La madre di dj Fabo in lacrime al processo: “Gli dissi vai Fabiano” ... non si può da una eccezione, ottenere una norma generale per tutti: cioè, ottenere eutanasia facile, per i depressi, ecc..! questo ragazzo Fabo, aveva diritto a non subire l'accanimento terapeutico https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/la-madre-di-dj-fabo-in-lacrime-al-processo quindi, è immorale far leva sulla emotività, che è lo stesso sciacallaggio che gli LGBT stanno facendo per ottenere un socialmente distruttivo matrimonio omosessuale
La madre di dj Fabo in lacrime al processo: “Gli dissi vai Fabiano” ... non si può da una eccezione, ottenere una norma generale per tutti: cioè, ottenere eutanasia facile, per i depressi, ecc..! questo ragazzo Fabo, aveva diritto a non subire l'accanimento terapeutico https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/la-madre-di-dj-fabo-in-lacrime-al-processo quindi, è immorale far leva sulla emotività, che è lo stesso sciacallaggio che gli LGBT stanno facendo per ottenere un socialmente distruttivo matrimonio omosessuale
Bin Salman e il nostro popolo degli ebrei ] è assai meglio entusiasmare le persone che terrorizzarle! http://uniusreiorwarw666imf.blogspot.com/2017/12/bin-salman-e-il-nostro-popolo-degli.html
Bin Salman e il nostro popolo degli ebrei ] è assai meglio entusiasmare le persone che terrorizzarle! http://uniusreiorwarw666imf.blogspot.com/2017/12/bin-salman-e-il-nostro-popolo-degli.html
www.ohchr.org/EN/HRBodies/HRC/CoIDPRK/Pages/ReportoftheCommissionofInquiryDPRK.aspx i am of Yitzhak Kaduri his MessiahIn risposta msan.mr( 05.12.2017 | msan.mr, ma tu sei nel Regno Israele, sei in favore di Rothschild Adonia, o tu sei in favore di: UNIUS REI Salomone? #KIM #JONG-Un [ EIH cicciobello VIENI FUORI ] https://it.sputniknews.com/punti_di_vista/201712015352170-usa-nordcorea-scontro-strategia/
www.ohchr.org/EN/HRBodies/HRC/CoIDPRK/Pages/ReportoftheCommissionofInquiryDPRK.aspx i am of Yitzhak Kaduri his MessiahIn risposta msan.mr( 05.12.2017 | msan.mr, ma tu sei nel Regno Israele, sei in favore di Rothschild Adonia, o tu sei in favore di: UNIUS REI Salomone? #KIM #JONG-Un [ EIH cicciobello VIENI FUORI ] https://it.sputniknews.com/punti_di_vista/201712015352170-usa-nordcorea-scontro-strategia/
Regno Israele x Adonia o x Salomone #KIM #JONG-Un [ EIH cicciobello VIENI FUORI ] http://www.ohchr.org/EN/HRBodies/HRC/CoIDPRK/Pages/ReportoftheCommissionofInquiryDPRK.aspx
Regno Israele x Adonia o x Salomone #KIM #JONG-Un [ EIH cicciobello VIENI FUORI ] http://www.ohchr.org/EN/HRBodies/HRC/CoIDPRK/Pages/ReportoftheCommissionofInquiryDPRK.aspx
Bin Salman ] NOI NON CONOSCIAMO LA CONTRADDIZIONE! [ "io e il mio popolo degli ebrei, noi siamo una cosa sola" e tutti i veri servi di Dio, in tutto il mondo anche, insieme a noi, noi siamo tutti una cosa sola, infatti, noi siamo il Regno di Dio! ] il Regno di Dio, diventa una esperienza politica nel Regno di ISRAELE, ecco perché tutti sono chiamati a costruire il Terzo Tempio ebraico, infatti, nel Regno di Dio non ci sono religioni o differenze raziali! Perché non devo aiutare un qualsiasi uomo giusto che si trova in pericolo in qualsiasi parte di questo pianeta? NOI NON CONOSCIAMO LA CONTRADDIZIONE!
Bin Salman ] NOI NON CONOSCIAMO LA CONTRADDIZIONE! [ "io e il mio popolo degli ebrei, noi siamo una cosa sola" e tutti i veri servi di Dio, in tutto il mondo anche, insieme a noi, noi siamo tutti una cosa sola, infatti, noi siamo il Regno di Dio! ] il Regno di Dio, diventa una esperienza politica nel Regno di ISRAELE, ecco perché tutti sono chiamati a costruire il Terzo Tempio ebraico, infatti, nel Regno di Dio non ci sono religioni o differenze raziali! Perché non devo aiutare un qualsiasi uomo giusto che si trova in pericolo in qualsiasi parte di questo pianeta? NOI NON CONOSCIAMO LA CONTRADDIZIONE!
Bin Salman ] [ "io e il mio popolo degli ebrei, noi siamo una cosa sola" e tutti i veri servi di Dio, in tutto il mondo anche, insieme a noi, noi siamo tutti una cosa sola, infatti, noi siamo il Regno di Dio!
Bin Salman ] [ "io e il mio popolo degli ebrei, noi siamo una cosa sola" e tutti i veri servi di Dio, in tutto il mondo anche, insieme a noi, noi siamo tutti una cosa sola, infatti, noi siamo il Regno di Dio!
Shariah Gender Bilderberg: "AN-VEDI-QUESTI IMPUNITI? ma lo sapevano tutti! ] Siria: 'fondi Gb a Jihadisti', scandalo, Sospeso programma di 'aiuti' tramite contractor chiacchierato http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/12/04/siria-fondi-gb-a-jihadisti-scandalo_0b6d3faa-b77e-4caf-8e94-fcb92d6d6fae.html Imbarazzo per il governo britannico costretto a sospendere un programma segreto di 'aiuti' da svariati milioni di sterline destinato a finanziare sulla carta in Siria una forza di polizia disarmata controllata dai ribelli 'moderati' dell'Esercito Siriano Libero, ma finito in realtà a gruppi "estremisti" e "jihadisti". La vicenda è stata denunciata sia dal programma Panorama della Bbc sia dal Times. Fino alla decisione repentina del Foreign Office di bloccare tutto. I finanziamenti, frutto del denaro dei contribuenti, erano stati incanalati dal 2014 tramire una chiacchierata società di contractor, Adam Smith International, che nega ogni accusa. Ma che avrebbe finito per dirottare risorse (nell'ambito di un progetto cosponsorizzato da altri 5 Paesi della coalizione) anche a gruppi di ribelli anti-Assad ultra radicali di Aleppo, Idlib e Daraa. Risorse poi impiegate in attività di repressione della popolazione e di 'giustizia' sommaria sfociata anche nella lapidazione di alcune donne in nome della sharia. Mostra meno Leggi tutto
Shariah Gender Bilderberg: "AN-VEDI-QUESTI IMPUNITI? ma lo sapevano tutti! ] Siria: 'fondi Gb a Jihadisti', scandalo, Sospeso programma di 'aiuti' tramite contractor chiacchierato http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/12/04/siria-fondi-gb-a-jihadisti-scandalo_0b6d3faa-b77e-4caf-8e94-fcb92d6d6fae.html Imbarazzo per il governo britannico costretto a sospendere un programma segreto di 'aiuti' da svariati milioni di sterline destinato a finanziare sulla carta in Siria una forza di polizia disarmata controllata dai ribelli 'moderati' dell'Esercito Siriano Libero, ma finito in realtà a gruppi "estremisti" e "jihadisti". La vicenda è stata denunciata sia dal programma Panorama della Bbc sia dal Times. Fino alla decisione repentina del Foreign Office di bloccare tutto. I finanziamenti, frutto del denaro dei contribuenti, erano stati incanalati dal 2014 tramire una chiacchierata società di contractor, Adam Smith International, che nega ogni accusa. Ma che avrebbe finito per dirottare risorse (nell'ambito di un progetto cosponsorizzato da altri 5 Paesi della coalizione) anche a gruppi di ribelli anti-Assad ultra radicali di Aleppo, Idlib e Daraa. Risorse poi impiegate in attività di repressione della popolazione e di 'giustizia' sommaria sfociata anche nella lapidazione di alcune donne in nome della sharia.
Il governo pakistano dichiara ai cristiani 'che non ci sbarazzeremo delle leggi sulla blasfemia, e stiamo solo facendo in modo che diventino più rigidi e impongano di più' 2017/12/04 Sottomettendosi alle richieste dei musulmani, il governo pakistano ha promesso che non solo manterrà le famigerate leggi sulla blasfemia del Pakistan, ma le renderà ancora più severe in modo che i cristiani non abbiano quasi nessuna possibilità di appellarsi e difficilmente avranno alcuna speranza di fuggire da false affermazioni di "blasfemia" contro l'Islam secondo [...] Pakistani Government Declares To Christians ‘We Will Not Get Rid Of The Blasphemy Laws, And We Are Only Going To Make Them Stricter And Impose More Upon You’ 2017-12-04 Submitting to the demands of Muslims, the Pakistani government has pledged that it will not only keep Pakistan’s infamous blasphemy laws, but they will make them even stricter so that Christians have almost no chance to appeal them and will scarcely have any hope of escaping from false claims of ‘blasphemy’ against Islam according to […]
Il governo pakistano dichiara ai cristiani 'che non ci sbarazzeremo delle leggi sulla blasfemia, e stiamo solo facendo in modo che diventino più rigidi e impongano di più' 2017/12/04 Sottomettendosi alle richieste dei musulmani, il governo pakistano ha promesso che non solo manterrà le famigerate leggi sulla blasfemia del Pakistan, ma le renderà ancora più severe in modo che i cristiani non abbiano quasi nessuna possibilità di appellarsi e difficilmente avranno alcuna speranza di fuggire da false affermazioni di "blasfemia" contro l'Islam secondo [...] Pakistani Government Declares To Christians ‘We Will Not Get Rid Of The Blasphemy Laws, And We Are Only Going To Make Them Stricter And Impose More Upon You’ 2017-12-04 Submitting to the demands of Muslims, the Pakistani government has pledged that it will not only keep Pakistan’s infamous blasphemy laws, but they will make them even stricter so that Christians have almost no chance to appeal them and will scarcely have any hope of escaping from false claims of ‘blasphemy’ against Islam according to […]
[11:23, 19/11/2017] UNIUS REI: Poveri noi e povero popolo italiano
Oggi giorno fa sempre piu notte... Ora avrò bisogno di rifare il certificato APE
Che Ing. Cucco**** mi truffo 250euro.. e. che fidandomi di lui gli ho restituito IL DOCUMENTO PURE.
Ed in Puglia non esiste un registro APE.
[13:34, 20/11/2017] FRANCESCO: Purtroppo l'amico e ingegnere che seguiva le mie pratiche questa estate è venuto a mancare a causa di un incidente avuto con un bastardo che viaggiava anche senza assicurazione altrimenti ti avrei affidato a lui.
[16:27, 20/11/2017] UNIUS REI: Abbiamo pregato per il tuo amico.
Spero sia in carcere chi lo ha ucciso
[16:29, 20/11/2017] FRANCESCO: Purtroppo la legge italiana è lentissima ma 2 bambini piccoli ORA crescono senza un padre
==================================
1 Catalina RIVAS LA PASSIONE COCHABAMBA - BOLIVIA LA PASSIONE Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza e del valore che ha la Sua Redenzione.
Messaggi dettati a Catalina RIVAS 2 COCHABAMBA – BOLIVIA - 1997 3 4 DEDICATO A...
5 • ...
Mio marito, ai miei genitori, ai miei figli e ai miei fratelli: “ Guardate il povero Cristo, divenuto spregevole, e s eguitLo'' .
• ...
Carlos, Neyza e Betty, perfetti strumenti del Sig nore.
• ...
Lili, che mi risvegliò all'amore per la Croce.
• ...
Silvia, mia sorella, nel dolcissimo dolore.
• ...
Inés e Charo, per il loro amore all'evangelizzazi one.
• ...
Centro Maria Regina della Pace, nel meraviglioso e vero cammino verso il Signore, attraverso Maria.
• ...
Marcos, Stanis e Ricardo: guide e luce di questa povera segretaria del Signore.
Catalina IMPRIMATUR 2 Aprile 1998 Monsignor René Fernandez APAZA Arcivescovo di Cochabamba - Bolivia Arcivescovado di Cochabamba Casilia 129 COCHABAMBA - BOLIVIA 6 Tel.
042 .
56562/3 Fax 042 .
50522 • Apostolato della Nuova Alleanza.
• Gruppo internazionale della Pace.
• Centro Maria Regina della Pace.
Abbiamo letto i libri di Catalina.
Siamo certi che il loro unico scopo è quello di condurci tutti sul cammino di una autentica spiritualità, la cui sorge nte è il Vangelo di Cristo.
Mettono ugualmente in evidenza il posto speciale ac cordato alla Santissima Vergine Maria, Modello d'Amore e Discepola di Gesù Cristo, nella quale, no i, che siamo suoi figli, dobbiamo deporre tutta la nostra fiducia e il nostro amore.
Rinnovando il nostro amore e la nostra devozione al la Santa Chiesa Cattolica, ci illuminano sulle azioni che dovrebbero distinguere i Cristiani veram ente impegnati.
Per tutte queste ragioni, io autorizzo la loro stam pa e la loro diffusione, raccomandandoli come testi di “meditazione e di orientamento spirituale”, con lo scopo di ottenere numerosi frutti da parte del Signore, che ci chiama a salvare le Anime, mostrando loro ch e Egli è un Dio Vivo, pieno d'Amore e di Misericordia.
Monsignor René Fernandez APAZA Arcivescovo di Cochabamba 7 GESÙ Figliola mia, lasciati abbracciare dal Mio ardentissimo desiderio che tutte le anime vengano a purificarsi nell'acqua della penitenza...
Si compen etrino in sentimenti di fiducia e non di timore, pe rché Io sono un Dio di Misericordia e sono sempre dispos to a ricevervi nel Mio Cuore.
Così, giorno dopo giorno, andremo unendoci nel nost ro segreto d'amore.
Prima una piccola scintilla, e poi una grande fiamm a...
Solo che l'amore vero, oggi, non è amato!...
Fai am are l'amore! Ma prima, figliola, prega, prega molto per le Anime Consacrate che hanno perso l'entusiasmo e la gioia del servizio.
Prega anche per quei Sacerdoti che realizzano sull' altare il miracolo, peReccellenza, e la cui fede è languida.
Perditi in Me come una goccia d'acqua nell'oceano..
.
Quando ti ho creata, ho baciato la tua fronte, segnandoti con il segno della Mia predilezione...
Va’ in cerca di anime, poiché sono poche quelle che Mi amano; cerca anime ed imprimi, nella loro mente, la visione del dolore nel quale Mi sono cons umato.
Gli uomini, senza saperlo, stanno per ricevere dei grandi doni.
Sono vicino a te, ogni volta che fai ciò che Io ti chiedo: è come se tu Mi togliessi la sete ardente c he sulla Croce Mi seccò anche le labbra.
Sarò presente, ogni volta che invocherete la Mia Pa ssione, con amore.
Ti concederò di vivere unita a Me nel dolore, che h o sperimentato quando nel Getsemani ho conosciuto i peccati di tutti gli uomini.
Sii cosciente di questo, perché sono poche le Creat ure che chiamo a questa specie di Passione, ma nessuna di loro comprende quale predilezione ho pos to in esse, associandole a Me nell'ora più dolorosa della Mia Vita terrena.
GESÙ SI PREPARA Ci sono Anime che riflettono sulla Mia Passione, ma sono molto poche quelle che pensano alla preparazione della Mia Vita pubblica: la Mia solitu dine! I quaranta giorni, che ho trascorso sui fianchi della montagna, sono stati i giorni più angosciosi della Mia Vita, perché li ho passati completamente solo, preparando il Mio Spirito per ciò che sarebbe accaduto: ho sofferto la fame, la sete, LO scoraggi amento ed L’amarezza.
