindaco di Fierozzo, Luca Moltrer.
«Sono dispiaciuto per questo tipo di incomprensioni – aggiunge – fra
l'altro non è capitato mai, finora, che in quell'asilo ci fossero bimbi
di altre religioni. Quindi penso che sia importante per loro, oltre al
gioco e alle attività che fa crescere le loro conoscenze, ricevere un
insegnamento relativo alla fede cristiana, alla base della cultura
mochena».
Il sindaco è deciso a cercare una mediazione
con il personale della scuola materna. Un'azione che vuole anche tentare
il sindaco di Frassilongo, paese dove ha sede la scuola materna, Bruno
Groff. Ad arrivare ad una mediazione si dice pronto anche il parroco di
valle don Daniele Laghi: «Tutti sono concordi nel ritenere che non era
il caso di togliere questo riferimento cristiano, ben radicato nella
gente della valle».
La vicenda intanto è approdata
anche ai massimi livelli del governo provinciale. Il presidente Lorenzo
Dellai parla di «notizia che ha dell'incredibile. Voglio sperare che si
tratti di uno scherzo di carnevale fuori tempo», dice. «Per quanto
riguarda la Provincia è del tutto naturale che i bambini delle nostre
scuole materne adottino comportamenti coerenti con la fede religiosa
delle proprie famiglie e con l'identità religiosa che costituisce parte
fondamentale della nostra costituzione materiale», aggiunge il
presidente della Provincia autonoma di Trento, reduce dal Festival della
famiglia di Riva del Garda
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Kreuz ist trumpf
La croce che fa litigare la Svizzera e i musulmani. Grandi marchi cedono
22 ottobre 2012. La croce che fa litigare la Svizzera e i musulmani. Grandi marchi cedono
(di
Giulio Meotti su il Foglio del 20-10-2012) "Kreuz ist trumpf". La croce
è un trionfo. Con questa campagna pubblicitaria Swiss Air ha risposto
alle organizzazioni islamiche che avevano chiesto di rimuovere dai voli
di linea la bandiera svizzera con la croce. Gruppi di musulmani stanno
protestando, sia su internet che sui media nazionali, in quanto la
pubblicità sarebbe un "attacco all'islam", al pari del film su Maometto.
Una
portavoce della compagnia, Myriam Ziesack, si è scusata perché la
pubblicità sia apparsa a ridosso del video anti islamico "The innocence
of Muslims". La pressione degli investitori e di gruppi musulmani in
Svizzera ha già fatto sì che grandi compagnie simbolo del paese, come
Swatch, Tissot e Victorinox, abbiano eliminato la croce della bandiera
da molte pubblicità, specie nei paesi arabi e asiatici.
In
molti casi la croce su sfondo rosso, segno d'identità dei cantoni
svizzeri, è stata sostituita dalla scritta "Swiss Made". La Victorinox,
celebre azienda produttrice di coltelli, ha sostituito la croce con la
lettera "V". La Swatch si è giustificata dicendo che "nei paesi
musulmani non è consentito mostrare la croce in pubblico". Autocensura
dunque. E' anche iniziata una campagna per cancellare la croce della
bandiera, specie dopo la messa al bando dei minareti. "Quel simbolo
offende il multiculturalismo", ha detto Ivica Petrusic, presidente di un
gruppo di pressione di stranieri di seconda generazione.
Propone
una bandiera verde, rossa e gialla della Repubblica elvetica del 1799,
per "una Svizzera più progressista e aperta". Nel paese reduce dalla
recente battaglia e messa al bando dei minareti, succede anche che a
Roggwil, nella regione svizzera tedesca, la commissione scolastica abbia
vietato agli studenti di indossare "gadget provocatori", come la croce
bianca su sfondo rosso. Qualcosa di simile è successo in Inghilterra,
dove la croce di San Giorgio è scomparsa da alcuni gate di Heathrow o
dai taxi di Blackpool e Cheltenham.
Alcuni mesi fa il Real Madrid
per ottenere l'appalto di lavori in un lussuoso resort a Ras al Khaimah,
negli Emirati Arabi, ha eliminato dallo stemma della società la piccola
croce che sovrastava la corona. Anche il Barcellona, per una finale di
calcio ad Abu Dhabi, ha tolto dallo scudo la croce di Sant Jordi. Due
settimane fa la Corte europea dei diritti umani ha rigettato le istanze
presentate in Inghilterra da Nadia Evedia, licenziata dal banco del
check-in dove lavorava perché portava la croce al collo (lo stesso è
accaduto all'infermiera
Shirley Chaplin).
Londra
non solo si è schierata dalla parte dei datori di lavoro, ma a
Strasburgo si è spinta oltre, discriminando la libertà di alcune
confessioni. Sul caso delle due donne licenziate perché portavano la
croce al collo, il governo inglese ha detto che a rimetterci doveva
essere la religione cristiana in virtù del suo carattere liberale,
mentre quella islamica deve essere rispettata per via delle norme che
vincolano i fedeli. Insomma, le croci si possono vietare, il velo o il
turbante no. (Giulio Meotti)
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(di
Giulio Meotti su il Foglio del 20-10-2012) "Kreuz ist trumpf". La croce è
un trionfo. Con questa campagna pubblicitaria Swiss Air ha risposto
alle organizzazioni islamiche che avevano chiesto di rimuovere dai voli
di linea la bandiera svizzera con la croce. Gruppi di musulmani sta…
cristianofobia
249468[1]-1-3. Bollino rosso per ghettizzare i cattolici
12 ottobre 2012. 12 ottobre 2012 - 08:32
Bollino rosso per ghettizzare i cattolici
(di
Caterina Maniaci su Libero del 06-10-2012) Sulla rivista della catena
«Acqua e Sapone» un articolo sull'aldilà, con l'avvertenza: ha forti
contenuti a sfondo cristiano. «Avviso: per chi non li desidera questa
intervista ha forti contenuti a sfondo cattolico». Quando abbiamo letto
questa frase, su sfondo rosso, come i bollini che in tivù segnalano i
programmi e i film per adulti, abbiamo fatto un salto sulla sedia, al
bar, dove stavamo placidamente consumando brioche e cappuccino.
Pareva uno scherzo, o una potente svista. Invece no, tutto vero. L'avviso è stato
collocato
a tutta pagina in un mensile a capillare distribuzione in tutta Italia,
«Acqua&Sapone», legato all'omonima catena di negozi, presente sul
mercato dal
1992, con una rete di 700 negozi distribuiti su tutto
il territorio nazionale grazie alla specializzazione del settore dei
prodotti di igiene e di bellezza.
Il mensile viene
distribuito nei bar, nei negozi, qualche volta nelle metropolitane, si
trova anche online. Si tratta di un periodico bello corposo, con molte
rubriche, molte foto, molte interviste. Ed è proprio un'intervista
quella a cui si è apposto l'avviso, in cui la dentista colombiana Gloria
Costanza Polo Ortiz, racconta la sua esperienza straordinaria: colpita
da un fulmine era morta a tutti gli effetti, ma poi è tornata in
vita,completamente cambiata.
Da abortista ed edonista è
diventata paladina della vita e fervente cattolica, anche perché,
secondo il suo racconto, avrebbe fatto esperienza dell'aldilà,
constatando la realtà di una vita ultraterrena, un mondo confermato
nella sua tradizionale ripartizione di Paradiso, Purgatorio e Inferno.