8 Sapevo che, per quel popolo, il Mio Sacrificio sare bbe stato inutile, visto che non Mi hanno riconosciuto.
In quella solitudine, ho percepito ch e, né la Mia nuova Dottrina, né i Sacrifici ed i Mi racoli, avrebbero potuto salvare il Popolo Ebreo, che si sa rebbe trasformato in deicida (uccisore di Gesù Cris to).
Nondimeno, dovevo compiere il Mio Dovere, la Mia Mi ssione Divina.
Dovevo, innanzitutto, lasciare loro la Mia semenza e dopo...
morire.
Quanto è triste tutto questo, considerandolo sul piano umano! Anch'Io sono stato uomo e ho provato dolore ed angoscia.
Quanto Mi sono trovato solo! Ho mortificato il Mio Corpo con il digiuno, il Mio Spirito con la preghiera.
Ho pregato per tutta l'Umanità, che non Mi avrebbe riconosciuto, che Mi avrebbe sacrificato tante volte...
Sono stato tentato come qualsiasi altro mortale, e Satana non ha mai avuto una curiosità tanto grande come quella di sapere chi era l'uomo che stava in t anta solitudine ed abbandono.
Pensate a tutto ciò che ho dovuto patire, per salva re l'uomo, per poter regnare nel suo cuore, per rendergli possibile l'ingresso nel Regno del Padre Mio.
LA CENA PASQUALE Adesso, passiamo al racconto della Mia Passione...
Racconto che darà Gloria al Padre e Santità alle altre Anime Elette...
La notte, prima di essere consegnato, è stata piena di gioia per la Cena Pasquale: inaugurazione del Banchetto Eterno, nel quale l'Essere Umano doveva s edersi per alimentarsi di Me.
Se Io chiedessi ai Cristiani: “Che cosa pensate di questa Cena?”.
Sicuramente...
molti direbbero che è il luogo delle l oro delizie, ma pochi direbbero che è quello della Mia delizia...
Vi sono Anime che non si comunicano per il piacere che sperimentano loro, ma per quello che provo Io.
Sono poche, le altre vengono a Me soltanto per chiedere doni e favori.
Io sostengo tutte le Anime che vengono a Me, perché sono venuto sulla Terra per farle crescere nell'Amore con cui le circondo.
E siccome l'Amore n on aumenta senza pene, poco a poco, Io ritiro da lo ro la dolcezza per lasciare le Anime nella loro aridit à; e questo perché facciano un digiuno dei loro pia ceri, per fare loro comprendere che devono focalizzare la loro attenzione su un altro desiderio: il Mio.
Perché parlano di aridità come se fosse un segnale di diminuzione del Mio amore? Hanno dimenticato che, se Io non do gioia, è perché dovete fare voi prova di aridità e di altri dolori Anime, venite a Me, ma sappiate che sono Io che dis pongo tutto e che vi incito a cercarMi.
Se sapeste quanto apprezzo l'Amore disinteressato, e quale riconoscimento avrà nel Cielo! Quanta gioia proverà l'anima che lo possiede! Anime amate, imparate da Me ad amare, soltanto per fare gioire chi vi ama...
Avrete dolcezze e molto più di ciò che lasciate; pr overete tanta gioia per quanto Io vi ho fatto capac i.
Sono Io che vi ho preparato il Banchetto! Sono Io il nutrimento! Come posso, dunque, farvi sedere alla Mia Mensa e l asciarvi a digiuno? Vi ho promesso che, chi si alimenta di Me, non avrà più fame...
Mi servo delle cose per farvi scoprire il Mio Amore .
Seguite i richiami che vi fanno i Miei Sacerdoti, i quali prendono l'occasione da questa Festa Pasqual e per guidarvi a Me; ma non si fermino all'elemento u mano, altrimenti sarà vanificato l'altro scopo di questa Festa.
Nessuno può dire che la Mia Cena si fa vostro nutri mento soltanto quando sperimentate qualche dolcezza...
Per Me, l'Amore cresce nella misura in cui rinnegate voi stessi.
Molti Sacerdoti sono tali perché Io ho voluto farli Miei Ministri, non perché Mi seguono davvero...
Pregate per loro! Dovete offrire al Padre Mio il dolore che Io ho pro vato quando, nel Tempio, ho scagliato per terra i banchi dei mercanti e ho rimproverato i Ministri di allora, per avere fatto della Casa di Dio una riun ione di usurai.
Quando Mi hanno chiesto con quale autorità facevo q ueste cose, Io ho provato un dolore ancora maggiore nel constatare che la peggiore negazione d ella Mia Missione veniva proprio dai Miei Ministri.
Perciò, pregate per i Sacerdoti che trattano il Mio Corpo con un’attitudine abituale e ordinaria e, quindi, con molto poco amore...
Presto saprete che dovevo dirvi questo, perché vi a mo e perché prometto che, chi pregherà per i Miei Sacerdoti, otterrà la remissione di tutta la pena t emporale da lui dovuta.
Non vi sarà Purgatorio per chi si affligge a causa dei Sacerdoti tiepidi, ma l'immedi ato Paradiso, subito dopo l'ultimo respiro.
E adesso, lasciate che vi stringa di nuovo a Me, pe r ricevere la vita che ho partecipato a tutti voi, con infinita gioia.
Quella notte, con infinito amore, ho lavato i piedi ai Miei Apostoli, perché era il momento culminante della “Presentazione della Mia Chiesa al Mondo” .
Volevo che le Mie Anime sapessero che, anche quando sono cariche di grandissimi peccati, non sono, però, escluse dalla Grazia.
Sono comunque nel Mio C uore, unite alle Anime più fedeli, per ricevere le Grazie di cui hanno bisogno.
Che angoscia ho provato in quel momento, sapendo ch e nel Mio Apostolo Giuda erano rappresentate molte Anime che, riunite ai Miei piedi e lavate tan te volte con il Mio Sangue, dovevano perdersi! In quel momento, ho voluto insegnare ai peccatori c he non devono allontanarsi da Me, perché sono nel peccato; non devono pensare che, oramai, non c' è più rimedio e che non saranno mai più amati, come avveniva prima del peccato.
Povere anime! Non sono questi i sentimenti di un Dio che ha versa to tutto il Suo Sangue per voi.
Venite tutti a Me e non abbiate paura, perché Io vi amo; vi laverò con il Mio Sangue e diventerete bianchi come la neve; annegherò i vostri peccati nell'Acqua della Mia Mis ericordia e nessuno sarà capace di strappare dal Mi o Cuore l'Amore che ho per voi.
Mia amata, Io non ti ho scelto invano; rispondi con generosità alla Mia elezione; sii fedele e ferma nella Fede.
Sii mansueta ed umile, affinché gli alt ri sappiano quanto è grande la Mia Umiltà.
10 GESÙ PREGA NELL'ORTO Nessuno crede davvero che, quella notte, nel Getsem ani, Io ho sudato sangue, e pochi credono che Io ho sofferto molto di più, in quelle ore, che durant e la Crocifissione.
È stata quella notte la più dolorosa, perché Mi è s tato chiaramente manifestato che i peccati di Tutti diventavano Miei e che dovevo rendere conto di ognu no di essi.
Così Io, Innocente, resi conto al Padre, come se fossi davvero colpevole di disonestà.
Io, Puro, ho risposto al Padre come se Mi fossi, Io, macchiato di quelle impurità di ogni genere che v oi, Miei fratelli, avete commesso, disonorando Dio, che vi Creò, affinché foste strumenti della grandezza della Creazione e non per sviare la natura a voi co ncessa, ma peRelevarla, gradualmente, fino a rende rvi capaci di sostenere la visione della Purezza che è in Me, vostro Creatore.
Di conseguenza, sono stato fatto ladro, assassino, adultero, mentitore, sacrilego, blasfemo, calunniatore e ribelle al Padre, che ho sempre amat o.
È dovuto proprio a questo il Mio sudore di sangue: nel contrasto tra il Mio Amore per il Padre e la Su a Volontà.
Però, per Amore di tutti, ho obbedito fino alla fine, Mi sono coperto di macchie, allo scopo di fare la Volontà del Padre Mio e salvarvi dalla perd izione eterna.
Considera quante agonie più che mortali ho sostenut o quella notte e, credimi, nessuno poteva darMi sollievo in tali angosce, perché vedevo benissimo c ome ognuno di voi si era dedicato a renderMi crudel e quella morte, che Mi si dava ad ogni istante, a cau sa delle offese, di cui ho pagato il totale riscatt o.
Voglio che si sappia, nuovamente, in che modo ho am ato gli uomini in quell'ora di abbandono e di tristezza indicibili...
GESÙ ISTITUISCE L'EUCARISTIA 11 Il desiderio che tutte le Anime fossero mondate, qu ando Mi ricevono nel Sacramento dell'Eucaristia, Mi portò a lavare i piedi ai Miei Apostoli.
L'ho fatto anche per rappresentare il Sacramento de lla Penitenza, nel quale possono lavarsi e recuperare il loro perduto candore, le Anime che ha nno avuto la disgrazia di cadere nel peccato.
Lavando loro i piedi, ho voluto insegnare, a quelle Anime, che hanno dei compiti apostolici, ad umiliarsi e a trattare con dolcezza i peccatori e t utte le Anime che sono loro affidate.
Mi sono avvolto in un telo per insegnare loro che, per ottenere dei risultati con le Anime, bisogna cingersi con la propria mortificazione ed abnegazio ne.
Ho voluto che imparassero la mutua Carità e il modo con cui lavare le colpe che si avvertono nel prossimo, dissimulandole o scusandole sempre, senza mai divulgare gli altrui difetti.
L'acqua che ho fatto scorrere sui piedi degli Apostoli, era un riflesso dello zelo che consumava il Mi o Cuore nel desiderio della salvezza degli uomini.
In quel momento, era un infinito Amore che sentivo per gli uomini, e non ho voluto lasciarli orfani...
Per vivere con voi fino alla fine dei Secoli e dimo strarvi il Mio Amore, ho voluto essere il vostro respiro, la vostra vita, il vostro sostegno, il vos tro tutto! Quindi, ho visto tutte le Anime che, nel volgere de i Secoli, dovevano alimentarsi con il Mio Corpo e i l Mio Sangue, e tutti gli Effetti Divini che questo A limento avrebbe prodotto in moltissime Anime...
In molte di esse, questo Sangue Immacolato avrebbe generato purezza e verginità.
In altre, avrebbe acceso la fiamma dell'Amore e que lla del Fervore.
Molti Martiri dell'Amore, in quell'ora, si radunava no davanti ai Miei occhi e nel Mio Cuore! Quante altre Anime, dopo aver commesso molti e grav i peccati, debilitate dalla forza delle passioni, sarebbero venute a Me per rinnovare il loro vigore con il Pane dei forti! Quanto desideravo fare conoscere i sentimenti del Mio Cuore a tutte le Anime! Quanto desidero che conoscano l'Amore che sentivo p er loro quando, nel Cenacolo, ho istituito l'Eucaristia! Nessuno potrebbe penetrare i sentimenti del Mio Cuo re, in quei momenti: sentimenti di amore, gioia, tenerezza...
ma immensa è stata anche l'amarezza ch e pervase il Mio Cuore.
Eri forse un buon ed idoneo terreno per la costruzi one di un magnifico edificio? Si e no...
Si, per i Doni che ti ho fatto sin dalla tua nascita.
No, per l'uso che hai fatto di essi.
Pensi che il tuo terreno sia adeguato alle proporzi oni e alla struttura dell'edificio che Io innalzo? Oh, è una cosa meschina! Tuttavia, i Miei calcoli non falliranno, nonostante tutti gli elementi contrari che ci sono in te, per ché è proprio da Me scegliere chi è inadatto per lo scopo che Mi propongo.
Io non Mi sbaglio mai, perché uso Arte ed Amore.
Costruisco attivamente, senza che tu lo percepisca.
Lo stesso tuo desiderio di sapere che cosa sto face ndo, Mi serve per provarti che nulla puoi e nulla s ai, senza che Io lo voglia...
È tempo di lavorare, non Mi chiedere niente, perché c'è qualcuno che pensa a te.
Voglio raccontare alle Mie Anime l'amarezza e il tRemendo dolore che riempiva il Mio Cuore, quella notte.
Sebbene fosse grande la Mia gioia peResserMi fatto compagno degli uomini, fino alla fine dei Secoli, e Nutrimento Divino delle Anime, e sebbene vedessi quanti Mi avrebbero reso l'omaggio dell'Adorazione, dell'Amore e della Riparazione, no n fu, però, poca la tristezza che Mi causò il contemplare tutte quelle Anime che Mi avrebbero abb andonato nel Tabernacolo e quelle che avrebbero dubitato della Mia Presenza nell'Eucaristia.
In quanti cuori macchiati, sporchi e completamente lacerati dal peccato, avrei dovuto entrare, e quant o la Mia Carne e il Mio Sangue, profanati, sarebbero divenuti motivo di condanna per molte anime! Tu non puoi capire il modo con cui ho contemplato t utti i sacrilegi, gli oltraggi e le tremende abominazioni che sarebbero state commesse contro di Me...
Le moltissime ore che avrei dovuto passare, da solo, nei Tabernacoli.
12 Quante lunghe notti! Quanti uomini avrebbero respin to gli amorosi richiami che avrei loro rivolto! Per amore di queste Anime, Io rimango prigioniero n ell'Eucaristia affinché, nelle vostre pene e nei vostri dolori, possiate consolarvi con il più tener o dei Cuori, con il migliore dei Padri, con l'Amico più fedele.
Ma questo amore, che si consuma per il bene degli uomini, non sarà corrisposto.
Vivo in mezzo ai peccatori peRessere la loro salve zza e la loro vita, il loro medico e la loro medici na; ed essi, in cambio, nonostante la loro natura infer ma, si allontanano da Me, Mi oltraggiano e Mi disprezzano.
Figli miei, poveri peccatori! Non allontanatevi da Me, Io vi aspetto, giorno e notte, nel Tabernacolo.
Non vi getterò in faccia i vostri peccati.
Quel che farò sarà lavarvi nel Sangue delle Mie Piaghe.
Non abbiate paura, venite a Me.
Non sapete quanto vi am o! E voi, Anime amate, perché siete fredde ed indiffeRenti al Mio amore? So che dovete attendere alle necessità delle vostre famiglie, della casa e del Mondo, che vi sollecita incessantemente, ma non trovate un momento per veni re a darMi prova del vostro amore e della vostra gratitudine? Non lasciatevi trascinare da tante preoccupazioni i nutili, riservatevi un momento per visitare il Prigioniero d'Amore.
Se il vostro corpo è malato, non potete forse trova re qualche minuto per cercare il Medico che deve curarvi? Venite da chi può ridarvi le forze e la salute dell 'anima...
Date un'elemosina d'Amore a questo Mendicante Divin o, che vi chiama, vi desidera e vi aspetta.
Queste parole produrranno, nelle Anime, l'effetto d i una grande realtà.
Penetreranno nelle famiglie, nelle scuole, nelle Case Religiose, negli ospedali, nelle prigioni, e molte Anime si arrenderanno al Mio Amore.
I dolori più grandi Mi vengono dalle Anime Sacerdot ali e Religiose.
Nel momento in cui ho istituito l'Eucaristia, ho vi sto tutte le Anime privilegiate che si sarebbero alimentate con il Mio Corpo e il Mio Sangue, e ho v isto gli effetti che si sarebbero in esse prodotti.
Per alcune, il Mio Corpo sarebbe il rimedio per la loro debolezza; per altre, un fuoco che riuscirebbe a consumare le loro miserie, infiammandole d'Amore.
Ah!..
Quelle Anime, tutte riunite davanti a Me, sar anno un immenso giardino, nel quale ogni pianta produce un fiore diverso, ma tutti Mi dilettano con il loro profumo...
Il Mio Corpo sarà il Sole che ridà loro vita.
Mi accosterò ad alcune peRessere consolato, ad alt re per nasconderMi, ed in altre ancora Mi riposerò.
Se sapeste, Anime amatissime, quanto è facile conso lare, nascondere e dare riposo al vero Dio! Questo Dio, che vi ama con Amore infinito, dopo di avervi liberato dalla schiavitù del peccato, ha seminato in voi l'incomparabile Grazia della Vocazi one Religiosa.
Egli vi ha tratto in modo misterioso nel giardino d elle Sue delizie.
Questo Dio, vostro Redentore, si è fatto vostro Spo so.
Egli stesso vi alimenta con il Suo Corpo purissimo e con il Suo Sangue placa la vostra sete.
In Me, troverete il riposo e la felicità.
Oh, figliola! Perché tante Anime, dopo essere state colmate di beni e di carezze, sono divenute causa di tristezza per il Mio Cuore? Non sono, Io, sempre lo stesso? Forse sono cambiato per voi?...
No, Io non cambierò mai e, fino alla fine dei Secoli, vi amerò con predilezione e tenerezza.
So che siete piene di miserie, ma questo non farà a llontanare da voi i Miei sguardi più teneri; Io vi aspetto con ansia, non soltanto per alleviare le vo stre miserie, ma anche per colmarvi con i Miei bene fici.
Se vi chiedo Amore, non negatemelo: è molto facile amare Colui che è l'Amore stesso.
Se vi chiedo qualcosa che costa caro alla vostra na tura, vi do, congiuntamente, anche la Grazie e la forza necessari perché siate il Mio conforto.
FateMi entrare nelle vostre Anime e, se in esse non si troverà niente che sia degno di Me, allora...
diteMi, con umiltà e fiducia: “Signore, vedo bene i frutti che produce questo alb ero, vieni e dimmi che cosa devo fare, affinché, a partire da oggi, spuntino i frutti che Tu desideri”.
13 Se l'anima Mi dice questo con un vero desiderio di provarMi il suo Amore, Io le risponderò: “Anima amata, lascia che sia Io stesso a coltivare il tuo Amore...
“.
Conosci i frutti che otterrai? La vittoria sul tuo carattere riparerà le offese, e spierà le mancanze.
Se non ti turbi nel ricevere una correzione e l’acc etti con gioia, otterrai che le Anime accecate dell'orgoglio si umilino e chiedano perdono.
Ecco ciò che farò nella tua Anima, se Mi lasci oper are liberamente.
Il giardino non fiorirà immediatamente, ma darai una grande consolazione al Mio Cuore...
Tutto ciò Mi è passato davanti, quando ho istituito l'Eucaristia e ho sentito l'urgente desiderio di nutrire le Anime.
Non venivo a dimorare sulla Terra per vivere con degli Esseri perfetti, ma per soste nere i deboli e nutrire i piccoli...
Li avrei fatti cres cere, avrei irrobustito le loro Anime, avrei riposa to nelle loro miserie e i loro buoni desideri Mi avrebbero consol ato.
Però, tra i Miei Eletti, vi sono alcune Anime che s ono per Me occasione di dolore.
Saranno tutte perseveranti?...
È questo il grido di dolore che sfugge dal Mio CuoRe; è questo il gemito che voglio sia udito dalle Anime.
L'Amore eterno sta cercando delle anime che dicano cose nuove sulle verità antiche, che già si conoscono.
L'Amore infinito vuole creare, nel seno dell'Umanit à, un tribunale, non di giustizia, ma di pura Misericordia! Ecco perché si moltiplicano i Messaggi nel Mondo! Chi li comprende, ammira le loro opere, trae profit to da esse, e fa si che anche gli altri ne traggano profitto.
Chi non capisce, continua ad essere schiavo dello S pirito, che muore e condanna.
A questi ultimi, rivolgo la Mia Parola di condanna, perché ritardano l'Opera Divina e si convertono in complici del Maligno.
Quale astuzia opprime le loro piccole menti, quando condannano, insabbiano e reprimono quel che non proviene da misere Creature, ma dal Creatore? Io rivelo la Mia Sapienza a coloro che ho chiamato “piccoli”, e la nascondo, invece, ai superbi...
Anima, lascia che Mi riversi in te...
diventa una val vola del Mio Cuore, perché non manca chi opprime il Mio Amore...
GESÙ FA LA VOLONTÀ DEL PADRE 14 Voglio che della Mia Passione tu consideri, sopratt utto, l'amarezza che Mi ha causato il conoscere i peccati che, annebbiando la mente dell'uomo, lo por tano alle aberrazioni.
Questi peccati vengono, per lo più, accettati come frutto di una inclinazione naturale, alla quale la propria volontà non si può opporre.
Oggi, molti vivono con gravi peccati e, di questi, incolpano gli altri o il destino, senza possibilità di liberarsene.
Questo ho visto nel Getsemani; ho conosciuto, così, il grande male che la Mia Anima avrebbe dovuto assorbire.
Quanti si perdono in questo modo e come ho sofferto per loro! Perciò, con il Mio esempio, ho insegnato agli Apostoli come sopportarsi a vicenda, lavando loro i pied i e facendoMi loro Nutrimento.
Si avvicinava l'ora per la quale il Figlio di Dio s i era fatto uomo e Redentore del Genere Umano: andava a spargere il Suo Sangue e a dare la Sua Vit a per il Mondo.
In quell'ora, volli metterMi in preghiera e consegn arMi alla Volontà del Padre Mio...
Fu allora che la Mia Volontà di uomo vinse la resis tenza naturale verso la grande sofferenza preparata per Me dal Padre nostro, il Quale, vedete, era anco ra più addolorato di Me.
Quindi, tra quelle anime perdute, ho consegnato la Mia stessa Anima, per rip arare ciò che si era corrotto.
La Mia Onnipotenza può tutto, ma ha bisogno di un m inimo, sopra il quale aggiungere dell'altro; e questo minimo lo offro Io stesso, con infinito AmoRe.
La Mia Passione...
quale abisso di amarezza ha rinchi uso in sé! Com'è erroneamente lontano chi crede di conoscerla, pensando soltanto alle terribili sofferenze del Mio Corpo!...
Figlia mia, ti ho riservato altri atti delle traged ie intime che ho vissuto e che voglio condividere c on te, perché sei tra quelle che il Padre Mio Mi diede nel l'Orto.
Anime amate, imparate dal vostro Modello, che l'uni ca cosa necessaria è sottomettersi con umiltà e offrirsi, per compiere la Volontà di Dio, anche se la natura si ribella.
Inoltre, ho voluto insegnare alle Anime che ogni az ione importante deve essere preceduta e vivificata dalla preghiera, perché in essa l'Anima si fortific a per affrontare le cose più difficili; Dio si comu nica a questa Anima, la consiglia e la ispira, anche quand o l'Anima non se ne accorge.
Mi sono allontanato nell'Orto con tre dei Miei Disc epoli, per insegnare loro che le tre potenze dell'Anima devono accompagnarli ed aiutarli nella p reghiera.
Ricordate i Benefici Divini e le Perfezioni di Dio: la Sua Bontà, il Suo Potere, la Sua Misericordia, l'Amore che ha per voi.
Quindi, con la ragione, cercate il modo di poter co rrispondere alle meraviglie che Egli ha fatto per voi...
Lasciate che la vostra volontà si muova a servire D io, di più e meglio, spingendovi a consacrarvi per la salvezza delle Anime, sia con il vostro lavoro apos tolico, sia con la vostra vita umile e nascosta, ne l ritiro e nel silenzio, per mezzo della preghiera.
Prostratevi umilmente, da Creature quali siete, all a presenza del vostro Creatore, e adorate i Suoi Disegni su di voi, quali che siano, sottomettendo l a vostra volontà a quella Divina.
È in questo modo che Io ho offerto Me stesso per re alizzare l'opera della Redenzione del mondo.
Ah, che momento è stato quello, quando ho sentito v enire su di Me tutti i tormenti che dovevo soffrire nelle Mia Passione: le calunnie, gli insulti, i fla gelli, i calci, la corona di spine, la sete e la Cr oce!...
Tutto questo è passato davanti ai Miei Occhi, mentRe un dolore intenso colpiva il Mio Cuore: le offese, le abominazioni ed i peccati, che si sarebbero comm essi durante i Secoli; e non soltanto li ho visti, ma Mi sono sentito rivestito di tutti questi orrori; in q uesto modo, Mi sono presentato davanti al Mio Padre Celeste per implorare Misericordia.
Figliola mia, ho offerto Me stesso come un giglio, per calmare la Sua collera e placare la Sua ira.
È certo che, con tanti crimini e tanti peccati, la Mia natura umana ha sperimentato un'agonia mortale, al punto di sudare sangue.
Sarà possibile che questa angoscia e questo Sangue siano inutili per tante anime?...
15 La Mia Passione è stata l'origine del Mio Amore.
Se non l'avessi voluto, chi avrebbe potuto toccarmi? Io l'ho voluto e, per fare questo, Mi sono servito degli uomini più crudeli.
Prima di soffrire, ho conosciuto in Me stesso ogni sofferenza e ho potuto darne una valutazione completa.
Inoltre, quando ho voluto soffrire, oltre ad averne una piena conoscenza e valutazione, ho sentito umanamente tutte le sofferenze; Io le ho pRese tutte.
Parlando della Mia Passione, non posso entrare in t utti i dettagli.
L'ho fatto altre volte, ma voi, a causa della vostr a natura umana, non riuscite a comprenderlo...
non potete comprendere la smisurata estensione dei dolo ri che ho sofferto.
Si, Io vi illumino, ma rimango entro un limite, al di là del quale non potete andare.
Solo a Mia Madre ho fatto conoscere tutte le Mie co se; ecco perché Ella ha sofferto più di Tutti.
Ma, oggi, il Mondo dovrà conoscere più di quello ch e fino ad ora gli ho concesso, perché il Padre Mio così vuole.
Per questo, nella Mia Chiesa fiorisce un raggio d'A more per tutto l'insieme delle vicissitudini che dall'Orto Mi portarono al Calvario.
Manifesto la Mia Passione agli amati, che furono co n Me nell'Orto, più che a chiunque altro.
Loro possono riferire qualcosa che si adatti alla mente degli attuali viandanti.
E, se possono, debbono far lo.
Per questa ragione, piccola, scrivi tutto ciò che I o ti dico, per te e per molti altri, a conforto del le Anime e per la gloria della Trinità, che vuole siano cono sciute le Mie Sofferenze nel Getsemani.
“L'Anima Mia era triste fino alla morte”.
Mentre la tristezza del male fisico poteva giungere ad essere causa di morte, quella dello Spirito, ch e ho voluto sperimentare, è consistita nell'assenza c ompleta dell'influenza della Divinità e nella prese nza lacerante delle cause della Mia Passione.
Nel Mio Spirito, che agonizzava, erano realmente pResenti tutte le ragioni che Mi spinsero a portare l'Amore sulla Terra.
Prima ragione...
le offese fatte contro la Mia Divini tà, che soffriva come uomo, con la consapevolezza propria di Dio.
Non si può trovare nulla di simile a questo genere di sofferenza, perché l'uomo che pecca comprende, con la Mia Luce, soltanto ciò che gli corrisponde e, molte volte, soltanto in modo imperfetto, ma non può vedere come sia il peccato di fronte a Me.
Ecco perché è chiaro che soltanto Dio può conoscere ciò che veramente è un'offesa fatta a Lui! Indubbiamente, l'Umanità doveva poter offrire alla Divinità la piena conoscenza e il vero dolore del pentimento.
Io posso farlo tutte le volte che vogli o, offrendo la Mia Conoscenza, che ha operato in Me come Uomo, con la umanizzazione dell'offesa fatta a Dio.
Questo è stato il Mio desiderio: che il peccatore p entito, tramite Me, avesse il modo di presentare, a l suo Dio, la conoscenza dell'offesa commessa e che I o, nella Mia Divinità, potessi ricevere dall'uomo anche la piena comprensione di ciò che ha fatto con tro di Me.
Per oggi, basta.
Non sai quanto Mi consoli quando ti affidi a Me, co n abbandono totale...
Non posso parlare alle Anime, tutti i giorni...
Lasci a che, per loro, Io ti dica i Miei segreti!...
Lascia che Io usi i tuoi giorni e le tue notti! Ero triste fino alla morte, perché vedevo, da ogni parte, l'enorme cumulo delle offese commesse; se anche per una sola di esse sperimentavo una morte i ndescrivibile, che cosa avrei potuto provare per l'insieme di tutte le colpe? “L'Anima Mia è triste fino alla morte”...
di una tristezza che Mi produsse l'abbandono di og ni forza, di una tristezza che aveva come centro la Divinità, ve rso la quale - in Me - convergeva la marea delle co lpe e il fetore delle Anime corrotte da ogni genere di vi zio.
Perciò, ero, allo stesso tempo, bersaglio e freccia .
In quanto Dio...
ero bersaglio; in quanto uomo...
ero f reccia, poiché ho assorbito tutto il peccato, al punto di apparire, davanti al Padre Mio, come l'unico offensore.
Non poteva esserci una tristezza maggiore di questa, ed Io ho voluto prenderla tutta, per Amore del Padre e come Misericordia verso tut ti voi.
16 Se gli uomini non pongono attenzione a questo punto, invano meditano sul significato di queste parole, che includono tutto il Mio Essere, in quant o Dio e in quanto Uomo.
Guardatemi, così, in questa gigantesca prigione del lo Spirito! Non merito, forse, amore, visto che ho tanto soffer to e lottato? Non merito che la Creatura conti su di Me, come su se stessa, sapendo che Io Mi do a lei, interamente e senza alcuna riserva? Attingete, Tutti, dalla Mia inesauribile Fonte di b eni, attingete! Io vi offro la Mia tristezza, nell'Orto...
dateMi la vostra tristezza, tutte le vostre tristezze...
voglio fare di esse un mazzo di violette, il cui profumo sia l' indicatore costante verso la Mia Divinità.
“Padre, se è possibile, allontana da Me questo Calice.
Tuttavia, non sia fatta la Mia, ma la Tua Volontà” (Luca 22,42).
Ho detto questo al colmo dell'amarezza, quando il p eso che gravava su di Me si era fatto talmente grave che l'Anima Mia si trovava nella più incredib ile oscurità.
Lo dissi al Padre perché, nell'assumere ogni colpa, Mi presentavo davanti a Lui come l'unico peccatore, contro il quale si scaricava tutta la Sua Divina Gi ustizia.
E sentendoMi, privato della Mia Divinità, soltanto l'Umanità appariva davanti a Me.
Allontana da Me, o Padre, questo amarissimo Calice che Mi presenti e che, venendo in questo Mondo, nonostante tutto, Io ho accettato per Amor Tuo.
Sono arrivato al punto che non Mi riconosco neppure Io.
Oh, Padre, Tu hai fatto del peccato la Mia eredità e questo rende la Mia Presenza davanti a Te, che Mi ami, insopportabile.
L'ingratitudine degli Esseri Umani la conoscevo già, ma come potrò sopportare di vederMi solo? Dio Mio, abbi pietà della grande solitudine nella q uale Mi trovo! Perché anche Tu vuoi lasciarMi in un tale abbandono ? Quale aiuto potrò trovare in una tale desolazione? Perché anche Tu Mi colpisci così? E se Tu Mi privi di Te stesso, Io sento che sprofon derò in un abisso tale che non riuscirò più a riconoscere la Tua mano, in una situazione tanto tr agica.