Il contenuto «pericoloso», da cui essere messi in guardia, è segnalato
dal titolo: «Il bacio di Dio». Sottotitolo: «Sono stata nell'aldilà, ho
visto l'amore eterno».
A chi potrebbe far maleuna
simile lettura? Agli atei, ai laici, ai musulmani, agli ebrei, ai
buddisti, alle donne incinte, ai minoridi 18 anni, ai portatori di
pacemaker? Non è il caso di parlare proprio di cristianofobia, anche
perché allora non si capisce perché la rivista abbia deciso di dedicare
tanto spazio ad un argomento di «forte contenuto cattolico».
Si
tratta, invece, della degenerazione del politically correct che, com'è
noto, genera mostri, o quantomeno stupidaggini, del "rispetto della
laicità" oltre ogni limite. Non risultano precedenti come questa
striscia rossa. Ma giornali e tivù grondano politically correct da mane a
sera. Certo è giusto e corretto far vedere, in varie fiction, ragazzi
che baciano ragazzi, come avviene ad esempio nella fiction Una grande
famiglia,
in onda su Raiuno la scorsa stagione, tanto che ormai non c'è fiction
che si rispetti che non preveda una storia d'amore omosessuale.
In
queste stesse produzioni, mandate in onda in prima serata, si abbonda
con le scene di sesso, insistite o ridicole, comunque del tutto inutili
ai fini della storia. Ma ai bambini è giusto far conoscere «le cose
della vita» in maniera diretta e tollerante. Sarà anche per questo che,
invece, un film come Bella, diretto dal regista messicano Alejandro
Gomez Monteverde, che descrive la storia di una donna che rifiuta
l'aborto, non è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane e
non è stato mai programmato in televisione.
Quest'ossessione
dilaga comunque anche nella vita oltre il piccolo e il grande schermo, e
oltre le pagine dei giornali. Quest'estate a Dorno, provincia di Pavia,
un signora di 56 anni è stata multata di ben cento euro per essersi
seduta sull'altalena, una di quelle a due posti, per fare giocare un
bambino. Un raro esempio di inciviltà e diseducativo per il piccolo.
Nils Pickert, un buon padre tedesco, cha iniziato a indossare la gonna,
una gonna rossa con l'elastico che gli arriva fino sotto al ginocchio.
Perché? Il figlio di cinque anni preferisce mettere abiti femminili
anzichè i pantaloni. Allora, il perfetto padre tedesco, per non far
sentire in imbarazzo il piccino, dato che loro vivono in una bigotta
cittadina tedesca (molto cattolica, si è preoccupato di precisare
Pickert), ha deciso seduta stante di andare in giro con la gonna.
Così
il piccolo ha finito per sentirsi tanto a proprio agio e rassicurato
che sembra abbia cominciato a mettersi lo smalto. E' lecito attendersi
che il padre saprà essere all'altezza anche in questo caso.
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Caterina Maniaci su Libero del 06-10-2012) Sulla rivista della catena
«Acqua e Sapone» un articolo sull'aldilà, con l'avvertenza: ha forti
contenuti a sfondo cristiano. «Avviso: per chi non li desidera questa
intervista ha forti contenuti a sfondo cattolico». Quando abbiamo le…
magdi cristiano allam
Magdi Cristiano Allam: "Il relativismo religioso, annidatosi nella Chiesa, legittima l'islam"
08 ottobre 2012
(di
Mauro Faverzani) Sta percorrendo le piazze di tutta Italia per parlare
di cristianofobia. Anzi, di "nuova" cristianofobia: è' l'on. Magdi
Cristiano Allam, 61 anni, da 5 convertitosi dall'islam alla fede
cattolica, eurodeputato e presidente del movimento "Io amo…
martirio bianco
L'epoca del "martirio bianco"
19 settembre 2012
(di
Cristina Siccardi) Lo spettacolo blasfemo di Romeo Castellucci e il
bestemmiante film del regista Ulrich Seidl, proiettato nell'ultima
edizione del Festival del Cinema di Venezia, non sono altro che il
prodotto di una società completamente laicizzata, che divora e rigetta
continuame…
nascondi la croce
Gran Bretagna: Nascondi la croce
05 settembre 2012
(di
Leone Grotti su Tempi del 04-09-2012) La Corte europea dei diritti
dell'uomo comincia oggi ad esaminare il caso di quattro cittadini
britannici che hanno fatto ricorso contro lo Stato perché discriminati
per la loro religione cristiana sul posto di lavoro. (altro…) Gran
Breta…
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islam, Il martirio in Pakistan di Suneel Masih, 30 agosto 2012
30 agosto 2012 - 08:23
Il martirio in Pakistan di Suneel Masih
(di
Cristina Siccardi) Si chiamava Suneel Masih e aveva 14 anni. È stato
assassinato in Pakistan per la sua Fede in Cristo. Era orfano, viveva a
Faisalabad con i suoi parenti e frequentava la quinta classe. Il 19
agosto si era recato in un negozio del Liberty Market per acquistare una
maglietta e poi non è più rientrato a casa… Due giorni dopo, gli agenti
della polizia, durante le ricerche del ragazzo, hanno rinvenuto in
un'area industriale isolata un cadavere orribilmente mutilato. Era lui.
Un
ufficiale della polizia, interpellato dall'organo di informazione
"AsiaNews", ha così commentato la tragedia: «è la prima volta che mi
trovo al cospetto di un simile assassinio». Non riusciamo a narrare ciò
che hanno fatto al povero Suneel, basti dire che sarebbe accaduto lo
stesso scempio se il giovane cristiano fosse stato introdotto in
un'arena di belve feroci, come facevano i persecutori dei primi
cristiani. Per le vie di Faisalabad si implora giustizia, ma la polizia
pakistana non ha nemmeno aperto un'inchiesta ufficiale. Fiumi di sangue
sono stati versati nei primi secoli, ancora tempeste di sangue nel XX
secolo sotto la tirannia comunista, quando la Chiesa si illuse che con
il "dialogo", ovvero silenziando gli errori e le menzogne, fosse
possibile il rispetto reciproco. Ed oggi, nell'era della "libertà
religiosa", sono in tanti coloro che nel mondo vengono perseguitati e
uccisi.
Secondo il Cristianesimo, i martiri (dal greco μάρτυς,
"testimone") sono quei fedeli che per diffondere il messaggio evangelico
sono incorsi in pene e torture, fino alla pena capitale, sull'esempio
del sacrificio di Cristo. La figura del martire è antitetica a quella
dell'apostata, di colui cioè che tradisce la Fede nel Vangelo. Oggi
l'apostasia è diffusa sia nel clero che tra i fedeli: si pensa di
credere in Cristo, spesso si ha realmente un sentimento religioso, ma la
vita condotta e gli insegnamenti impartiti ne sono antitetici. La
dottrina e le sue conseguenze, in molti ambienti, sono state cancellate.
Dal
concetto di martire, in epoca successiva alle persecuzioni, si è
evoluto il concetto di santo. Ancora adesso l'elenco di tutti i santi
canonizzati è detto martirologio. Per un cristiano autentico il martirio
è una eventualità da considerare all'interno della propria Fede. Per i
primi cristiani dare la propria vita per Cristo era l'unico modo
possibile per contraccambiare il Salvatore degli uomini, che aveva
offerto sull'altare del Calvario tutto il suo dolore, fino al martirio.