Il sangue che esce da tutto il Mio Corpo Ti dà test imonianza del Mio annichilimento sotto la Tua potente Mano...
Così...
ho pianto, così...
sono caduto.
Ma dopo ho proseguito: Padre Santo, è giusto che Tu faccia di Me tutto ciò che vuoi.
La Mia vita non è Mia, appar tiene interamente a Te.
Voglio che non si faccia la Mia Volontà, ma la Tua.
Ho accettato una morte di Croce ...
accetto anche la morte apparente della Mia Divinità.
È giusto.
Devo darTi tutto questo e, prima di tutto, devo off rirTi l'olocausto della Divinità, che certamente Mi unisce a Te.
Si, Padre, con il Sangue che vedi, confermo la Mia donazione...
con il Sangue confermo la Mia accettazione: si faccia la Tua Volontà, non la Mia...
GESÙ VA IN CERCA DEI SUOI DISCEPOLI, CHE SONO ADDORMENTATI GESÙ VIENE CONSEGNATO DA GIUDA Dopo essere stato confortato dall'Inviato del Padre Mio, vidi che Giuda si avvicinava a Me, seguito da tutti quelli che avrebbero dovuto catturarMi.
Portavano delle corde, pietre, bastoni...
Mi sono fatto avanti e ho detto loro: “Chi cercate?”.
Mentre Giuda, con la mano sulla Mia spalla, Mi ha baciato...
Quante Anime Mi hanno venduto e Mi venderanno per i l vile prezzo di un godimento, di un piacere momentaneo e passeggero...
Povere Anime, che cercano Gesù, come i soldati.
Anime che amo: voi che venite a Me, che Mi ricevete nel vostro cuore, che Mi dite molte volte di amarMi...
non starete per consegnarMi, dopo averMi ri cevuto? Nei luoghi che frequentate, vi sono delle pietre ch e Mi feriscono...
vi sono conversazioni che Mi offendono e voi, che oggi Mi avete ricevuto, perdet e lì il prezioso candore della Grazia.
Perché Mi consegnano in questo modo, Anime che Mi c onoscono e che, in più di un'occasione, si gloriano di essere pie e di esercitare la Carità? Cose queste che, a dire il vero, potrebbero fare lo ro acquisire più grandi meriti...
Che cosa sono per voi, se non un velo che copre il vostro crimine di accumulare beni sulla Terra? Pregate e vegliate! Lottate senza riposo e non lasc iate che le vostre cattive inclinazioni e i vostri difetti diventino abitudini...
Guardate che l'erba va tagliata tutti gli anni e, m agari, anche durante le quattro stagioni.
La terra deve essere lavorata e tenuta pulita, biso gna migliorarla e avere cura di strappare le male e rbe che vi spuntano.
Anche l'Anima deve essere curata con molto impegno e bisogna raddrizzare le tendenze contorte.
Non pensate che l'Anima, che Mi ha venduto e che si è consegnata al peccato grave, abbia cominciato commettendo una colpa grave.
Generalmente, le grandi cadute cominciano con cose da poco: un capriccio, una debolezza, un illecito consenso, un piacere non proibito, ma poco convenie nte...
In questo modo, l’Anima si va accecando, la Grazia diminuisce, la passione si irrobustisce e, alla fin e, vince.
Capite questo: se è triste ricevere un'offesa o un' ingratitudine da qualche Anima, lo è molto di più quando viene da una delle Mie Anime Elette e maggio rmente amate, però, altre Anime possono riparare e consolarMi.
Anime che ho scelto per fare di voi il luogo del Mi o riposo, il giardino delle Mie delizie.
Attendo da voi una maggiore tenerezza, una delicate zza molto più grande, molto più Amore.
Da voi aspetto che siate il balsamo che cicatrizza le Mie ferite, che ripulisce il Mio Volto imbruttit o e sporco...
Che Mi aiutiate a dare luce a tante Anime c ieche, che si trovano nell'oscurità della notte e M i catturano e Mi legano per darMi la morte.
Non lasciateMi solo...
Svegliatevi e venite, perché i Miei nemici stanno g ià arrivando! Quando si sono avvicinati i soldati, ho detto loro: “Io Sono!”.
Queste stesse parole ripeto, ora, all'Anima che è p rossima a cedere alla tentazione: “Io sono!” ...
Sei ancora in tempo e, se vuoi, ti perdonerò; invece di essere tu a legarMi con le corde del peccato, sono Io che ti legherò con nodi d'Amore.
Vieni, sono Io Colui che ti ama e che ha tanta comp assione della tua debolezza, Colui che ti sta aspettando con ansia per riceverti nelle Sue bracci a.
21 L'episodio della Mia cattura, se esaminato bene, ha molta importanza.
Se Pietro non avesse inferto quel colpo a Malco, Io non avrei avuto l'occasione di richiamare la vostr a attenzione sul metodo che desidero voi seguiate nel combattere per Me.
Mi sono servito, allora, di un “proverbio” per ammonire Pietro e ho restituito a Malco il suo orecchio, perché la violenza non Mi piace: Io sono il Signore della libertà.
Notate, però, che, oltre a fare questo, ho espresso a Pietro il fermo desiderio che si compisse la Mia Passione e lo feci riflettere sul fatto che, se ave sse voluto, il Padre avrebbe potuto farMi difendere dai Miei Angeli.
Vedi quante cose in un solo episodio? Ma, la principale si trova proprio nella lezione ch e ho dovuto dare a tutti voi, nel combattere i vost ri nemici.
Chi vuole assomigliare a Me, faccia così: si lasci condurre dove vogliono quelli che lo circondano, perché avrà la forza nei momenti che non sono quell i cercati dal Mondo (gli uomini), dall'esperienza umana e con l'astuzia dell'amor proprio.
No, chi è simile a Me troverà e riceverà delle forz e sconosciute, ma vigorose, per dominare i suoi dominatori, rimanendo nel luogo nel quale è posto.
Il Mio vero Discepolo fa le cose più inverosimili, senza bloccare minimamente il Mio Disegno su di lui.
Il Mondo si compiace nelle cose singolari, in quell e eccellenti e nel dimostrare la propria superiorit à.
Questo è lo spirito che Io ho combattuto e vinto.
Ecco perché vi ho detto di farvi animo, poiché, avendolo Io già vinto, questo Mondo non può ormai farvi nulla che possa interrompere la vostra unione con Me, ma non dovete essere voi ad unirvi ad esso, perché dovrete soffrirne le conseguenze, con l'aggr avante che, poiché Io stesso Mi sono opposto alla s ua vittoria con le armi del mondo, allora, molte volte, avrete come avversari il Mondo e Me: il Mondo...
a causa del vostro amor proprio e Me...
per il puro amo re, per amore del vostro vero bene.
Perciò, dico no ai colpi di Pietro sulle orecchie d ei suoi nemici, ma vi sia piena accettazione del Ca lice che Io vi offro, nel quale dovete vedere la Mia Vol ontà, come Io ho visto quella del Padre Mio, quando ho detto all'amato Pietro: “Non vuoi che Io beva il Calice che Mi dà il Padre Mio?”.
Meditate sempre sulla Mia Passione, ma penetrate nell'intimo del Mio Spirito e conservate le impressioni che sono salutari e che vi incitano ad imitarMi.
Naturalmente, sono Io che opero in voi queste cose, ma voi dovete metterci il vostro impegno e poi otterrete ciò di cui vi parlo.
Ah, se l'uomo comprendesse questo tratto della Mia Passione! Quanto sarebbe più facile non resistere e rivivere la Mia Vita! Fatevi animo, figlioli Miei, è tutta questione d'Am ore, non di altro; d'Amore e della Mia Opera, che voglio portare a termine in voi, e di amarMi sempre di più.
Smettete di ragionare in modo umano; aprite la ment e al Mio “mondo”, a quello che Io condivido con voi.
Questo è importante! Voi siete Miei per tre motivi: • perché vi ho creati dal nulla, • perché vi ho redenti e • perché riceverete una parte della Mia Corona di Glo ria.
Ecco perché dovete pensare che Io Mi prendo cura di voi, per questi tre motivi: e mai potrei disinteressarMi di ciò che Io ho Creato, di ciò che Io ho Riscattato e che deve essere la Mia Gloria.
Tu sei sospinta su questa via e dovrai percorrerla tutta e, come avvenne per Me, non solo servirà a te, ma anche a molti dei tuoi fratelli, che devono rice vere da Me, per mezzo tuo, la Grazia e la Vita.
Vai avanti, perché Io Mi compiaccio di questo...
impa ra, perché l'Amore vuole possederti completamente.
Io ti do la Mia Benedizione, piena di promesse.
Te la do con il potere del quale godo come uomo: potere che è vostro...
gioia che premierò con il preMio che confermerà il Mio Infinito Amore per voi.
22 La Mia ora è giunta: l'ora nella quale devo consuma re il Sacrificio, l'ora in cui Mi sono consegnato a i soldati, con la docilità di un agnello.
GESÙ VIENE PORTATO DAVANTI A CAIFA Mi portarono davanti a Caifa, dove Mi ricevettero c on beffe ed insulti.
Uno dei suoi soldati Mi diede uno schiaffo.
Era il primo che ricevevo e in esso ho visto il pri mo peccato mortale di molte Anime che, dopo essere vissute in Grazia, avrebbero commesso questo primo peccato...
Quanti altri, dietro a questo primo peccato, serven do così da esempio, perché anche altre anime li commettano! I Miei Apostoli Mi abbandonarono e Pietro si nascos e dietro uno steccato, tra la servitù, spiando, mosso dalla curiosità.
Con Me c'erano soltanto degli uomini che cercavano di accumulare dei crimini contro di Me: colpe che avrebbero potuto incitare maggiormente la rabbia di Giudici così iniqui.
Lì, ho visto i volti di tutti i Demoni, di tutti gl i Angeli cattivi.
Mi hanno accusato di perturbare l'ordine, di essere un istigatore ed un falso Profeta, di essere blasfemo e di profanare il “giorno del sabato” ; ed i soldati, sovraeccitati dalle calunnie, lanci avano grida e minacce.
Allora, il Mio silenzio invocò, scuotendo tutto il Mio Corpo: “Dove siete, voi, Apostoli e Discepoli, che siete s tati testimoni della Mia Vita, della Mia Dottrina e dei Miei Miracoli? Di tutti quelli, dai quali aspettavo qualche prova d'amore, non è rimasto nessuno per difenderMi.
Sono solo e circondato da soldati che, come dei lup i, vogliono divorarMi.
Contempla come Mi hanno maltrattato: • uno scarica sul Mio volto uno schiaffo; • un altro Mi getta la sua immonda saliva; • un altro Mi storce la faccia per farsi beffe di Me; • un altro Mi tira la barba; • un altro torce con le sue mani le Mie braccia; 23 • un altro Mi colpisce i genitali con le ginocchia e, quando cado, due di loro Mi sollevano, tirandomi per i capelli...
PIETRO RINNEGA GESÙ Mentre il Mio Cuore si abbandona alla sofferenza di tutti questi supplizi, Pietro, che avevo istituito come “Responsabile e Capo della Chiesa” e che, poche ore prima, Mi aveva promesso di segui rMi fino alla morte, ad una semplice domanda che gli viene rivolt a e che avrebbe potuto essergli utile per dare la s ua testimonianza su di Me, Mi rinnega e, poiché il ter rore si impossessava sempre più di lui, davanti all a reiterazione (ripetizione) della domanda, giura di non averMi mai conosciuto e di non essere mai stato Mio Discepolo.
Interrogato per la terza volta, risponde con delle orribili imprecazioni.
Figlioli, quando il Mondo protesta contro di Me e m ette contro di Me le Mie Anime Elette, Io Mi vedo abbandonato e rinnegato: sapete voi, allora, quanto è grande l'amarezza del Mio Cuore? Dirò loro, come ho detto a Pietro: “Anima da Me tanto amata, non ti ricordi più delle prove d'Amore che ti ho dato? Hai dimenticato tutte quelle volte che hai promesso di esserMi fedele e d i difenderMi? Non confidare in te, perché sei perduta...
ma, se ric orri a Me con umiltà e salda fiducia, non temere niente...
sei ben sostenuta”.
Anime, che vivete circondate da tanti pericoli, non mettetevi nelle occasioni di peccato per vana curiosi...
fate attenzione, cadrete come Pietro.
E voi, Anime, che lavorate nella Mia “vigna”, se vi sentite mosse dalla curiosità o da qualche umana soddisfazione, a voi, dico di fuggire...
ma, se lavor ate per obbedienza e spinte dallo zelo per le Anime e per la Mia Gloria, allora, non temete: Io vi difend erò e sarete vittoriose.
Mia amata, Io ti educo, poco a poco, e con molta pa zienza.
Mi consolo, pensando di avere un’alunna desiderosa di potere imparare.
Dimentico, così, le tue negligenze ed errori.
Non spaventarti, se cerco nella Creazione i nomi pi ù belli con i quali chiamarti.
Perché li sopprimi? L'amore non ha limiti.
24 GESÙ VIENE PORTATO IN PRIGIONE Continuiamo con il doloroso racconto, che dovrai fa re giungere al maggior numero di persone possibile.
Io vi illuminerò sul modo migliore per f arlo.
Quando i soldati Mi conducevano prigioniero, in uno dei cortili si trovava Pietro, seminascosto tra la folla.
I nostri sguardi si incrociarono: aveva gli occhi f uori dalle orbite, fu solo per una frazione di seco ndo e, senza dubbio, gli dissi molte cose!...
Lo vidi piangere amaramente per il suo peccato e, c on il cuore, gli dissi: “Il nemico ha cercato di possederti, ma Io non ti a bbandono.
So che il tuo cuore non Mi ha rinnegato.
Tieniti pronto per il combattimento del nuovo giorno, per l a rinnovata lotta contro l'oscurantismo spirituale, e preparati a portare la Buona Novella.
Addio, Pietro”.
Quante volte guardo l'Anima che ha peccato, ma essa, Mi guarda? Non sempre i nostri sguardi si incontrano.
Quante volte guardo l'Anima ed essa non Mi guarda, non Mi vede, è cieca...
la chiamo per nome e non Mi risponde.
Le mando un dolore, una sofferenza, af finché esca dal suo sogno, ma non vuole svegliarsi.
Miei amati, se non rivolgete i vostri sguardi al Ci elo, vivrete come degli Esseri privi di ragione...
Sollevate il capo e contemplate la Patria che vi as petta.
Cercate il vostro Dio e sempre Lo troverete con gli occhi fissi su di voi e, nel Suo sguardo, troveret e la pace e la vita.
ContemplateMi nella “prigione” dove passo gran parte della notte.
I soldati venivano ad insultarMi, con le parole e c on i fatti, spintonandoMi, dandoMi dei colpi, burlandosi della Mia condizione di uomo.
Soltanto quando l'alba fu vicina, stancatisi di Me, Mi lasciarono solo, legato, in una stanza buia, umida e sporchissima, piena di topi.
Ero legato in modo tale che dovevo rimanere in pied i o seduto su una pietra appuntita, perché è tutto ciò che Mi diedero come sedile.
Il Mio corpo dolorante fu presto colto dai brividi, a causa del freddo.
Ricordai le moltissime volte che la Madre Mia aveva coperto il Mio Corpo, riparandoLo quando avevo freddo...
e piansi.
Confrontiamo, ora, la prigione con il Tabernacolo e, soprattutto, con i cuori degli uomini.
• Nella prigione, ho trascorso una notte...
ma quante n otti trascorro nel Tabernacolo? • Nella prigione, sono stato oltraggiato dai soldati, che erano miei nemici...
ma, nel Tabernacolo, vengo maltrattato ed insultato dalle Anime che Mi c hiamano Padre.
• Nella prigione, ho sofferto il freddo, il sonno, la fame, la vergogna, la tristezza, il dolore, la solitudine e l'abbandono.