Sant'Ignazio
di Antiochia arriva ad implorare gli altri cristiani a non intercedere
presso l'imperatore per salvargli l'esistenza. In molte passio il
martire va spontaneamente al sacrificio anche avendo la possibilità di
evitarlo. Con il termine delle persecuzioni, la ricerca del martirio
come dimostrazione di Fede tende a diminuire, sostituita dalla ricerca
della santità. Ancora di san Martino (IV secolo), primo non martire ad
essere considerato santo, si dice, nell'Ufficio composto per la sua
festa: «anima beata, se la spada non ti ha colpito non hai perso la
gloria del martirio», quasi a scusare il fatto che non abbia subito la
pena del supplizio.
Nel Concilio Vaticano II si è
spostato il baricentro: dalla tolleranza religiosa si è passati alla
libertà religiosa con il risultato pratico che la Cristianità è
continuamente minacciata, mentre le altre religioni propagano le loro
idee come meglio credono, con orgoglio e disinvoltura. Oggi siamo
costretti persino ad udire vescovi "cattolici" che salutano l'arrivo e
la fine del Ramadan… a tanto siamo arrivati. La libertà religiosa è un
evidente prodotto-trappola, sorto da quel liberalismo, dalla maschera
buonista, che ha seminato micidiali errori fra i cattolici.
Valgano
per il nostro fratello in Cristo, il battezzato Suneel Masihle, queste
affermazioni: «non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. Noi
sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i
fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio
fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se
stesso la vita eterna. Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha
dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i
fratelli. (…). Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi
fatti e nella verità» (1Gv. 3, 13-18). (Cristina Siccardi)
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Hamburg. In Germania interi quartieri senza chiese
24 agosto 2012
(di
Mauro Faverzani) In Germania la scristianizzazione passa attraverso
l'architettura: a lanciare l'allarme, è il sito d'informazione cattolico
"Kreuz.net", che nell'edizione on line del 18 agosto evidenzia con
preoccupazione come nei nuovi quartieri tedeschi …
A Ravenna in scena spettacolo blasfemo
A Ravenna in scena spettacolo blasfemo
08 agosto 2012
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(di
Federico Catani) La blasfemia sembra non fare più notizia. Il mondo dei
credenti appare piuttosto rassegnato e indifferente di fronte a
spettacoli che infangano il cattolicesimo. È il caso di Sancta Susanna,
pièce teatrale andata in scena tra il 6 e il 7 luglio al Ravenna
Festival e…
bandiera della Tunisia
Nuovo progetto di legge "anti-blasfemia" in Tunisia
07 agosto 2012
http://www.corrispondenzaromana.it/tag/cristianofobia-2/page/5/
(di
Mauro Faverzani) Mentre l'Occidente discetta e bofonchia, ma nulla fa
in concreto nella lotta alla cristianofobia, prosegue l'offensiva
giuridica, culturale e confessionale dell'Islam nei Paesi africani
ritenuti più moderati, quelli cioè ove ancora a dettar legge non siano
gli …
UNAR
Cristianofobia: le campagne antidiscriminazione
04 maggio 2012
(di
Alfredo De Matteo) L'Unar (l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni
Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ha finanziato,
attraverso il Fondo Sociale Europeo, un progetto contro la
discriminazione che prevede la realizzazione di una "sit com" con la
messa in scena…
L'orgoglio della croce
19 aprile 2012. Cristianofobia: le campagne antidiscriminazione
(di
Alfredo De Matteo) L'Unar (l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni
Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ha finanziato,
attraverso il Fondo Sociale Europeo, un progetto contro la
discriminazione che prevede la realizzazione di una "sit com" con la
messa in scena in chiave ironica di una serie di avventure vissute in un
condominio da diversi personaggi vittime di atti discriminatori.
La
serie si compone di cinque brevi puntate in cui si susseguono le storie
degli anziani Ada ed Egidio, dei musulmani Aisha e Youssuf, delle
sorelle cinesi Memei e Li, dei fidanzati sulla sedia a rotelle Benedetta
e Tommaso ed infine dalla coppia gay Michele e Raffaele. La commedia,
che ha come titolo: "Vicini. Il mondo comincia dalla porta accanto.",
vuole mettere in evidenza il carattere nocivo del pregiudizio tanto che
"le vittime della discriminazione diventano a loro volta portatori di
stereotipi su altri vicini, sottolineando come i pregiudizi siano assai
più diffusi e striscianti di quanto sembri e che nessuno se ne può
considerare totalmente immune" (www.unar.it).
La
lotta senza quartiere mossa dall'establishment politico e culturale
contro la discriminazione sembra non conoscere pause e non lesinare
risorse, malgrado una preoccupante crisi economica stia colpendo
l'intero continente europeo.
Cosa c'è alla base di
tanta determinazione nel voler debellare un'attitudine insita nella
natura umana, ossia la capacità di distinguere il bene dal male, il
giusto dall'ingiusto, il vero dal falso? Evidentemente, l'inoculazione
in dosi massicce nel tessuto sociale del virus relativista mira ad
orientare le coscienze, soprattutto dei giovani, e a formare una società
dove non vi sia più posto per una visione cristiana della vita ma dove
ogni atto o comportamento amorale acquisisca pieno diritto di
cittadinanza.
Tuttavia, il vero obiettivo di tali
campagne contro i pregiudizi è mascherato da una falsa e strumentale
retorica buonista e filantropica: nelle cinque puntate della "sit com"
prodotta dall'Unar vengono rappresentate diverse denunce di
discriminazione, alcune delle quali sembrano giuste e condivisibili
mentre altre, come quella della coppia omosessuale, contengono i germi
dell'ideologia anticristiana. In tal modo, il destinatario del messaggio
è portato a giudicare con lo stesso metro situazioni e gruppi umani
differenti e a reagire attraverso la condanna di ogni discriminazione,
qualunque essa sia e qualunque sia il comportamento oggetto della
discriminazione.
D'altra parte, è logicamente
impossibile evitare ogni forma di discriminazione per cui l'uomo medio
tende ad identificare nei dogmi del politicamente corretto (diffusi e
confermati da tutti i mezzi di comunicazione) i criteri ultimi di
giudizio. Per cui, ad esempio, la condanna del comportamento omosessuale
viene spesso considerata una forma inaccettabile di pregiudizio verso
cui la scure dello stigma sociale può abbattersi con forza ed assumere a
tratti le sembianze di una vera e propria mania persecutionis.
Com'è
ovvio, il progetto dell'Unar verrà presentato nelle scuole italiane,
viste dal sistema come il luogo più adatto ove forgiare le menti dei
giovani e gettare così le basi dell'anticiviltà del futuro. (Alfredo De
Matteo)
====================
(di Gianfranco Amato su
Avvenire del 19-04-2012) Non sono molti i cristiani che in Gran Bretagna
hanno il coraggio di affrontare pubblicamente la potente ideologia del
"politicamente corretto". Uno di questi è il cardinale Keith O'Brien,
arcivescovo di Saint Andrews ed Edimb… cristianofobia
Sant'Ignazio di Loyola
Cristianofobia: Sant'Ignazio di Loyola censurato in ospedale.