Vedevo, nello scorrere de i Secoli, che in molti Tabernacoli, Mi sarebbe mancata la protezione dell'Amore.
Quanti cuori geli di sarebbero stati per Me come la pietra della prigione! • Quante volte avrei avuto sete d'Amore e di Anime! • Quanti giorni resto in attesa che la tale Anima ven ga a visitarMi, a riceverMi nel suo cuore.
Ho trascorso la notte, da solo, e pensavo a quell'Anim a, per calmare la Mia sete! • Quante volte ho fame delle Mie Anime, della loro fe deltà e della loro generosità! Sapranno calmare queste ansie? Sapranno dirMi, quando dovranno sopportare qualche sofferenza: questo servirà per dare sollievo alla Tua tristezza, per tenerti compagnia nella Tua solitudine? Oh, se almeno, unite a Me, sopportaste tutto in pac e e ne foste fortificati...
perché avete consolato il Mio Cuore...
25 • Nella prigione, ho provato vergogna quando sentivo le orribili parole che si proferivano contro d i Me.
E questa vergogna è aumentata quando ho visto che, più tardi, queste stesse parole sarebbero state ripetute da Anime da Me amate.
Quando quelle mani, sporche e ripugnanti, Mi carica vano di colpi e di schiaffi, ho visto tutte le volte che sarei stato colpito e schiaffeggiato da t ante Anime che, senza purificarsi dei loro peccati, senza ripulire la loro casa con una buona Confessio ne, Mi avrebbero ricevuto nei loro cuori.
Questi peccati abituali, Mi avrebbero ripetutamente riempito di percosse.
Quando Mi tiravano su, a forza di spinte, essendo s enza forze e a causa delle catene che Mi legavano, cadevo in terra.
Ho visto allora, come tante Anime, legandoMi con le catene dell'ingratitudine, Mi avrebbero fatto cadere sulla pietra, rinnovando la Mia vergogna e p rolungando la Mia solitudine.
Anime elette, contemplate il vostro Sposo, nell a prigione.
ContemplateMi, in quella notte di grande dolore e considerate che questo dolore si prolunga nella solitudine di tanti Tabernacoli, nella freddezza di tanti cuori.
Se volete darMi una prova del vostro Amore, apriteM i il vostro cuore, per poter fare di esso la Mia prigione.
LegateMi con le catene del vostro Amore.
CopriteMi con le vostre delicatezze...
NutriteMi con la vostra generosità...
DissetateMi con il vostro fervore...
Consolate la Mia tristezza e l'abbandono con la vos tra fedele compagnia...
Fate sparire la Mia vergogna con la vostra purezza e la vostra rettitudine...
Se volete che Io riposi in voi, evitate il tumulto delle passioni e, nel silenzio della vostra Anima, dormirò tranquillo.
Di tanto in tanto, udrete la Mia Voce che vi dice, soavemente: “Sposa Mia, che adesso sei il Mio riposo, Io sarò t uo per l'Eternità; a te, che con tanta premura Mi o ffri la prigione del tuo cuore, Io prometto che la Mia rico mpensa sarà illimitata e non ti peseranno i sacrifi ci che avrai fatto per Me, durante la tua vita”.
26 GESÙ VIENE PORTATO DAVANTI AD ERODE Pilato ordinò che Mi conducessero alla presenza di Erode...
Era un pover'uomo, corrotto, che cercava soltanto i l piacere, lasciandosi trascinare dalle sue passion i disordinate.
Si rallegrò nel vederMi comparire davanti al suo Tr ibunale, perché sperava di divertirsi con le Mie parole e i Miei miracoli.
Considerate, figli Miei, quanta ripulsione ho prova to alla presenza del più ripugnante degli uomini, l e cui parole, domande, gesti e movimenti affettati, M i coprivano di umiliazioni.
Anime, pure e virginali, venite a circondare e a di fendere il vostro Sposo! Erode spera che Io risponda alle sue domande sarcas tiche, ma Io non apro bocca: alla sua presenza mantengo il più assoluto silenzio.
Non rispondergli era la maggiore prova che potessi dargli della Mia Dignità.
Le sue parole oscene non meritavano di incrociarsi con le Mie, purissime.
Nel contempo, il Mio Cuore era intimamente unito al Padre Mio Celeste.
Mi consumavo nel desiderio di dare sino all'ultima goccia del Mio Sangue per le Anime.
Pensando a tutti gli uomini che, conquistati dal Mi o esempio e dalla Mia generosità Mi avrebbero seguito, Mi infiammavo d'Amore e, non solo gioivo d urante quel terribile interrogatorio, ma desideravo correre al supplizio della Croce.
27 GESÙ È PORTATO DAVANTI A PILATO Ho lasciato che Mi trattassero come un matto e che Mi coprissero con una veste bianca, in segno di scherno e derisione.
Quindi, tra grida furiose, Mi portarono di nuovo al la presenza di Pilato.
Guarda come quest'uomo, smarrito e pieno di confusi one, non sa che cosa fare di Me e, per calmare il furore della turba, ordina che Mi si faccia frustaRe...
In Pilato, vidi rappresentate le Anime che mancano di coraggio e di generosità, per rompere energicamente con le esigenze del Mondo e della nat ura.
Invece di tagliare alla radice quanto la coscienza dice loro non essere del Mondo e della natura, in quanto la coscienza dice loro di non essere di uno Spirito buono, cedono ad un capriccio, si svagano c on piccole soddisfazioni, convengono, in parte, a ciò che la passione esige e, per mettere a tacere i rim orsi, dicono a sé stessi: “Mi sono già privato di questo e di quest'altro, pu ò bastare così”.
Io, a quest’Anima, dirò soltanto: “Tu Mi fai flagellare come Pilato! Hai già fatto un passo, domani ne farai un altro.
Pensi di soddisfare in questo modo la tua passione? No! Presto vorrai di più e ancora di più.
Poiché non hai avuto il coraggio di lottare contro la tua propria natura in queste piccolezze, avrai a ncora molto meno coraggio più tardi, quando le occasioni saranno maggiori”.
Con uno spintone, Mi fanno sedere sopra delle pietRe taglienti, piango in silenzio per il dolore e, lo ro, in modo grottesco, si burlano delle Mie lacrime.
Infine, Mi lacerano le tempie, premendo con forza l a corona di rami spinosi intrecciati.
Considerate come, con quella corona, ho voluto espiare i peccati di superbia di tante Anime, che si lasciano soggiogare dalle false opinioni del Mondo e che desiderano essere stimate in modo eccessivo.
Ma, soprattutto, ho permesso che Mi incoronassero d i spine e che, per questo, la Mia testa soffrisse crudelmente, per potere, con questa volontaria Umil tà, riparare le ripugnanze e le orgogliose pretese di tante Anime, che non vogliono seguire la via tracci ata dalla Mia Provvidenza, giudicandola indegna dei loro meriti e della loro condizione.
Nessun cammino è umiliante...
quando viene tracciato dalla Volontà di Dio...
Invano, cercherete di ingannare voi stessi, pensand o di seguire la Volontà di Dio, e nella piena sottomissione di quanto vi chiede.
Nel mondo, vi sono delle persone che, quando giunge il momento della decisione - ovvero di intraprendere un nuovo genere di vita - riflettono ed esaminano i desideri del loro cuore.
Talvolta trovano, in questo o in quella persona con cui prog ettano di unirsi, solide fondamenta per una vita pia e cristiana.
Forse vedranno che adempiono i loro doveri familiar i in modo da poter soddisfare il loro desiderio di felicità, ma la vanità e l'orgoglio oscurano il lor o Spirito, e così si lasciano trascinare dall'assil lante desiderio di figurare, di essere notati.
Ed ecco che si danno da fare per cercare qualcuno c he, essendo più nobile, più ricco, soddisfi la loro ambizione.
Ah, come stupidamente si accecano! No, dirò loro: non troverete la vera felicità in qu esto Mondo, e fosse vero che la possiate trovare nell'altro! Badate bene, che vi mettete in un grande pericolo! Parlerò anche alle Anime che ho chiamato nella via della perfezione.
Quante illusioni vi sono in quelle che dicono di es sere disposte a fare la Mia Volontà e che, invece, conficcano nel Mio Capo le spine della Mia corona.
Vi sono, in riferimento specifico a ciascuno, delle Anime che voglio per Me.
Conoscendole ed amandole, desidero collocarle lì, d ove vivo, nella Mia Sapienza infinita, dove troveranno tutto ciò che è necessario per raggiunge re la Santità: sarà lì che Io Mi farò conoscere da loro, e sarà lì che Mi daranno più consolazione, più Amore e più Anime.
Ma quante delusioni! Quante Anime si accecano a causa dell'orgoglio e de lla superbia o per una meschina ambizione.
Piena la testa di vani ed inutili pensieri, si rifi utano di seguire il cammino che il Mio Amore tracci a per loro.
Anime che Io ho scelto, credete forse di compiere l a Mia Volontà, facendo resistenza alla voce della Grazia, che vi chiama e che vi guida per quel senti ero che il vostro orgoglio respinge? Figlia Mia, amore dei Miei dolori, consolaMi...
costr uisci, nel tuo piccolo cuore, un trono per il tuo Re e Salvatore e incoronaMi di baci.
Coronato di spine e coperto con un manto di porpora, i soldati Mi presentano di nuovo a Pilato.
Non trovando in Me un delitto per il quale castigar Mi, Pilato Mi fece varie domande, chiedendoMi perché non lo contestavo, sapendo che lui aveva ogn i Potere su di Me.
Rompendo, allora, il Mio silenzio, gli dissi: “ Non avresti questo Potere se non ti venisse dato da ll'Alto, ma è necessario che si compiano le Scrittu re”.
E, abbandonandoMi al Padre Mio Celeste, tacqui di n uovo...
BARABBA VIENE LIBERATO Pilato, turbato dall'avvertimento di sua moglie, co nteso tra i rimorsi della sua coscienza e la paura della rivolta del popolo, cercava un mezzo per libe rarMi.
Perciò, Mi espose alla vista del popolaccio, nel pi etoso stato nel quale Io Mi trovavo, proponendo lor o di darMi la libertà e di condannare, al Mio posto, Barabba, che era un ladro e un criminale famoso.
Il popolo rispose, unanime: “Che muoia, sia invece liberato Barabba!” (Luca 23, 18) .
Anime che Mi amate, vedete come Mi hanno paragonato ad un criminale! Vedete come Mi hanno fatto scendere ancora più in b asso del più perverso degli uomini! Sentite che grida furiose lanciano contro di Me! Guardate, con quanta rabbia, chiedono la Mia morte! Dovevo, forse, rifiutarMi di sottostare a tanti pen osi affronti? No! Al contrario, li abbracciai e, per Amore delle Anim e, per mostrarvi che questo Amore, non soltanto Mi ha condotto alla morte, ma ad una morte ignominiosa ...
Non crediate, tuttavia, che la Mia natura umana non avvertisse ripugnanza o dolore! Al contrario, volli sentire ogni genere di ripugnan za ed essere soggetto alla vostra stessa condizione ...
darvi, così, un esempio, per fortificarvi in ogni c ircostanza della vita e per potervi insegnare a vin cere le ripugnanze alle quali siete esposti, quando si trat ta di compiere la Volontà Divina.
Torniamo alle Anime, alle quali parlavo ieri...
Alle Anime chiamate allo stato di perfezione, che r agionano sulla Grazia e retrocedono davanti alla umiltà del cammino che indico loro, per timore dei giudizi del Mondo o facendo valere le proprie capacità.
Si persuadano che saranno, in un altro mo do, più utili, per il Mio servizio e per la Mia Glo ria.
Risponderò, ora, a quelle Anime...
Dimmi: “Ho rifiutato, Io...
ho forse esitato quando Mi sono visto nascere, in una stalla, da stagione genitori poveri ed umili, lontano dalla Mia casa e dalla Mia Patria, nella più cruda dell'anno...
di notte? “.
In seguito, ho vissuto trenta anni nel lavoro oscuro e faticoso di falegname.
Ho passato umiliazioni e scherni da parte di chi ve niva a chiedere lavoro a Mio Padre Giuseppe.
Non ho disdegnato di aiutare Mia Madre nei lavori p iù umili della casa.
Tuttavia, non avevo forse più talenti di quanto non fossero necessari per quel rozzo lavoro di carpentiere? Io, che all'età di 12 anni già istruivo i Dottori n el Tempio...
ma tutto era Volontà del Padre Mio Celeste, e così Io Lo glorificavo.
Quando ho lasciato Nazaret e ho iniziato la Mia Vit a pubblica, avrei potuto farMi conoscere come Messia e Figlio di Dio, e gli uomini avrebbero asco ltato i Miei Insegnamenti, con venerazione.
Non lo feci, poiché il Mio unico desiderio era di c ompiere la Volontà del Padre Mio...
E quando giunse l'ora della Mia Passione, attravers o la crudeltà degli uni e gli affronti degli altri, attraverso l'abbandono dei Miei e l'ingratitudine d ella folla, attraverso l'indicibile martirio del Mi o Corpo e le avversioni della Mia Anima, vedete con q uale grande Amore, ancora, scoprivo e abbracciavo l a Volontà del Padre Mio Celeste.
Così, quando l'Anima, sormontando difficoltà e ripu gnanze, si sottomette generosamente alla Volontà di Dio, giunge un momento in cui, unita intimamente a Lui, gioisce delle più ineffabili dolcezze.
Questo che ho detto alle Anime, che provano ripugna nza per la vita umile e oscura, lo ripeto per quelle che, invece, sono chiamate a lavorare in con tinuo contatto con il Mondo, mentre si sentono più attirate dalla completa solitudine e dai lavori più umili e nascosti.
32 Anime scelte, la vostra felicità e la vostra perfez ione non consistono nel seguire i vostri piaceri e le vostre naturali inclinazioni, nel venire riconosciu te o no dalle Creature, nell'usare o nascondere il talento che possedete, ma nell'unirvi e conformarvi per Amo re e con una totale sottomissione alla Volontà di Dio, alla quale vi chiama per la Sua Gloria e per l a vostra santificazione.
Basta per oggi, figliola, ama e abbraccia con gioia la Mia Volontà...
già sai che è, in tutto, progettat a dall'Amore.
Medita per un momento sull'indicibile martirio del Mio Cuore, quando Mi sono visto posposto a Barabba.
• Come Mi sono ritornate, allora, alla mente le teneRezze di Mia Madre, quando Mi stringeva al Suo Cuore!...
• Come avevo presente le premure e le fatiche che il Mio Padre adottivo patì, per mostrarMi il Suo Amore!...
• Come Mi ritornavano alla mente i benefici che così prontamente avevo riversato su quel Popolo ingrato, ridando la vista ai ciechi, restituendo la salute agli infermi, l'uso delle proprie membra a chi l'aveva perduto, sfamato le turbe e risuscitato i morti.
E ora, verme ridotto allo stato più spregevole! Sono il più odiato degli uomini e vengo condannato a morte, come un infame ladrone.
GESÙ PERDONA ANCHE IL PIÙ GRANDE PECCATORE Pilato ha pronunciato la “Sentenza”.
Figlioli Miei, considerate attentamente quanto il Mio Cuore ha sofferto...
Dopo esserMi offerto nell'Orto degli Ulivi, Giuda s e ne andò errante e fuggitivo, senza riuscire a far tacere la sua coscienza, che lo accusava del più or ribile sacrilegio.
Quando giunse ai suoi orecchi la “Sentenza di Morte” pronunciata contro di Me, si lasciò andare alla più terribile disperazione e si impiccò.