04 aprile 2012 - 16:13
Cristianofobia: Sant'Ignazio di Loyola censurato in ospedale
(di
Gianfranco Amato) Sembra inarrestabile la deriva cristianofobica nel
Regno Unito. E si stenta a tenere il conto nello stillicidio quasi
quotidiano degli episodi. Questa volta alla ribalta delle cronache è
finito il caso di un medico pediatra sessantaquattrenne, il dott. David
Drew, costretto ad adire l'Employment Tribunal di Birmingham per essere
stato licenziato dal Walsall Manor Hospital, il plesso ospedaliero dove
prestava servizio.
Sant'Ignazio di Loyola, fondatore
dei Gesuiti, è l'involontaria causa del licenziamento. Il dott. Drew,
infatti, ha avuto l'impudenza di inviare per posta elettronica ai
colleghi una preghiera del Santo spagnolo, con l'intenzione di stimolare
e motivare gli altri medici. La mail era preceduta da una riflessione
dello stesso dott. Drew: «Io trovo in queste parole una personale
ispirazione per i miei fragili e imperfetti sforzi di servire i
pazienti, i loro familiari e il nostro dipartimento».
Questo
è il testo della preghiera incriminata: «Insegnaci, Signore, ad essere
generosi, a servirTi come meriti, a dare senza contare, a combattere
senza pensiero delle ferite, a lavorare senza cercare riposo, a
prodigarci senza aspettare altra ricompensa, con la coscienza di fare la
Tua santa volontà». Non proprio un testo dell'integralismo cattolico,
visto che, tra l'altro, è ufficialmente adottata come la preghiera delle
Guide Scout. Non sembra neppure che i colleghi del dott. Drew abbiano
preso male la sua iniziativa. Anzi, pare sia stata accolta da tutti con
una certa benevolenza.
Del resto, David Drew era noto
per essere un cristiano capace di testimoniare la propria fede con la
vita più che con le parole. Laureatosi in medicina alla Bristol
University nel 1972, si è specializzato in pediatria al Birmingham
Children's Hospital, prima di partire come medico volontario in
Indocina, nei campi dei rifugiati nella Tailandia del Nord, e di fondare
un dipartimento universitario pediatrico a Jos, in Nigeria.
Gli
occhiuti responsabili del Walsall Manor Hospital non hanno gradito la
mail del dott. Drew, e neppure gli auguri di Natale che lo stesso medico
inviava ai colleghi. Per questo, dopo un'accurata indagine, gli è stato
formalmente ordinato di «astenersi dall'utilizzare riferimenti
religiosi nelle sue comunicazioni professionali verbali o scritte». Drew
non pare essere tipo da farsi intimorire o da accettare compromessi al
ribasso per quanto riguarda la propria fede, per cui di fronte alla sua
opposizione ed al rifiuto di una generosa "buona uscita" per togliere in
silenzio il disturbo, è stato licenziato in tronco per giusta causa.
Questo
ennesimo odioso episodio di cristianofobia, mi ha fatto venire in mente
la recente polemica che ha coinvolto la rivista "Popoli", che si
definisce «mensile internazionale e missionario dei gesuiti italiani».
Lo scorso 9 marzo, infatti, su quel periodico è apparso uno strano
articolo intitolato «Quando la cristianofobia fa comodo», in cui si
invitava ad un certo understatement sul tema, lamentando come «negli
ultimi mesi sul web sia aumentato in modo esponenziale il numero di siti
dedicati alla "lotta alla cristianofobia"».
Pare che,
secondo il mensile dei gesuiti, molto spesso quel triste fenomeno venga
«mistificato per un mero interesse economico» o «strumentalizzata per
fini politici». Da qui l'invito ad un basso profilo e a non esagerare,
«perché difficilmente "gonfiare" le notizie potrà giovare alla causa dei
cristiani nel mondo». Non so che cosa abbia indotto quei padri gesuiti
ad un'insolita quanto inopportuna prudenza sull'esecrabile fenomeno
della cristianofobia.
Una cosa appare, però,
paradossale: mentre un cristiano viene licenziato per aver condiviso una
preghiera di Sant'Ignazio di Loyola, i suoi seguaci sembrano aderire a
quella linea di pensiero che invita ad essere cauti nel denunciare i
pericoli della cristianofobia, a non enfatizzare le notizie, a non
drammatizzare i casi, a non accentuare le situazioni limite.
Chissà
cosa direbbe quell'Ignazio di Loyola che nello stesso sito web
ufficiale dei gesuiti è definito come «cavaliere basco, uomo d'armi e di
corte, valente condottiero, coraggioso in battaglia». Il fondatore
della Compagnia di Gesù, in realtà, avrebbe combattuto con coraggio il
diritto a far diffondere la sua preghiera. Ne siamo certi. (Gianfranco
Amato)
04 aprile 2012
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(di
Gianfranco Amato) Sembra inarrestabile la deriva cristianofobica nel
Regno Unito (tutto in onore della regina Gezabele II che la patrona
della Massoneria e della Chiesa Anglicana). E si stenta a tenere il
conto nello stillicidio quasi quotidiano degli episodi. Questa volta
alla ribalta delle cronache è finito il caso di un medico pediatra
sessantaquattrenne, il dott. David Drew, co…
in Gran Bretagna niente crocifisso al collo
Cristianofobia:
in Gran Bretagna niente crocifisso al collo. (di Federico Catani) La
croce continua a dividere e scandalizzare. Succede in Gran Bretagna,
diventata ormai la terra del laicismo più spinto e dell'ostilità
anticristiana più accesa. Proprio in questi giorni infatti, la Corte
europea dei diritti umani di Strasburgo sta focalizzando l'attenzione
sul diritto o meno di indossare il crocifisso come simbolo di
appartenenza ad una ben precisa confessione religiosa.
Il
caso che ha spinto la Corte a muoversi risale al 2006, quando una
hostess della BritishAirways è stata sospesa dal servizio per due
settimane, senza stipendio, per essersi rifiutata di togliere il piccolo
crocifisso d'argento che portava al collo. La donna ha fatto ricorso al
tribunale per lamentare la violazione della propria libertà religiosa e
per affermare l'ingiustizia subita e la disparità di trattamento
rispetto ai colleghi di altre confessioni, che invece potevano indossare
il velo se islamici o il turbante se sikh.
All'epoca,
il primo ministro britannico Tony Blair prese le difese della hostess,
tanto che in seguito la stessa BritishAirways ha cambiato il proprio
regolamento. Tuttavia, l'Alta Corte inglese, nel febbraio 2010, ha
ritenuto legittime le ragioni della compagnia aerea. E così la donna ha
fatto ricorso a Strasburgo.