Chi potrà comprendere l'intenso dolore del Mio CuoRe, quando vidi gettarsi alla perdizione eterna quell'Anima, che aveva trascorso tre anni alla “Scuola del Mio Amore”, apprendendo la Mia Dottrina, ricevendo i Miei Insegnamenti, ascoltando come, tan te volte, le Mie labbra avevano perdonato ai più grandi peccatori.
Giuda! Perché non vieni a gettarti ai Miei piedi...
affinché Io ti perdoni? Se non osi avvicinarti a Me, per paura di quelli ch e Mi circondano e che Mi maltrattano con tanto furore, guardaMi, almeno...
vedrai come i Miei occhi si fissano in te.
Anime che vi siete cacciate nei peccati più grandi...
• Se, per più o meno tempo, avete vissuto erranti e fuggitive a causa dei vostri delitti...
• Se i peccati di cui siete colpevoli vi hanno acceca to e indurito il cuore...
• Se, per seguire alcune passioni, siete cadute nelle più gravi sregolatezze, non lasciatevi prendere dalla disperazione quando i complici dei vostri pec cati vi abbandoneranno e quando la vostra Anima si rende conto della sua colpa...
Finché l'uomo possiede ancora un istante di vita, f a ancora in tempo a ricorrere alla Misericordia e a d implorare il perdono.
33 • Se siete giovani e gli scandali della vostra vita p assata vi hanno messo, davanti agli uomini, in uno stato di degradazione, non temete! Anche quando il Mondo vi disprezza e vi tratta come dei malvagi, vi insulta e vi abbandona, state sicuri che il vostro Dio non vuole che la vostra An ima finisca nelle fiamme dell'Inferno.
Vuole che os iate parlarGli, che osiate rivolgere a Lui sguardi e sos piri del cuore, e subito vedrete come la Sua Mano paterna e piena di Bontà vi condurrà alla fonte del perdono e della vita.
• Se, per malizia, hai trascorso chissà quanta parte della tua vita nel disordine e nell'indifferenza e, vicino già all'Eternità, la disperazione ti pone un a benda sugli occhi, non lasciarti ingannare: è ancora tempo di perdono.
Ascoltate bene: • Se vi rimane un solo secondo di vita, approfittatene, perché in questo secondo potete guadagnare la vita eterna.
• Se avete trascorso la vostra esistenza nell'ignoran za e nell'errore...
• Se siete stati la causa di grandi danni verso gli u omini, verso la società e perfino verso la Religion e.
• Se, per una qualsiasi circostanza, conoscete il vos tro errore, non vi lasciate abbattere dal peso dell e colpe, né dal danno di cui siete stati strumento, m a, al contrario, lasciate che la vostra Anima venga penetrata dal più vivo pentimento, inabissatevi nel la fiducia e ricorrete a Colui che sempre vi sta aspettando per perdonarvi.
Lo stesso accade...
se si tratta di un'Anima, che ha trascorso i primi anni della sua vita nella fedele osservanza dei Miei Comandamenti, ma che ha diminui to, a poco a poco, il fervore, passando ad una vita tiepida e comoda...
Non nascondere nulla di ciò che ti dico, poiché tut to è a beneficio dell'intera Umanità...
Ripetilo alla luce del Sole, predicalo a chi vuole veramente asco ltarlo.
L'Anima che, un bel giorno riceve una forte scossa che la risveglia, immediatamente si accorge che la sua vita è inutile, vuota, senza meriti per l'Eternità.
Il maligno, con una infernale invidia, l'attacca, a llora, in mille modi, facendo risaltare le sue colpe, le ispira tristezza e scoraggiamento, finendo con il portarla alla paura e alla disperazione.
Anima, che Mi appartieni, non far caso a questo cru dele nemico e, non appena senti l'ispirazione della Grazia, all'inizio della tua lotta, corri al Mio Cuore, percepisci e contempla come una goccia del Suo Sangue scende sopra la tua Anima e vieni a Me.
Già sai come incontrarMi: sotto il velo della Fede...
Alzalo e dimMi, con tutta fiducia, le tue pene, le tue miserie, le tue cadute...
Ascolta, con rispetto, le Mie parole e non temere per il passato.
Il Mio C uore lo ha sommerso nell'abisso della Mia Misericordia e del Mio Amore.
La tua vita passata ti darà l'umiltà che ti riempirà.
E se vuoi darMi la miglior prova d'Amore, abbi fidu cia e conta sul Mio perdono...
CrediMi...
non riusciranno mai i tuoi peccati ad essere più grandi della Mia Misericordia, che è infinita! 34 GESÙ SALE AL CALVARIO Continuiamo, figliola.
SeguiMi nel cammino del Calvario, curvo sotto il peso della Croce...
Mentre il Mio Cuore era immerso nell'abisso di tris tezza per la dannazione eterna di Giuda, i crudeli carnefici, insensibili al Mio dolore, caricarono su lle Mie spalle piagate la dura e pesante Croce, sul la quale dovevo consumare il Mistero della Redenzione del Mondo.
ContemplateMi, Angeli del Cielo! Guardate il Creatore di tutte le meraviglie, il Dio a Cui rendono adorazione gli Spiriti Celesti, vedeteLo mentre si avvia al Calvario, mentre porta sulle Sue spalle il Legno Santo e Benedetto, che riceverà il Suo ultimo respiro.
GuardateMi anche voi, Anime, che volete fedelmente imitarMi! Il Mio Corpo, distrutto da tanti tormenti, cammina, senza forze, bagnato di sudore e di sangue...
Soffro, senza che nessuno compatisca il Mio dolore! La moltitudine Mi accompagna e non c'è una sola per sona che abbia pietà di Me.
Tutti Mi ruotano intorno, come lupiaffamati, desid erosi di divorare la preda...
Tutti i Demoni erano saliti dall'Inferno, per rende re più duro il Mio soffrire.
La fatica che sento è talmente grande e la Croce co sì pesante, che a metà del cammino cado svenuto.
Guardate come quegli uomini, inumani, Mi sollevano nel modo più brutale: uno Mi afferra un braccio...
un altro Mi tira la veste che, incollata a lle Mie ferite, le fa riaprire...
Uno Mi prende per il collo...
un altro per i capelli...
altri ancora scaricano colpi terribili su tutto il Mio Corpo, con i pugni e con i piedi.
La Croce cade sopra di Me e il suo peso Mi provoca nuove ferite.
Il Mio Volto sfrega sulle pietre della via e il san gue che ne esce si incolla sui Miei occhi, che sono quasi chiusi dai colpi...
la polvere e il fango si me scolano al sangue: sono divenuto l'oggetto più ripugnante.
Il Padre Mio manda i Suoi Angeli per aiutarMi e sos tenerMi...
perché il Mio Corpo non perda conoscenza, cadendo al suolo...
perché la battaglia n on sia guadagnata.
Anzitempo.
e Io perda così tutte le Mie Anime.
Cammino sopra le pietre, che fanno a pezzi i Miei p iedi...
inciampo e cado un'altra volta.
Getto lo sguardo ai lati della via, in cerca di un piccolo sguardo d'Amore, di una attenzione, di una partecipazione al Mio dolore, ma...
non vedo nessuno.
Figli Miei, voi che seguite le Mie orme, non libera tevi della vostra croce, per quanto vi possa sembra re pesante! Fatelo per Me! Portando la vostra croce...
Mi aiuterete a portare la Mia e, in quel duro cammino, incontrerete Mia Madre e le Anime Sante che vi daranno animo e soste gno.
SeguiteMi un momento e, dopo pochi passi, Mi vedrete alla presenza della Madre Mia Santissima che, con il Cuore trafitto dal dolore, Mi viene incontro per due ragioni: • per acquistare nuova forza di soffrire alla vista del Suo Dio, • per dare a Suo Figlio, con la Sua attitudine eroica, il coraggio per continuare l'Opera della Redenzione.
Considerate il martirio di questi due Cuori! Colui che ama di più Mia Madre è Suo Figlio...
Non pu ò darMi nessun aiuto e sa che la Sua vista aumenterà ancora di più le Mie sofferenze, ma aumen terà anche la Mia forza, per compiere la Volontà de l Padre.
Colei che Io amo di più sulla Terra è Mia Madre, e non solamente non La posso consolare, ma lo stato deplorevole, nel quale Mi vede, procura al Suo CuoRe una sofferenza simile alla Mia.
Si lascia sfuggire un singhiozzo.
La morte che Io soffro nel Mio Corpo...
la riceve Mia Madre nel Cuore!...
35 Come si inchiodano i Suoi occhi nei Miei, e i Miei come si inchiodano nei Suoi! Non pronunciamo una sola parola, ma quante cose dicono i nostri Cuori in questo doloroso sguardo! Si, Mia Madre è stata presente a tutti i tormenti d ella Mia Passione, che si facevano presenti al Suo Spirito, per Rivelazione Divina.
Inoltre, diversi Discepoli, benché rimasti distanti, per paura dei Giudei, cercavano di tenersi informati di tutto e informavano Mia Madre...
Quando seppe che era stata pronunciata la Mia “Sentenza di Morte”, venne ad incontrarMi e non Mi abbandonò più, fino a quando non Mi deposero nel Se polcro.
GESÙ VIENE AIUTATO A PORTARE LA CROCE Mi incammino verso il Calvario.
Quegli uomini iniqui, temendo di vederMi morire, pr ima di giungere alla fine, si mettono fra loro d'accordo, per cercare qualcuno che Mi aiuti a portare la Croce e prendono un uomo dei dintorni, chiamato Simone.
Guardalo, dietro di Me, mentre Mi aiuta a sollevare la Croce e considera, prima di tutto, due cose: • Quest'uomo manca di buona volontà.
È un mercenario, poiché, se Mi accompagna e condivi de con Me il peso della Croce, lo fa solo perché è stato requisito.
• Quando si sente troppo stanco, lui che fa: lascia c adere il peso sopra di Me e così Io cado in terra due volte.
Quest'uomo Mi aiuta, si, a sollevare parte del peso della Croce, ma non tutta la Mia Croce...
Ci sono Anime che camminano così, dietro a Me.
Accettano di aiutarMi a portare la Mia Croce, ma si preoccupano anche del conforto e del riposo.
Molte altre acconsentono di seguirMi e, per questo scopo, hanno abbracciato la vita perfetta.
Però, no n abbandonano il proprio interesse che, in molti casi, rimane la loro prima preoccupazione.
36 Così, vacillano e lasciano cadere la Mia Croce, qua ndo la sentono troppo pesante; cercano il modo di soffrire il meno possibile, temono il sacrificio di sé, evitano, per quanto possono, l'umiliazione e l a fatica e, ricordandosi, forse, con dolore, di ciò che lasc eranno, cercano di procurarsi certe comodità e cert i piaceri.
In una parola: • Ci sono Anime così interessate e così egoiste, che vengono al Mio seguito più per loro che per Me.
• Si rassegnano, piuttosto, a dare solo quanto le inf astidisce e che non possono evitare...
• Non Mi aiutano a portare più di una parte della Mia Croce, ma così piccola ed in tal modo che, a malapena, possono acquisire i meriti indispensabili per la loro salvezza.
Ma, nell'Eternità, vedranno quanto sono rimaste lontane dalla via che dovevano percorrere.
Al contrario: • Ci sono anime, e non sono poche, che, mosse dal lor o desiderio di salvezza, ma soprattutto dall'Amore che sentono alla vista di ciò che per lo ro Io ho sofferto, si decidono a seguirMi sul cammino del Calvario...
abbracciano la vita perfetta e si danno al Mio servizio, non per aiutarMi a portare parte della Croce, ma per portarla tutta in tera.
Il loro unico desiderio è quello di farMi riposare e di consolarMi.
Con questo scopo, si offrono a tutto quanto la Mia Volontà chiede loro, cercando quanto possa piacerMi.
Non pensano né ai meriti, né alla ricompensa che spetta loro, né al riposo, né alla sofferenza, che ne verrà per loro.
La sola cosa che hanno presente è l'Amore che possono dimostrarMi, la consolazione che Mi possono procurare...
Se la Mia Croce si presenta sotto forma di infermità, se si nasconde in un lavoro contrario alle proprie inclinazioni o poco conforme alle personali attitudini, se giunge accompagnata dall'assenza delle persone che le circondano, l’accettano con totale sottomissione.
Ah, queste Anime sono quelle che portano veramente la Mia Croce, l’adorano, si servono di essa per procurare la Mia Gloria, senza nessun altro interes se, né paga, se non il Mio Amore.
Sono quelle che Mi rispettano e Mi glorificano...
Siate certi che, se voi non vedete il risultato del le vostre sofferenze e dei vostri sacrifici, o li vedete più tardi, non per questo sono stati vani e infruttuosi, ma, al contrario, daranno frutti abbondanti.
L'Anima, che ama veramente, non tiene conto di ciò che ha sofferto e lavorato, né si aspetta la tale o chissà quale ricompensa; cerca solo quello che cred e dia Gloria al suo Dio...
Per Lui, non evita né lavoro, né fatica.
Non si agita e non si inquieta, né tanto meno perde la pace, se si vede contrariata o umiliata, poiché l'unico movente delle sue azioni è l'Amore, e l'Amore non guarda alle conseguenze e ai risultati.
È questo il fine delle Anime che non cercano ricompensa! L'unico loro fine è la Mia Gloria, il Mio conforto, il Mio riposo...
per questo hanno preso tut ta la Mia Croce e tutto il peso che la Mia Volontà vuole caricare su di loro.
Figli Miei, chiamateMi con il Mio Nome, poiché Gesù vuole dire tutto.
Io laverò i vostri piedi, quei piedi che hanno calp estato un sentiero scivoloso e che ora sono feriti per i colpi sulle pietre.
Io li asciugherò, li guarirò, l i bacerò e ritorneranno sani e non conosceranno nes sun altro sentiero, se non quello che conduce a Me.
E siamo sul Calvario! La moltitudine si agita, poiché si avvicina il mome nto terribile...
Estenuato dalla fatica, a malapena Mi posso muovere .
I Miei piedi sanguinano per le pietre del cammino...
Tre volte sono caduto durante il tragitto! 37 • Una volta, per dare la forza di convertirsi ai peccatori, abituati al peccato.
• Una seconda, per dare sollievo alle Anime che cadono per fragi lità e per incoraggiare a risollevarsi e a riprendere con forza il cammino della virtù, quelle Anime impedite dalla tristezza e dalla inquietudine.
• E la terza, per aiutare le Anime ad uscire dal peccato, nell' ora della morte.
GESÙ È INCHIODATO ALLA CROCE Guarda con che crudeltà Mi girano intorno quegli uo mini induriti! Uno tira la Croce e la stende sul suolo...
un altro Mi strappa le vesti incollate alle ferite, che si aprono di nuovo e tornano a sanguinare.
38 Guardate, figli amati, quanta è la vergogna e la co nfusione che patisco nel vederMi così, di fronte a quella moltitudine immensa! Quale dolore per la Mia anima! I carnefici strappano la tunica che, con tanta cura, Mia Madre Mi fece, sin dall'infanzia, e che ingrandiva, mano a mano che Io crescevo! La tirano a sorte.
Quale sarà la pena di Mia Madre, che contempla ques ta scena? Quanto deve aver desiderato, Ella, di prendere quel la tunica tutta impregnata, ora, del Mio Sangue! Ma è giunta l'ora e, stendendoMi sopra la Croce, i carnefici prendono le Mie braccia e le tirano per farle arrivare ai fori già preparati...
Tutto il Mio Corpo si squarcia, sbilanciandosi da u na parte all'altra, e le spine della corona penetra no nella Mia testa più profondamente ancora.
Sentite il primo colpo di martello, che inchioda la Mia mano destra...
risuona fino alle profondità della terra.
Ascoltate, ancora...
già inchiodano la Mia mano sinis tra e, davanti ad un simile spettacolo, i Cieli tremano, gli Angeli si prostrano.
Io mantengo il più profondo silenzio.
Né un grido, né un gemito escono dalle Mie labbra, ma le Mie lacrime si mescolano con il sangue che copre il Mio Volto.
Dopo aver inchiodato le mani, tirano con crudeltà i piedi...
Le piaghe si aprono, i nervi delle Mie mani e delle braccia si squarciano...
le ossa si slogano...
Il dolore è intenso! I Miei piedi sono trapassati e il Mio Sangue bagna la terra!...
Contemplate, per un istante, quelle mani e quei pie di insanguinati...
quel Corpo nudo, coperto di ferite, di orina e di sangue.
Sporco...
quella testa trapassata da spine appuntite, bagnata di sudore, piena di polvere e coperta di sangue...
Ammirate il silenzio, la pazienza e la sopportazion e con cui accetto queste sofferenze...
Chi è Colui che soffre così, vittima di tali ignominie? È il Figlio di Dio! Quello che ha fatto i Cieli, la terra, il mare e tu tto quanto esiste...
Quello che ha Creato l'uomo...
Quello che tutto sostiene con il Suo Potere Infinito...
È lì, immobile, disprezzato, spogliato e seguito da una moltitudine di Anime che abbandoneranno beni di fortuna, famiglia, patria, onori, benessere, gloria e quanto può essere necessario, per dare a Lui gloria e dimostrarGli l'Amore di cui Gli sono debit ori...
Ponete attenzione, Angeli del Cielo e, anche voi, A nime che Mi amate!...
I soldati stanno per rivoltare la Croce, per poter ribattere i chiodi ed evitare che possano uscire sotto il peso del Mio Corpo e Mi lascino cadere.
Il Mio Corpo va a dare alla terra il bacio di pace.
E mentre i colpi dei martelli risuonano nello spazio, sulla cima del Calvario si realizza lo spettacol o più stupefacente...
Mia Madre contemplava tutto ciò che accadeva ed era nell'impossibilità di darMi aiuto, ma Ella chiede e implora la Misericordia del Padre Mio Celeste...
Legioni di Angeli scendono, allora, a sostenere il Mio Corpo, lo adorano, affinché non sfreghi la terr a e peRevitare che venga schiacciato dal peso della Cr oce.
Contempla il tuo Gesù, disteso sulla Croce, senza poter fare il più leggero movimento...
nudo, senza fama, senza onori, senza libertà...
Tutto gli hanno tolto! Non c'è chi compatisca il suo dolore! Riceve solo tormenti, scherni e burle! Se Mi ami davvero, a che cosa non sarai disposto pe rassomigliare a Me? Che cosa rifiuterai per obbedirMi, compiacerMi e consolarMi?...
Prostrati al suolo e lascia che Io ti dica queste parole: • Che la Mia Volontà trionfi in te! • Che il Mio Amore ti consumi! • Che la tua miseria Mi glorifichi! GESÙ PRONUNCIA LE SUE ULTIME PAROLE Figlia Mia, hai sentito e hai visto le Mie sofferenze; accompagnaMi fino alla fine e condividi il Mio dolore.
La Mia Croce è innalzata.
Questa è l'ora della Redenzione del Mondo! Sono, per la moltitudine, lo spettacolo da burla...
m a anche di ammirazione e di Amore per le Anime.
Questa Croce, fino ad ora strumento di supplizio, s ulla quale spiravano i criminali, sarà, d'ora in poi, la Luce e la Pace del Mondo.
Nella Mia Sacra Scrittura, i peccatori incontrerann o il perdono e la vita.
Il Mio Sangue laverà e cancellerà le macchie dei loro peccati! Nelle Mie Sacre Piaghe, verranno le Anime pure, a Refrigerarsi e ad incendiarsi nel Mio Amore! In esse si rifugeranno e fisseranno,per sempre, la loro di mora.
“Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno ” (Luca 23,34) : non hanno conosciuto Colui che è la loro vita...
Hanno scaricato su di lui il furore dell e loro iniquità.
Io Ti imploro, o Padre Mio, scarica su di loro la forza della Tua Misericordia! “Oggi, sarai con Me in Paradiso” (Luca 23,43): poiché la tua Fede, nella Misericordia del tuo Sal vatore, ha cancellato i tuoi crimini...
Essa ti conduce alla vita eterna.
“Donna, ecco il Tuo Figlio!...” (Giovanni 19,26-27): Madre Mia, ecco qui i Miei fratelli! Guardali, amali...
Non siano soli.
Oh, voi, per cui ho dato la Mia Vita, avete, ora, u na Madre, alla Quale potete ricorrere in ogni vostr a necessità.
Nel darvi la Mia stessa Madre, vi ho tut ti uniti con il legame più stretto.
L'Anima ha già, ora, il diritto di dire al suo Dio: “Perché Mi hai abbandonato?” (Matteo 27,46).
In effetti, consumato il Mistero della Redenzione, l'uomo è ritornato ad essere figlio di Dio, fratello di Gesù Cristo, erede della vita eterna...
Oh, Padre Mio... “Ho sete” della Tua Gloria...
40 Ed ecco, “giunta l'ora” ...
D'ora in poi, realizzatesi le Mie parole, il Mond o saprà che sei Tu Colui che Mi ha mandato e sarai glorificato.
“Ho sete” della Tua Gloria.
Ho sete di Anime...
E, per placare questa sete, ho versato fino all'ultima goccia del Mio Sangue.
Per questo posso dire: “Tutto è consumato” (Giovanni 19,30) .
Si è compiuto il grande Mistero d'Amore, per il quale “Dio offrì al Mondo il Suo proprio Figlio” (Giovann i 3,16), per rendere all'uomo la Vita...
“Venni al mondo per fare la Tua Volontà, o Padre Mi o”.
Ora, è compiuta! A voi offro la Mia Anima, così, le Anime, che fanno la Mia Volontà, potranno veramente dire: “Tutto è compiuto...” (Giovanni 19,30).
Signore Mio e Dio Mio, ricevi la Mia Anima...
La pong o nelle Tue amate mani.
Ho offerto al Padre la Mia Morte per le Anime agoni zzanti, ed esse avranno la Vita.
Nell'ultimo grido che ho lanciato dalla Croce, ho a bbracciato tutta l'Umanità passata, presente e futu ra.
Lo spasimo lacerante, con cui Mi sono staccato dall a Terra, è stato accolto dal Padre Mio, con infinito Amore, e tutto il Cielo per questo ha esultato, poi ché la Mia Umanità entrava nella Gloria.
Nello stesso istante in cui rendevo il Mio Spirito, Mi sono incontrato con una moltitudine di Anime: chi Mi aspettava da Secoli e Secoli, chi da pochi m esi o giorni, ma tutti intensamente.
Dopo di che, questa sola gioia è stata sufficiente per tutte le pene da Me sofferte.
Sappiate che, in memoria di quell'incontro gioioso, Io ho deciso di assistere, e molte volte anche visibilmente, i moribondi.
Accordo a questi la salvezza, per onorare coloro ch e, con tanto Amore, Mi accolsero nel Cielo.
Pregate, dunque, per i moribondi, poiché Io li amo molto.
Tutte le volte che fanno l'offerta dell'ultimo grid o che Io ho lanciato al Padre, saranno ascoltati; moltissime Grazie saranno da Me concesse per questo .
È stato un momento di gioia, quando si è presentata a Me tutta la Corte Celeste che, compatta e vibrante, aspettava la Mia Morte.
Ma, fra tutte le Anime che Mi circondavano, una era particolarmente gioiosa, tanto che brillava di gioia e d'Amore...
Era Giuseppe che, più di tutti, ca piva quale Gloria Io avessi acquisito, dopo tante acerbe lotte.
Ed è stato Lui a condurMi le Anime che Mi aspettava no; a Lui è stato concesso di essere il Mio primo Ambasciatore nel Limbo.
Gli Angeli, di ogni Ordine, Mi hanno reso tutto l'O nore, in modo tale, che la Mia Umanità, già risplendente, fu circondata da innumerevoli Santi, che Mi adoravano e Mi esaltavano.
Figli Miei, non ci sono Croci gloriose sulla Terra, sono tutte avvolte nel mistero, nelle tenebre, nell'esasperazione.
• Nel mistero...
perché non le capiscono! • Nelle tenebre...
perché confondono la mente! • Nell'esasperazione...
perché vanno giustamente a colpire lì, dove non si vorrebbe essere colpiti.
Non lamentatevi, non trattenetevi; Io ve lo dico: c he ho portato non solo la Croce di legno, che Mi condusse alla Gloria, ma soprattutto quella Croce i nvisibile, ma permanente, formata dalle croci dei vostri peccati.
Si! E delle vostre sofferenze.
Tutto ciò che voi soffrite è stato oggetto delle Mi e pene, poiché non ho sofferto solo per darvi la Redenzione, ma anche per quello che dovete ancora s offrire.
Guardate l'Amore che Mi unisce a voi: in questo Amo re, avete la conferma del Mio Santo Volere; unitevi a Me, osservando come Io Mi sono comportato in mezzo ad amarezze senza limiti.
Ho preso, come simbolo, un legno, una croce! L'ho portata con grande Amore, per il bene di tutti .
Ho sofferto la vera desolazione, perché tutti potes sero gioire in Me.
41 Ma, oggi, quanti credono in Colui che veramente li amò e li ama?...
ContemplateMi nell'Immagine del Cristo, che piange e sanguina.
Lì e così, Mi vuole il Mondo.
LA RESURREZIONE DI GESÙ Al Venerdì Santo, fece seguito l'Alba Gloriosa dell a Domenica di Resurrezione...
Se non ho deciso di distruggere il Mondo, significa che desidero rinnovarlo e ristabilirlo.
Gli alberi vecchi necessitano di essere potati, per ché diano nuovi germogli.
E i rami vecchi, le fogli e secche, si bruciano.
Separare i capri dagli agnelli, perché questi possa no trovare, in ordine e ben preparati, fertili pasc oli dove potersi saziare a piacimento e bere, alle limp ide fonti, l'acqua di salvezza...
È il Mio Sangue redentore che irriga le aride terre, che sono diventate i deserti del mondo delle Anime; e questo Sangue scorrerà sempre sulla Terra, finché ci sarà un uomo da salvare.
Amata sposa, Io voglio ciò che tu non vuoi, ma vogl io ciò che tu non potresti ottenere.
La tua missione consiste nel farMi amare dalle Anim e e ad insegnare loro a vivere con Me.
44 45 PARLA LA SANTISSIMA MADRE I DOLORI DELLA VERGINE MARIA Molti Profeti hanno parlato di Me, hanno visto in a nticipo come Io avrei dovuto soffrire, per giungere ad essere degna Madre di Dio.
Mi fecero conoscere sulla Terra, anticipatamente, m a, come doveva essere, in modo molto velato.
In seguito, parlarono di Me gli Evangelisti, specia lmente Luca, il Mio amato Medico, Medico più di Anime che di corpi.
Poi, sono nate alcune devozioni che ebbero, come ba se, le pene e i dolori da Me sofferti.
In questo modo, si è creduto e, comunemente, si pensa ai “Sette Dolori” principali da Me vissuti.
Figli Miei, vostra Madre ha premiato e premierà gli sforzi e l'Amore che avete avuto per Me.
Ma, come ha fatto Gesù, anche Io voglio parlarvi de i Miei Dolori, in modo più esteso.
Poi, voi li riferirete ad altri fratelli, perché Mi possano imi tare.
Per tutto quanto ho sofferto, sto continuamen te lodando Gesù e non cerco niente, solo che Egli sia glorificato in Me.
Figlioli Miei, è triste parlare di queste cose ai p ropri figli, poiché ogni madre tiene i suoi dolori solo per sé.
Questo Io lo feci già in modo totale, durante la Mi a Vita mortale e, pertanto, il Mio desiderio di mad re è già stato da Dio rispettato.
Ora, che Mi trovo qui, dove il sorriso è eterno e, avendo già nascosto, come tutte le madri, i dolori che ho provato, devo parlare di essi poiché, come figli Miei, conosciate qualcosa della Mia Vita.
Conosco i frutti che se ne ricaveranno e come saranno graditi a Gesù, il Mio Figlio adorato; ve ne parlerò nella misura in cui potrete comprenderMi.
Il Mio Gesù disse: “Colui che è primo, si faccia ultimo” ...
ed Egli veramente così fece: “primo”, nella Casa di Dio, si abbassò all'ultimo gradino.
Ora, Io non Gli toglierò questo ultimo e primo post o che spetta a Lui, in ragione dell'Amore, ma, piuttosto, Mi sforzerò di farvi comprendere questa verità, e la Mia gioia sarà molto più grande quando accetterete questa convinzione, non per semplice co noscenza, ma per mezzo di una profonda e radicata convinzione.
Sia Lui il “primo” e noi tutti...
i veri ultimi.
Se Lui era il “primo”, ci doveva essere un secondo nella scala dell'AmoRe e della Gloria e, pertanto, della bassezza e della umiliazione.
L'avete già capito: quell'Essere dovevo essere Io.
Figlioli, lodate Dio che, pur avendo stabilito una distanza immensa tra Gesù e Me, volle immediatamente collocarMi vicino a Lui.
Figlioli Miei, non è ciò che appare al Mondo che pi ù conta davanti a Dio! L'essere stata eletta Madre di Dio, implicò per Me grossi sacrifici e rinunce.
La prima fu questa: conoscere, attraverso Gabriele, la “elezione” a cui venivo ammessa nell'Intimità di Dio.
Io avrei preferito rimanere nello stato di umile conoscenza e nascondimento in Dio; desideravo questo più di ogni altra cosa, poiché la Mia gioia era saperMi l'ultima in tutto.
Nel conoscere la “elezione” di Dio, ho risposto come ben sapete.
Ma quanto Mi costò salire alla dignità alla quale ero stata chiamata! Figlioli, comprenderete, voi, questa Mia prima pena di cui vi parlo? Rifletteteci sopra, date a vostra Madre la grande gioia di apprezzare quella umiltà che Io ho apprezzato molto più della Mia Verginità.
Si, Io ero e sono la “schiava” alla quale si può chiedere tutto, unicamente perch é la Mia Offerta era dello stesso grado del Mio Amore.
46 Ti piacque, o Dio, elevarMi a Te e a Me fu gradito accettare, perché Ti era gradita la Mia Obbedienza.
Ma Tu sai quale pena fu per Me e come quella pena s ta ora davanti a Te, bisognosa di luce per questi figli che ami e che amo! Io sono la “schiava”, così ora, lasciate, figli Miei, che come si è fat ta in Me, si faccia ora in voi tutto ciò che Dio vorrà! L'accettazione portò a Dio quella risposta che darà, poi, agli uomini l'accesso alla Redenzione, e in questo si avverò quella mirabile frase: “Ecco qui una Vergine che concepirà e darà alla luc e un Figlio, che sarà chiamato Emanuele” (Matteo 1, 23).
L'avere accettato di farMi Madre dell'Emanuele, imp licava la Mia donazione al Figlio di Dio, di modo che la Madre di Lui si donasse a Lui stesso, prima che l'Umanità di Gesù si formasse in Me.
Per questo, la Mia donazione fu effetto della Grazia, ma anche causa della Grazia e, benché si debba riconoscere la priorità della causa prima che è Dio, si deve senza dubbio affermare che la Mia accettazione operò nel “Piano della Grazia”, come causa concomitante.
Mi chiamano Corredentrice per i dolori che ho sofferto, ma Io lo fui ancora prima, per la donazione fatta attraverso Gabriele.
Oh, Figlio Mio Divino! Quale onore hai voluto dare a Tua Madre, compensandoLa della pena che soffrì nell'assurgere (innalzare) alla dignità di e ssere la Madre Tua! Voi, figlioli, siete nel Mondo...
come ciechi, ma qua ndo vedrete delle cose stupende...
saranno incentivo al vostro giubilo per Me.