Ma l'attuale governo
britannico, guidato dal "conservatore" David Cameron, è pronto a
schierarsi con la BritishAirways, affermando che i cristiani non hanno
né il dovere né il diritto di esibire la croce come manifestazione della
loro fede, diversamente da altre religioni. Una conferma dello stato
desolante della società inglese. (Federico Catani)
20 marzo 2012
(di
Federico Catani) La croce continua a dividere e scandalizzare. Succede
in Gran Bretagna, diventata ormai la terra del laicismo più spinto e
dell'ostilità anticristiana più accesa. Proprio in questi giorni
infatti, la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo sta
focalizzando
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10
ottobre 2014 - Mondo, Notizie - blasfemia, candele, Clooney,
e-commerce, Eastwood, Etsy, Hillhouse, Ibrahimovic, Illuminidol, Obama,
Pitt, Rihanna, Schwarzenegger, usa
candeleSecondo l'autorevole
quotidiano economico Il Sole-24Ore, il settore dei ceri e delle candele
votive sarebbe in crisi profonda, come provato dalle gravi difficoltà
registrate lo scorso aprile da un'azienda storica del settore, la
Cereria Ermini di Roncade, Treviso, da 94 anni una tra le principali
fornitrici per le parrocchie di tutta Italia. Molte delle quali han
pensato bene però di volgerle le spalle e di "convertirsi" ai più freddi
ed impersonali lumini elettrici.
Senonché c'è anche chi ha
ritenuto di uscire dai marosi dello spread, cedendo alla blasfemia,
trasformando cioè i miti del mondo dello sport, dello spettacolo,
addirittura della politica, nei nuovi idoli da proporre al culto pagano
di ultras e fans, col pessimo gusto, oltre tutto, di sovrapporne i volti
a quelli di vere immagini sacre. Il prodotto è dissacrazione allo stato
puro.
E' accaduto negli Stati Uniti, ma, tramite Internet,
chiunque nel mondo può servirsi presso il negozio on line Illuminidol,
gestito da Graham Hillhouse, socio texano del sito di e-commerce Etsy:
così eccolo reclamizzare nella sua vetrina virtuale le candele "votive"
con l'effigie di Zlatan Ibrahimovic, sovrapposta all'immagine del Sacro
Cuore di Gesù. E tutto al costo di 9,99 dollari al pezzo, circa 8 euro.
Non
solo: stando al giornale on line Football.fr, che ne ha dato notizia,
pare che il suo "catalogo" sia alquanto fornito, proponendo, tra gli
altri, anche ceri di Cristiano Ronaldo. Kevin Durant, Kobe Bryant,
Lionel Messi, Tim Duncan oppure, nel mondo del cinema, Kim Kardashan,
Arnold Schwarzenegger, Brad Pitt, Clint Eastwood, Jennifer Lawrence,
Rihanna, George Clooney e addirittura, in ambito politico, Barack Obama.
Un'ampia scelta, insomma.
Non ve ne proponiamo le immagini,
poiché urtano la fede sincera dei fedeli di tutto il mondo. La cosa
sconcertante è che ciò avvenga nel silenzio generale, quasi si trattasse
di una banalissima operazione commerciale, scontata, e non invece di
un'autentica bestemmia. Che evidenzia, tuttavia, quanto urgente sia
porre delle regole chiare e dei limiti espliciti ai venditori. Anche – è
il caso di dirlo – ai venditori di fumo.
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Nigeria: voci d'accordo con Boko Haram, ma i conti non tornano
18 ottobre 2014 - Mondo, Notizie - Boko Haram, cessate il fuoco, Goodluck, liberazione, Nigeria, ostaggi, studentesse
Chibok
Incredibile! La Nigeria afferma d'aver concluso un cessate il fuoco coi
terroristi islamici di Boko Haram: le trattative si sarebbero svolte in
Arabia Saudita, alla presenza del Presidente del Ciad, Idriss Deby,
nonché di alti funzionari del Camerun. Il primo segretario della
Presidenza, Hassan Tukur, ha dichiarato che il tutto sarebbe avvenuto
«in seguito alle discussioni intrattenute con noi», benché questo appaia
alquanto improbabile. Nessuno festeggi dunque, non si tratta di una
vittoria, semmai di una resa. Come si intuisce anche dal fatto che la
possibile liberazione delle 219 liceali rapite a Chibok lo scorso 14
aprile sia stata prima annunciata dal governo federale e poi smentita, a
conferma di una gestione della questione a dir poco pasticciata. Ma
l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali, a febbraio, potrebbe
accelerare le negoziazioni, pur di portare a casa il risultato. Il
Presidente uscente, Goodluck Jonathan, infatti, ha annunciato di volersi
ricandidare, sebbene questa volta il Nord-est sia esasperato dagli
scontri e si senta anche abbandonato dalle istituzioni, per cui
difficilmente gli riconfermerà il voto. Ed anche nel resto del Paese, il
problema legato alle questioni della sicurezza tiene banco. Al punto da
far dubitare che l'accordo divulgato ai quattro venti sia stato sancito
veramente.
Soltanto lo scorso gennaio il generale Alex Badeh,
appena promosso Capo di Stato maggiore dell'esercito, aveva promesso che
con Boko Haram «l'avrebbe fatta finita in poco tempo». Questo presunto
accordo giunge a sancire il fallimento della sua strategia, stante la
disastrosa, ma progressiva affermazione dei ribelli, avvenuta nel corso
dell'anno nel Nord del Paese. Ciò, nonostante la schiacciante minoranza
numerica: tra i 6 e gli 8 mila insorti contro i 20 mila soldati delle
forze armate, nigeriani e non. La corruzione dilagante nella Nazione ha
peraltro distolto parte dei capitali destinati alla lotta
antiterrorismo, tanto da indurre già centinaia di militari a rifiutarsi
di andare a combattere solo per una pacca sulle spalle.
Già
lo scorso 18 settembre il Vescovo cattolico, mons. Oliver Dashe,
preoccupato, lanciava l'allarme: 25 città del Nord-est erano passate
sotto il controllo di Boko Haram, facendo precipitare la sicurezza
nell'intera area. Numerosi sono stati gli attentati compiuti dall'inizio
dell'anno: quello alla stazione degli autobus ad Abja il 14 aprile, che
costò la vita a 75 persone; le due autobombe esplose a Jos in pieno
centro, 118 morti; una serie di massacri nei villaggi, con diverse
centinaia di vittime. Poi in agosto, il leader della banda degli
insorti, Abubakar Shekau, dopo aver conquistato la città di Goza,
autoproclamò il "califfato islamico". A fine settembre aveva
completamente circondato la capitale dello Stato federale del Borno,
Maiduguri.
Già lo scorso 19 giugno su La Croix Roland Marchal,
ricercatore al CNRS francese, ipotizzava che le studentesse tenute in
ostaggio potessero essere scambiate con prigionieri e denaro, ma non se
ne è mai fatto nulla. Non si saprà mai cosa sia realmente successo. Né
al momento si conosce l'identità di Danladi Ahmadu, l'interlocutore
all'interno di Boko Haram, contattato dal primo segretario alla
Presidenza, Hassan Tukur: «Io non ho mai sentito parlare di questo
signore ed, in ogni caso, se Boko Haram volesse dichiarare realmente un
cessate il fuoco, l'ordine giungerebbe direttamente dal loro capo,
Abubakar Shekau», ha dichiarato Shehu Sani, specialista di Boko Haram,
con cui ha negoziato già diverse volte, a fianco del governo nigeriano.
Insomma, la situazione resta incandescente ed è meglio non farsi troppe illusioni.