Vedrete quale unione di gloria e di umiltà esiste q ui, dove Gesù è il “Sole” che mai si nasconde.
Vedrete quale sapiente progetto viene portato a ter mine attraverso la Mia rinuncia e la bassezza del nascondimento.
Ma, ora, ascoltateMi: come la Mia Maternità avanzav a, ne dovetti parlare con le persone care; lo feci, nascondendo, quanto più potevo, l'onore che avevo ricevuto...
Mi rammaricai di dover rinunciare al trionfo del Se greto di Dio, perché lo Stesso Dio potesse essere glorificato in Me.
Allora, ebbi subito la gioia di sapere che ero cons iderata come una donna fra tante.
Si rallegrò la Mia Anima, poiché di fronte al Mondo veniva umiliata la “schiava” di Dio, che anelava di essere umiliata come solo Io potevo desiderarlo.
Quando Giuseppe si allontanò, Io non ho sofferto, m a ho veramente gioito; non dite che allora ho sofferto, perché non è vero.
In questo modo, Dio soddisfece il Mio desiderio di umiliazione.
È stata questa la contropartita richiesta dal Signo re, peRessere giunta a diventare la Madre di Dio: essere considerata come una donna caduta! Figlia, impara la sapienza dell'Amore, impara a sti mare la santa Umiltà e non temere, perché è questa una Virtù che brilla di una splendida luce.
Dopo che si concluse lo sposalizio, non ci fu alcun a contrarietà, Io sapevo come sarebbero andate le cose e non temevo nulla.
Infatti, Dio dà, a chi si abbandona interamente a L ui, una perfetta pace nelle situazioni più paradossali, come era la Mia: doverMi sposare, forzata dal compromesso umano, con un uomo, pur sapendo che dovevo appartenere solo a Dio.
Quanti dolori ho vissuto sulla Terra! Non è facile fare la Madre dell'Altissimo, ve lo assicuro.
Ma nemmeno può dirsi difficile tutto quanto si fa p er un fine purissimo e per compiacere a Dio.
Ricordatelo! Avete, qualche volta, pensato che cosa è stato a ca usarMi il più grande dolore, nella notte Santa di Betlemme? Voi andate subito, con la mente, alla stalla, al pResepe, alla povertà: Io, invece, vi dico che quella notte Io la passai nella completa estasi di Mio Figlio e, sebbene dovessi occuparMi di tutto ciò che una mad re fa per il suo neonato, non Mi distolsi dalla Mia estasi, dal Mio rapimento.
L'unica cosa che Mi causò dolore, in quella notte d'Amore, è stato il vedere la sofferenza del Mio povero Giuseppe, mentre cercava per Me un luogo qualsiasi per ripararMi.
47 Cosciente come era di quanto doveva accadere e di Chi doveva venire al Mondo, il Mio amato Sposo, nel vedere come venivo mortificata, si angustiò, e questo Mi diede molta pena.
Poi, la gioia pervase entrambe e dimenticammo ogni altra angoscia.
Fuggimmo in Egitto, e di questo vi è già stato rife rito quanto era possibile: alcuni hanno messo al centro più la fatica del viaggio, che il timore di una Madre che sapeva di possedere il tesoro del Cie lo e della Terra.
Vivemmo, poi, a Nazaret, dove il piccino cresceva v ivace e senza causarci, in quel tempo, altro che minime preoccupazioni.
Ogni madre sa che cosa significa desiderare la salu te del proprio figlio e anche la più piccola sciocchezza viene vista come una grande nube nera.
Il Mio Piccino passò tutte le epidemie e tutti i di sturbi infantili, propri di quel periodo.
Come tutt e le madri, Io non potevo essere preservata da nessuna a nsia, proprie del cuore materno.
Ma giunse, un giorno, in cui la nube nera oscurò la luce festosa della Madre di Dio.
Quella nube si chiama: Gesù smarrito...
Nessun poeta, nessun maestro di spirito potrebbe im maginare Maria quando si accorge di avere smarrito il Suo adorato Bene e, per tre giorni, non riesce ad avere Sue notizie...
Figlioli, non stupitevi delle Mie parole: Io sperimentai il turbamento più grande della Mia vita.
Non avete sufficientemente riflettuto su quelle Mie parole: “Figlio, Io e Tuo Padre, Ti abbiamo cercato, per tRe giorni.
Perché Ci hai fatto questo?” (Luca 2,48).
Dio Mio, ora che parlo a questi amati figli, non po sso fare a meno di lodare Te, che Ti eri nascosto, per farci provare la delizia di incontrarTi.
Oh, come si potrebbe, in altro modo, conoscere la d olcezza che mette nell'Anima un vaso pieno di miele, quando la stessa Anima giunge ad abbracciare il Suo Tutto? Vedete, Io vi parlo anche delle Mie gioie, ma non s enza motivo unisco dolori e gioie.
Traete profitto da tutto ciò che accadde, nel migli or modo possibile.
Dio si nasconde per farsi trovare! Alcuni, questa verità la conoscono.
Altri, pensando al terribile dolore di aver perso Gesù, fanno di tutto per trovarLo.
Non dovete rimanere inerti e scoraggiati.
Vostra Madre vorrebbe sottrarsi dal parlare di quan to resta ancora da dire: • Primo...
perché sono cose mai dette e, dunque, non ancora valutate.
• Secondo...
il conoscerle vi porterebbe a unirvi a Me, nella sofferenza e in dolorose considerazioni.
Credete che la vita nella famiglia di Nazaret poté svolgersi tranquilla? È stata tranquilla in virtù dell'uniformità al Vole re di Dio, però, quanta guerra da parte delle creature!...
Veniva notato il modo singolare di vita che tenevamo e, come risultato, ci furono le pubbliche critiche.
Mi consideravano eccessiva...
per il solo fatto che, tutte le volte che Gesù si allontanava da casa, Io non potevo trattenere le lacrime, e Gesù si allonta nava spesso.
Giuseppe era perseguitato, come se fosse stato uno “schiavo” Mio e di Gesù.
Che cosa poteva comprendere il Mondo? Noi mettevamo ogni attenzione a Colui che viveva co n Noi, adorato in ogni Sua manifestazione.
Che amore di figlio, quel Ragazzetto, più bello del mare, più sapiente di Salomone, più forte di Sansone! Tutte le madri Me lo avrebbero rubato, tanto era l'incanto che da Lui emanava.
Ma, quella povera gente emetteva salaci (volgari – osceni) giudizi su di Me, e non risparmiava critich e all'instancabile padre, ritenuto sottomesso alla Su a Sposa fedele, ma gelosa.
Tutti conoscevano la Mia integrità, ma la ritenevan o una volgare passione egoista.
Questo, figli Miei, è quello che non si sa! Questo accadeva tra il Mondo che non vedeva e non p oteva comprendere la Sua purissima Madre.
Gesù rimaneva nel silenzio, non Mi incoraggiava, po iché la Madre di Dio doveva passare attraverso il crogiolo, una donna come tante, alla quale non vengono risparmiati i giudizi.
48 Ammirate, in tutto questo, la Sapienza di Dio e sap piateci trovare quel significato divino che accoppia la più grande sublimità alle prove più dolorose, rapportate a tale sublimità, perché ogni abisso...
chia ma un altro abisso e ogni profondità...
chiama la sua profondità...
Giunse l'ora della separazione, l'ora della Mission e di Gesù.
Giunse il giorno temuto della partenza da Nazaret.
Gesù Mi aveva ampiamente parlato della Sua Missione e Me l'aveva fatta amare anticipatamente.
Mi aveva anche parlato dei frutti che ne avrebbe tratto, per Lui e per tutti, ma fu necessaria la separazione, anche se per brevi periodi...
Ci siamo salutati, baciati e, poi, Egli partì verso la Sua Missione di Maestro dell'Umanità.
Ma il fatto non passò inosservato nel piccolo villaggio, dove Gesù era tanto amato.
Ci furono dimostrazioni di affetto e di benedizioni e, per quanto non sapessero che cosa Gesù andava a fare, era comunque una perdita per quella gente di ristretta mentalità, ma dal cuore generoso.
Ed Io, fra tante manifestazioni, come Mi sentivo? Irrompevano in Me mille sentimenti, ma non ritardai di un minuto la Sua partenza.
Il Mio Gesù conosceva quello che Lo attendeva dopo la predicazione.
Me lo aveva detto tante volte; Mi aveva parlato a profusione della perfidia dei Faris ei e degli altri.
E così, Lo vidi partire, solo, senza di Me, per compiere il Suo “Mandato” ...
senza di Me, che Lo avevo fatto crescere al calore del Mio Cuore...
senza di Me, che Lo adoravo come nessuno mai Lo potrebbe adorare! In seguito, L'ho seguito, L'ho incontrato, ma, circondato talmente da tanta gente, che non Mi era possibile vederLo.
Ed Egli, vero Figlio di Dio, diede a Sua Madre una risposta sublime come la Sua Sapienza, ma che trapassò questo Cuore materno da parte a parte.
Si, Io Lo capivo, pienamente, ma non per questo ero risparmiata dalle pene.
Alla umana parentela, Egli contrapponeva la Divina, nella quale Io ero compresa, è vero, ma i commenti degli altri non cessarono di ferirMi.
Al colpo iniziale, fece seguito la gioia nel vedere la Sua Grandezza, nel vederLo onorato, venerato ed amato dalla gente e, così, anche questa ferita, subito, si cicatrizzò.
Percorsi le strade con Lui, estasiata della Sua Sapienza, confortata dai Suoi Insegnamenti, senza mai essere sazia di ammirarLo ed amarLo.
Poi, ci furono i primi attriti con il Sinedrio.
Accadde il miracolo...
che suscitò tanto scalpore nel la mente di Giuda e dei superbi Sacerdoti.
Fu odiato, perseguitato, spiato, istigato.
Ed Io? Io sapevo tutto e, da allora, con le mani tese, ho offerto nelle mani del Padre l'olocausto del Figlio Mio, la Sua consegna, la Sua spaventosa e ignominiosa (infame) Morte.
Già sapevo di Giuda...
conoscevo già l'albero dal quale si sarebbe ricavato il legno per la Croce del Figlio Mio.
Non potete immaginare l'intima tragedia che ho viss uto insieme al Mio Gesù, perché la Redenzione giungesse a compimento! Prima ho detto: “Corredentrice”, perché lo fossi...
non bastavano le solite pene.
Ci voleva una unione intima alla grande sofferenza di Lui, perché tutti gli uomini fossero redenti.
Così, mentre con Lui andavo da un posto all'altro, ero ogni volta di più al cor rente del pianto sconsolato che Mio figlio versava, in tante notti insonni, passate in preghiera e meditazione.
Si rivelava a Me e metteva, alla Mia presenza, ogni Suo stato d'animo.
Cominciò, allora, il Mio calvario e la Mia croce.
Quanti pensieri appesantivano, ogni giorno di più, i Miei dolori di Madre, Madre Sua e Madre vostra! Tanti peccati...
tutti i peccati! Tanta angoscia...
tut te le angosce! Tante spine...
tutte le spine! Non era solo, Gesù! Egli lo sapeva, lo sentiva: vedeva che Sua Madre era in unione continua con Lui e si affliggeva per questo e ancora di più, perché la Mia sofferenza era per Lui una sofferenza più grande.
Figlio Mio, Figlio Mio adorato, se questi figli sapessero quel che accadde, allora, fra Te e Me!...
E giunse l'ora dell'olocausto (sacrificio cruento)...
giunse dopo la dolcezza della Cena di Pasqua.
49 E da allora, ho dovuto di nuovo mescolarMi alla folla...
Io che Lo amavo e Lo adoravo, in un modo unico, ho dovuto essere allontanata da Lui.
Lo capite questo, figli Miei?...
Sapevo che Giuda stava facendo i suoi passi da trad itore...
e Io non potevo farci niente.
Sapevo che Gesù aveva versato Sangue nell'Orto...
e nulla ho potuto fare per Lui.
E poi, Lo presero, Lo maltrattarono, Lo insultarono e, in un modo iniquo (ingiusto), Lo condannarono! Non posso dirvi tutto.
Vi dirò solo che il Mio Cuore era un tumulto di ans ie continue, la sede di continue amarezze e incertezze, un luogo di desolazione, di abbattiment o e di sconforto.
E la Anime che, in seguito, si sarebbero perse? E tutte le simonie (commercio dei beni spirituali, come l’acquisto di indulgenze o l’assoluzione dei peccati, o Cariche Ecclesiastiche) e i tradimenti sacrileghi? Oh, figli dei Miei dolori! Se oggi vi viene concess a la Grazia di soffrire per Me, benedite con fervoRe Colui che vi dà questa sofferenza e sacrificatevi senza timore.
Voi pensate alla Mia grandezza, Miei amati figli! Vi aiuta rifletterci, ma, ascoltateMi, non pensate a Me, quanto a Lui.
Io vorrei, se possibile, essere dimenticata! Tutta la vostra compassione datela a Lui, al Mio Ge sù, al vostro Gesù, a Gesù, Amore vostro e Mio.
Così, figlioli, la pena del Mio Cuore fu una contin ua spada, che trapassava la Mia Anima e la Mia Vita, da parte a parte.
L'ho continuata a sentire fino a quando Gesù venne a consolarMi, con la Sua Resurrezione, quando quella Mia immensa gioia venne a cicatrizzare, di colpo, tutte quelle ferite che sanguinavano dentro di Me.
“Figlio Mio - andavo ripetendo, perché tanta desolazione? Tua Madre è vicino a Te.
Non Ti basta neppure il Mio Amore? Quante volte Ti ho consolato in tante Tue afflizion i? Ed ora, perché non può, nemmeno Tua Madre, darTi alcun sollievo?...”.
Oh, Padre del Mio Gesù, non voglio altro se non ciò che Tu vuoi, e Tu lo sai, ma guarda se tante sofferenze possono ricevere qualche conforto...
Te lo chiede la Madre del Figlio Tuo.
E sul Calvario ho gridato: “Mio Dio, restituisci a quegli Occhi che adoro, la luce che in essi hai impresso,quel giorno, in cui Me Lo hai dato! Padre Divino, guarda l'orrore di quel Volto santo! Non puoi, Tu, almeno, asciugare tutto quel copioso Sangue? Oh, Padre del Figlio Mio! Oh, Sposo, Amore Mio! Oh, Tu Stesso, Verbo, che hai voluto avere da Me l' Umanità! Siano preghiera quelle braccia aperte al Cielo e alla terra, siano la supplica della Sua e Mia accetta zione! Guarda, o Dio, come si è ridotto Colui che Tu ami! È Sua Madre che Ti chiede un conforto, in così gran de tristezza.
Fra poco, Io resterò senza di Lui, così si compirà interamente la Mia promessa, quando, con il cuore, Lo offrii nel Tempio.
Si, rimarrò sola, ma sarà meno pesante il Suo doloRe, se non ascolterò il Mio...”.
“Ama totalmente Colui che totalmente si sottomise per Amor tuo” 50 (Santa Chiara d'Assisi)
SHARIAH cannibals SYRIA Allah Mecca 666 Kaaba
SHARIAH cannibals SYRIA Allah Mecca 666 Kaaba
sempre i soliti "demo pluto giudaico massone" attraverso i loro: Bilderberg e Vaticano hanno colpito ISRAELE
sempre i soliti "demo pluto giudaico massone" attraverso i loro: Bilderberg e Vaticano hanno colpito ISRAELE
I demo pluto giudaico massone: hanno distrutto il cristianesimo ed hanno distrutto la società italiana e soltanto loro la possono migliorare!
I demo pluto giudaico massone: hanno distrutto il cristianesimo ed hanno distrutto la società italiana e soltanto loro la possono migliorare!