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05 marzo 2013. La profezia sulla Chiesa di Ildegarda di Bingen
http://www.corrispondenzaromana.it/la-profezia-sulla-chiesa-di-ildegarda-di-bingen/
Ildegarda
di Bingen(di Cristina Siccardi) «Se si considera la poliedrica
personalità di Ildegarda (…) ci dobbiamo chiedere se l'uomo d'oggi sia
ancora capace di accostarsi ed imitare quello di ieri, avvalendosi del
misticismo per ritrovare profondità di spirito, coerenza di
comportamento, speranza di futuro, e non soltanto di atteggiarsi a un
cembalo che suona perché scosso da altri», così scriveva nella sua
prefazione Michelangelo Navire (scomparso di recente) nel suo libro La
sinfonia Mistica di Ildegarda di Bingen (pp. 8-9, Edizioni Segno, Udine
2011), libro che, oltre a dare un profilo della vita e delle opere di
questa mistica e scienziata, ancora troppo sconosciuta fuori dai confini
tedeschi, offre alla lettura i settanta Carmina di Ildegarda, che
compongono la Symphonia harmoniae coelestium revelationum, nel loro
testo latino e qui, per la prima volta, presentati anche nella
traduzione italiana, unitamente alla composizione drammatica Ordo
virtutum.
Gli insegnamenti teologici, filosofici e
scientifici di Ildegarda di Bingen, dove Fede e ragione coincidono
mirabilmente, sono di un'attualità sconcertante e irrompono nella nostra
contemporaneità desolata, deturpata, alluvionata dai peccati.
Provvidenziale il suo recupero da parte di Benedetto XVI, che ha
riproposto, con alcune catechesi dedicate alla santa teutonica e con la
sua proclamazione a Dottore della Chiesa (7 ottobre 2012), insegnamenti,
visioni (che ella compiva in stato di coscienza e non di estasi) e
profezie; quest'ultime concernenti anche la crisi della Chiesa. Il 16
maggio 2012, quando Ildegarda (già venerata come santa) venne
canonizzata per equipollenza, il Papa sottolineò, davanti alla Curia
romana, la lotta e la difesa di questa santa monaca benedettina per la
Chiesa, affermando: «Nella visione di sant'Ildegarda il volto della
Chiesa è coperto di polvere ed è così che noi l'abbiamo visto».
Lascia
scritto, infatti, la «Sibilla del Reno», come veniva chiamata già in
vita: «Nell'anno 1170 dopo la nascita di Cristo ero per un lungo tempo
malata a letto. Allora, fisicamente e mentalmente sveglia, vidi una
donna di una bellezza tale che la mente umana non è in grado di
comprendere. La sua figura si ergeva dalla terra fino al cielo. Il suo
volto brillava di uno splendore sublime. Il suo occhio era rivolto al
cielo. Era vestita di una veste luminosa e raggiante di seta bianca e di
un mantello guarnito di pietre preziose. Ai piedi calzava scarpe di
onice. Ma il suo volto era cosparso di polvere, il suo vestito, dal lato
destro, era strappato. Anche il mantello aveva perso la sua bellezza
singolare e le sue scarpe erano insudiciate dal di sopra. Con voce alta e
lamentosa, la donna gridò verso il cielo: "Ascolta, o cielo: il mio
volto è imbrattato! Affliggiti, o terra: il mio vestito è strappato!
Trema, o abisso: le mie scarpe sono insudiciate!" E proseguì: "Ero
nascosta nel cuore del Padre, finché il Figlio dell'uomo, concepito e
partorito nella verginità, sparse il suo sangue. Con questo sangue,
quale sua dote, mi ha preso come sua sposa. Le stimmate del mio sposo
rimangono fresche e aperte, finché sono aperte le ferite dei peccati
degli uomini. Proprio questo restare aperte delle ferite di Cristo è la
colpa dei sacerdoti. Essi stracciano la mia veste poiché sono
trasgressori della Legge, del Vangelo e del loro dovere sacerdotale.
Tolgono lo splendore al mio mantello, perché trascurano totalmente i
precetti loro imposti. Insudiciano le mie scarpe, perché non camminano
sulle vie dritte, cioè su quelle dure e severe della giustizia, e anche
non danno un buon esempio ai loro sudditi. Tuttavia trovo in alcuni lo
splendore della verità". E sentii una voce dal cielo che diceva: "Questa
immagine rappresenta la Chiesa. Per questo, o essere umano che vedi
tutto ciò e che ascolti le parole di lamento, annuncialo ai sacerdoti
che sono destinati alla guida e all'istruzione del popolo di Dio e ai
quali, come agli apostoli, è stato detto: 'Andate in tutto il mondo e
proclamate il Vangelo a ogni creatura' (Mc. 16,15)"» (Lettera a Werner
von Kirchheim e alla sua comunità sacerdotale).
Le
rivelazioni private, riconosciute dalla Chiesa, sono strumenti preziosi
per tutti i suoi membri, dalle più alte gerarchie ai più umili fedeli;
sono manifestazioni divine dentro la storia dell'uomo, il quale, troppo
spesso, si lascia distrarre e sedurre dalle dinamiche perverse del
mondo; sono segnali che cercano di avvertire, ammonire, svegliare le
intorpidite, o a volte annientate, coscienze. (Cristina Siccardi). 08
dicembre 2012
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Regno… Unito contro i cristiani
In
Inghilterra sono i dati a parlare: è scoppiata la cristianofobia, in
modo endemico. Incredibile escalation di casi. E guai a citare san
Paolo: si rischia la galera.
RC n.90 - dicembre 2013 di Gianfranco Amato
In
Inghilterra sono i dati a parlare: è scoppiata la cristianofobia, in
modo endemico. Incredibile escalation di casi. E guai a citare san
Paolo: si rischia la galera. […]
====================
Spagna: la Sinistra vuol cancellare la Chiesa nel sociale
25
ottobre 2014 - Europa, Notizie - beni immobili, bilancio, cattolica,
CHA, chiesa, ERC, ICV, IU, sgravi fiscali, Sinistra, Spagna
IuLa
Chiesa, salda nella Dottrina ed impegnata nel sociale, disturba. Da
sempre. E da sempre i suoi nemici accampano i pretesti più
"estemporanei" per contrastarla. Accade ancora in Spagna, dove la
coalizione Izquierda Plural (Sinistra Plurale), che riunisce i partiti
IU, ICV e CHA, assieme all'ERC, ha inserito nel pacchetto di emendamenti
al progetto di legge sul bilancio generale nazionale per il 2015 (PGE)
l'autofinanziamento della Chiesa Cattolica. Le si chiede cioè di far
conto solo sulle proprie risorse, senza aspettarsi il benché minimo
sostegno dallo Stato.
L'IU, disprezzando l'immensa
opera svolta dal mondo ecclesiale anche in campo assistenziale, chiede
di ridurre del 20% gli sgravi fiscali relativi alle imposte sul reddito,
«col fine di partecipare così allo sforzo collettivo necessario per
superare la crisi e spingere gradualmente la Chiesa ad autofinanziarsi».
Per questo fa appello addirittura alla Costituzione ed invoca il
principio di uguaglianza di fronte alla legge, contestando «trattamenti
preferenziali» circa l'esenzione sui beni immobili.
Sulla
stessa linea i repubblicani catalani, tanto solerti nel chiedere
l'aiuto del voto musulmano per ottenere l'indipendenza quanto pronti a
contrastare e minacciare il Cattolicesimo in qualsiasi modo: ora
pretendono che la Chiesa predisponga un inventario dei beni immobili che
detiene e «che sono patrimonio dello Stato dal 1985: è tempo che venga
messo a punto», argomentano. C'è aria di confisca? Non solo: incalzano,
chiedendo anch'essi l'eliminazione dei «privilegi tributari di tutte le
chiese, confessioni e comunità religiose».
Ipocrisia
pura: se lo Stato venisse improvvisamente privato del sostegno fattivo
dell'arcipelago di realtà cattoliche in campo educativo, didattico,
sanitario, assistenziale, andrebbe verso il collasso garantito e non
avrebbe in proprio né le risorse, né i mezzi, né il personale necessario
per far fronte al clima di emergenza. La Chiesa non può, per vocazione e
per slancio missionario, sottrarsi al proprio impegno verso le
condizioni di bisogno. Ma certo, se costretta a sua volta da necessità,
potrebbe dover drasticamente rivedere modalità e tipologia di presenza.
Non
solo: le richieste promosse dalla Sinistra iberica sarebbero meno
demagogiche e più credibili, se accompagnate dal contemporaneo proposito
di eliminare il finanziamento pubblico ai partiti, che attualmente è
misto: tramite rimborso elettorale, in base ai seggi ed ai voti
conquistati, nonché con finanziamenti privati. Nel 2011 il totale dei
Soldi succhiati allo Stato ammontava a 131 milioni di euro: 86,5 milioni
di contributo e 44,5 come rimborso elettorale. Per loro non vale il
discorso dell'autofinanziamento?
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Ora di religione a rischio in Spagna, i Vescovi contro il Partito Popolare
Ormai è certo: anche il Sudan vuole cancellare il Cristianesimo
Un nuovo pericolo per la Chiesa Cattolica: il reato di "maschilismo"
======================
http://www.nocristianofobia.org/spagna-la-sinistra-vuol-cancellare-la-chiesa-nel-sociale/
==========================
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+MOTION+B7-2014-0295+0+DOC+XML+V0//IT
7.4.2014 B7-0295/2014
presentata a norma dell'articolo 120 del regolamento
sulla creazione di un osservatorio sulla cristianofobia in Europa
Mara Bizzotto
Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla creazione di un osservatorio sulla cristianofobia in Europa
B7‑0295/2014
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 120 del suo regolamento,
A.
considerando che Il 15 novembre 2013 è stato pubblicato l'"Hate Crime
Report" del 2012 dell'OSCE/ODIHR: la relazione, per quanto riguarda i
crimini di odio contro i Cristiani, stabilisce che solo quindici Stati
dell'OSCE hanno presentato dati leggibili, e di questi paesi solo sei
hanno reso disponibili i loro dati per la relazione;
B.
considerando che nel 2012 i crimini d'odio contro Cristiani in Europa
occidentale sono in aumento: in Germania la polizia ha rilevato 414
reati basati su pregiudizi contro la religione, 18 dei quali di natura
violenta; in Ungheria, la Santa Sede ha segnalato 10 casi di danni alla
proprietà della Chiesa, 89 casi di profanazione e 7 casi di furto; in
Svezia la polizia ha registrato 258 crimini d'odio contro la religione,
di cui 200 rivolti contro Cristiani; nel Regno Unito, le cifre ufficiali
contano 1 543 crimini di odio anti-religiosi, mentre in Scozia sono
stati perseguiti 687 casi;
1. invita la
Commissione a sollecitare gli Stati europei affinché comincino a
raccogliere in modo coordinato i dati relativi ai crimini contro i
Cristiani;
2. sollecita la Commissione a valutare
l'eventuale creazione di un osservatorio sulla cristianofobia in Europa
che si occupi di raccogliere dati chiari e confrontabili in questo
settore ed elabori strategie coordinate tra gli Stati membri per il
contenimento del fenomeno.
Ultimo aggiornamento: 7 aprile 2014
=======================
Benjamin
Netanyahu, spesso soprannominato Bibi, PERCHé, SECONDO TE: ROTHSCHILD
L'USURAIO ODIA GESù, E FA PERSEGUITARE I CRISTIANI: cristianofobia, IN
TUTTO IL MONDO? QUESTO è EVIDENTE: "GESù CRISTO è IL VERO RE!"
Gli
elefanti sono animali suscettibili! la donna prima, del Selfie, avrebbe
dovuto chiedere il permesso! Se, un animale non si sente amato? reagirà
male! http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2014/10/28/selfie-con-elefante-turista-muore-india_309a96d0-905a-4a22-8348-e824b7c89bc5.html
questo
della LEGA ARABA shariah, è veramente, un gioco cattivo, infatti,
islamici non hanno nesun rispetto per il valore della vita umana, e
dopotutto, questi dell'ISIS shariah hanno fatto un buon lavoro, per
loro!! loro sono shariah nazi genocidio a tutti! ed è un loro problema:
Onu sharia Amnesty, di dovere affrontare, la loro pervertita religione! http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/10/28/isisrinforzi-curdi-kobane-entro24-ore_c3a84164-5c05-45b5-be8d-90b78c05e06d.html
premier
israeliano Benyamin Netanyahu, ovunque, tu vuoi costruire? tu puoi
farlo! lo sanno tutti che, io distruggerò la shariah, insieme allo Stato
massonico di Israele! Farisei talmud usurai? un lontano ricordo,
saranno! Perché, lo sanno anche le pietre, che, il vero Israele può
essere soltanto un regno, infatti è detto: "il regno di Dio JHWH"
Rispondi · Mi piace · Non seguire più il post · 4 secondi fa
Lorenzo UniusREI · Teologico dell'Italia Meridionale
MA,
CONTINUARE A SUCCHIARE IL SANGUE DEI POPOLI SCHIAVI? PER LUI è MEGLIO! ]
[ La vera Resistenza palestinese. Hamas impicca chi protesta: HA UCCISO
QUASI 100 UOMINI CON LA ACCUSA DI ESSERE LE SPIE DI ISRAELE, MA, LORO,
NON VOLEVANO ESSERE, GLI SCHIAVI CHE STAVANO A SCAVERE I TUnNEL DEL
TERRORE! MIO FRATELLO, Abd Allah bin Abd al-Aziz Al Saud, Re dell'Arabia
Saudita Abdullah, to: Arabia Saudita: LUI Me LO DICE SEMPRE: "E CHE
COLPA IO HO, SE IL NWO, LA PIRAMIDE MASSONICA HA DECISO DI DISINTEGRARE
ISRAELE?" ]
Scritto il agosto 9, 2014 by Antimo Marandola
(piattola) il succhiatore del pene Rothschild, il vampiro, usurocrazia
regime NWO 666, per la ascesa definitiva: del regno di Satana! MA,
QUELLA PIATTOLA, VERME SOLITARIO NELL'INTESTINO DEL GENERE UMANO, LO SA
CHE, ROTHSCHILD HA DECISO DI DISINTEGRARE ISRAELE? SI LUI LO SA:
certamente! poi, Facebook me, lo ha reso invisibe! MA, CONTINUARE A
SUCCHIARE IL SANGUE DEI POPOLI SCHIAVI? PER LUI è MEGLIO: che fare
subire la shoah a 6milioni di israeliani! [ Fonti palestinesi hanno ieri
diffuso la notizia di alcune sentenze capitali eseguite dalle Brigate
Ezzedin al-Qassem, l'ala militare di Hamas (ammesso e non concesso che
si possano distinguere le due branche del movimento terrorista) contro
alcuni palestinesi ritenuti "collaborazionisti di Israele". E siamo a
quota 35.
Le supposte "spie" di Israele sarebbero "state arrestate
per aver rivelato al nemico informazioni sulla resistenza palestinese e
i suoi combattenti" e poi giustiziate per aver "aiutato il nemico a
colpire nuovi obiettivi".
La legge palestinese prevede la pena
capitale per i collaborazionisti, gli assassini e i trafficanti di
droga, ma ogni esecuzione dovrebbe essere approvata dal presidente
dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, in quanto massimo
dirigente politico palestinese.
In realtà, come riportato da media
israeliani e mediorientali, sembra che nella serata di sabato scorso il
portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, sia stato malmenato da una folla di
civili di Gaza nei pressi dell'ospedale Shifa, salvato solo dalle sue
guardie del corpo. La popolazione pare protestasse per la conduzione
della battaglia con Israele, soprattutto per l'esposizione dei civili
alle rappresaglie israeliane.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/10/27/gerusalemme-est-altre-1060-case-coloni_c308e2ca-e872-4c8a-816f-e48f5b043b55.html
L'idea
che Abu Mazen non abbia preso parte alla decisione di assassinare gli
esponenti della Vera Resistenza palestinese è comunque da scartare per
non correre il pericolo di cadere nell'altra prappola del palestinese
moderato. Le fonti palestinesi che non hanno potuto tenere nsacosta la
notizia non hanno ricevuto nessuna nota di biasimo o smentita dal boss
Abu Mazen.
Quindi è possibile che la notizia sia stata fatta
circolare da fonti palestinesi solo come una volgare copertura di un
crimine contro i civili di Gaza, colpevoli di aver tentato una
ribellione contro Hamas. Un segno che anche tra i palestinesi si sta
muovendo qualcosa. Questa ribellione, auspicata da più parti è un
presupposto importante per la liberazione di Gaza da Hamas e una nuova
era nelle relazioni israelo-palestinesi.
Una ribellione su cui
lavoreranno anche le intelligence di altri Paesi arabi, consapevoli da
tempo (come l'Egitto e la Giordania) o svegliatisi di recente (come
l'Arabia Saudita) sui pericoli del fondamentalismo islamista per i
delicati equilibri del Medio Oriente.
http://forzaisraele.altervista.org/blog/vera-resistenza-palestinese-hamas-impicca-protesta/
Lorenzo UniusREI · Teologico dell'Italia Meridionale
my
JHWH -- se, tu mi dai la sventura di incontrare questo Marandola? io
gli darò un solo cazzotto, in un occhio solo, che, io lo farò diventare,
un solo muro del pianto!
Lorenzo UniusREI · Teologico dell'Italia Meridionale
ONU
è LA PIù GRANDE MINACCIA PER LA SOPRAVVIVENZA DEL GENERE UMANO! HA
SPUTATO SUI DIRITTI UMANI, E FA IL SUPPORTO DELLA GALASSIA JIHADISTA,
CHE, è SHARIAH NAZI!
Le scuole dell'Onu usate come depositi di armi!
Scritto
il agosto 9, 2014 by usurocratico imperialismo talmud 666 NWO FMI:
Antimo Marandola. Le scuole dell'Onu sono usate da Hamas come depositi
di armi. Per la prima volta (piuttosto ipocritamente) l'Onu ha ammesso
di aver trovato dei missili all'interno di una sua scuola (qui il
comunicato) ma è una cosa ricorrente. Hamas lo fa perché sa che le
scuole dell'Onu sono un rifugio sicuro e fa in modo che i civili si
concentrino proprio li per difendere le proprie armi. Naturalmente
queste cose gli "inviati" si guardano bene dal dirvelo, come si guardano
bene dal dirvi che secondo una indagine del IDF l'ordigno che qualche
giorno fa ha colpito la scuola dell'Onu di Beit Hanoun provocando almeno
15 morti è stato probabilmente sparato da Hamas e non dall'esercito
israeliano. Solo che fa molto più notizia (e scalpore) dire che è stato
l'IDF a sparare. E' utile alla causa. http://forzaisraele.altervista.org/blog/scuole-dellonu-usate-come-depositi-armi/?doing_wp_cron=1414389397.6591570377349853515625
Lorenzo UniusREI · Teologico dell'Italia Meridionale
Benjamin
Netanyahu, spesso soprannominato Bibi, è UN COGLIONE! Lui ha 1000 e
1000: volte, il diritto di deportare tutti i Palestinesi e di
carbonizzare: tutta la LEGA ARABA! ma, lui non ha le palle per tutto
questo! satana gli ha detto: "lascia o raddoppia!" cioè, o ti fai venire
tutti gli ebrei nel deserto egiziano saudita, o tu mi succhi il cazzo!
ok! Benjamin Netanyahu, spesso soprannominato Bibi, lui si è messo a
succhiare il cazzo: a satana rothschild 322 bush NWO! ma, questo è
giusto, se, i farisei talmud bestemmiano contro, la Bibbia, e, dicono
che è vero che Abramo ha immolato Isacco!
Egidio Cavallini · Top Commentator · Verona
ennesima
prova di come agli ebrei non interessi il diritto degli altri popoli.
sono comportamenti come questo che alimentano le reazioni armate ma a
chi controlla i sistemi di informazione è sufficiente definirli
"terroristi" e soprassedere sugli abusi e violenze che hanno dovuto
subire prima di diventare "terroristi".
Lorenzo UniusREI · Teologico dell'Italia Meridionale
https://www.facebook.com/egidio.cavallini
CHE SEI UN COMUNISTA GENDER? 300 martiri cristini innocenti uccisi,
ogni giorno, dalla shariah in tutta la LEGA ARABA? LORO HANNO una una
diversa valutazione politica! IMBECILLI COME TE? SONO LE TESTE DEI
CADAVERI, CHE, GLI ISLAMICI NAZISTI VANNO CERCANDO! TUTTA LA LEGA ARABA
SORGE SU UN SOLO GENOCIDIO!
33 YEARS years ago, the Synagogues of Satan Spa and Mosques of Sharia Allah, decided that I should become the King of Israel (lorenzoJHWH) and an Observatory on the martyrdom of Christians (Unius REI) 33 ANNI fa, Sinagoghe di Satana Spa e Moschee di Sharia Allah, decisero che io avrei dovuto diventare il Re di Israele (lorenzoJHWH) e un Osservatorio sul martirio dei cristiani (Unius REI) uniusrei@protonmail.com fedele250660@gmail.com
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https://www.youtube.com/user/noahNephillim/discussion ☦️burn satana ☦️shariah ☦️Allah ☦️owl ☦️Marduch burn JaBullOn Baal SpA burn in Jesus's name, alleluia! drink your poison made by yourself ☦️ in Jesus's name amen ☦️alleluia ☦️ lorenzojhwh Unius REI kingdom ☦️burn satana ☦️shariah ☦️Allah ☦️owl ☦️Marduch burn JaBullOn Baal SpA burn in Jesus's name, alleluia! drink your poison made by yourself ☦️ in Jesus's name amen ☦️alleluia ☦️ C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni
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